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Calciomercato, Milan: Brahim Diaz, chi è il nuovo talento rossonero

Stefano Silvestri

Pubblicato 02/09/2020 alle 15:35 GMT+2

Rapido, brevilineo, capace di giostrare in più posizioni della trequarti, il volto nuovo rossonero è una promessa ancora incompiuta che deve finalmente diventare protagonista: sia al Manchester City che al Real Madrid ha ricoperto il ruolo del comprimario.

brahim diaz

Credit Foto Getty Images

Il Milan per rilanciare la propria carriera, l'Italia e la Serie A per diventare finalmente qualcuno. Sulle orme di Theo Hernandez, altra splendida intuizione del mercato rossonero. Brahim Diaz, in attesa che il prestito dal Real Madrid venga finalmente ufficializzato, ha intenzione di lasciarsi alle spalle un passato di promessa non completamente mantenuta per iniziare una nuova vita da protagonista lontano dalle Merengues e da Zidane, che non hanno creduto completamente nelle sue qualità.

Un gioiello da ricostruire

Curriculum mica male, quello di Brahim. Manchester City prima, Real Madrid poi. A 21 anni appena compiuti, il giovanotto di origini marocchine - ma è nato in Spagna ed è stato convocato solo nelle selezioni giovanili spagnole - ha già vinto due campionati: la Premier League del 2018 e la Liga di quest'anno. Mai da protagonista, però. Un po' per la sua giovane età, molto a causa dell'incapacità di farsi largo in una rosa di campioni. Il City lo ha preso giovanissimo dalla cantera del Malaga, dov'è nato e cresciuto calcisticamente: merito dell'Ingegner Pellegrini, che lo aveva già visto all'opera in Spagna. Al Real è arrivato nel gennaio del 2019 per una cifra non indifferente per uno della sua età: 17 milioni di euro. Gli inglesi, giusto per farsi un'idea, hanno preteso una clausola anti Manchester United: in caso di cessione ai Red Devils, incasseranno il 40% dell'ammontare.
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Brahim Diaz of Manchester City celebrates after scoring his team's second goal during the Carabao Cup Fourth Round match between Manchester City and Fulham at Etihad Stadium on November 1, 2018.

Credit Foto Eurosport

Brahim è arrivato al momento giusto nel posto... sbagliato. Ovvero nel primo, confusionario Real Madrid post Cristiano Ronaldo, quello delle rivoluzioni in panchina con ritorno finale di Zidane, ma anche dell'umiliante eliminazione dalla Champions League per mano dell'Ajax. Però non è riuscito ad approfittarne. Avrebbe potuto inserirsi nel vuoto venutosi a creare in attacco con la partenza del portoghese, non adeguatamente surrogata, ma non ne è stato in grado: appena 9 gli spezzoni di partita in Liga nella seconda parte del 2018/19, di cui 5 da titolare. Prologo a un'annata ancora più nera, quella appena conclusa, almeno dal punto di vista personale: 6 presenze, nessuna dall'inizio.

Versatilità al potere per Pioli

È così che Brahim Diaz si presenta a Milano: come un talento purissimo da ricostruire. Ne avrà la concreta opportunità, perché Maldini, Massara e Pioli hanno visto in lui un elemento di qualità funzionale al 4-2-3-1 della svolta post lockdown. Per quanto riguarda la sua possibile collocazione nel Milan versione 2020/21, esiste una doppia opzione: Brahim potrà fungere da alternativa a Çalhanoglu nella zona centrale, così come contendere il posto ai vari Castillejo e Saelemaekers sull'out di destra. Perché è proprio la versatilità il suo punto di forza. Il neo rossonero può ricoprire più di una posizione tra centrocampo e attacco: è in grado di agire da trequartista centrale così come da esterno, partendo da destra e accentrandosi, ovvero la fetta di campo in cui lo si è visto a Madrid.
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Brahim Unionstas Real Madrid

Credit Foto Getty Images

Le caratteristiche: ambidestro e brevilineo

Giocatore brevilineo, rapido, bravo nell'uno contro uno, tecnica di base assolutamente sopra la media, Brahim Diaz deve migliorare sotto l'aspetto della concretezza. E pure dal lato realizzativo, naturalmente. La curiosità è semmai un'altra: Brahim è ambidestro. È prevalentemente mancino, ma sa condurre e calciare il pallone anche con l'altro piede. Fin qui ha realizzato quattro reti nel corso della propria carriera: tre gol destro e una col sinistro, in un Manchester City-Fulham di League Cup. Uno score da migliorare in Serie A.
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