Calciomercato - Inter, fra 'No' ad Acerbi, giallo Skriniar e Akanji-Manchester City: cosa può succedere in 48 ore?
Aggiornato 30/08/2022 alle 17:37 GMT+2
CALCIOMERCATO - Si fa sempre più complicata la gestione del reparto difensivo per Beppe Marotta, Piero Ausilio e Dario Baccin in sede di calciomercato. Zhang è stato irremovibile è ha bloccato, almeno finora, il trasferimento in nerazzurro di Francesco Acerbi, a Simone Inzaghi serve - numericamente - un difensore e, come se non bastasse, il PSG non molla Skriniar...
Si fa sempre più complicata la gestione del reparto difensivo per Beppe Marotta, Piero Ausilio e Dario Baccin in sede di calciomercato. Zhang è stato irremovibile è ha bloccato, almeno finora, il trasferimento in nerazzurro di Francesco Acerbi, nonostante l'apparente, scarsa velleità di un'operazione quantificabile in 1,5 milioni di euro netti d'ingaggio con prestito gratuito da parte della Lazio. Le indicazioni di mercato erano state chiare: +60 milioni in bilancio e riduzione del tetto salariale. Nonostante l'obiettivo sia stato fin qui ispirato (con 40 milioni ed ingaggi comunque più contenuti), la proprietà cinese non ha concesso sconti a Marotta, che ora partirà con l'ennesima operazione diplomazia in dirigenza.
Inter e il No di Zhang ad Acerbi: se si cede Skriniar i difensori da prendere diventano due
Anche perché, in queste condizioni e, per quanto visto all'Olimpico contro la Lazio, come può l'Inter privarsi di Milan Skriniar? Il tecnico del PSG Christophe Galtierha dichiarato che "la trattativa per lo slovacco non è chiusa e tutto può ancora accadere", ma già senza la cessione del centrale classe 1995, l'Inter sarebbe numericamente sotto di un giocatore nel reparto di retroguardia, dato che - di fatto - l'obiettivo è proprio quello di riempire la casella di reparto rimasta vuota dopo lo svincolo (e il passaggio al Monza) di Andrea Ranocchia.
I tempi strettissimi di fine mercato per fare grandi operazioni
Quindi, anche se Marotta cedesse a una super offerta da Parigi, da 70-75 milioni circa con l'aggiunta di una contropartita difensiva di discreta qualità, come potrebbe essere - ad esempio - Presnel Kimpembe (ai margini del progetto di Galtier), resterebbe comunque un altro difensore da prendere e, a meno di 48 ore dal "gong" di fine mercato, sarebbe davvero difficile individuarne uno "di peso", di un certo livello. A quel punto Acerbi si potrebbe tranquillamente perdere, ma il "downgrade" in rosa, con la partenza di Skriniar, sarebbe davvero eccessivo. Anche se, al posto di Acerbi, si optasse per Trevoh Chalobah del Chelsea.
Intanto, Akanji va al City. Marotta cercherà il miracolo con le cessioni di Salcedo e Agoumé. Così, poi...
A tutto ciò si somma l'ormai certo passaggio di Manuel Akanji - grande obiettivo nerazzurro - dal Borussia Dortmund al Manchester City per 17,5 milioni di euro. Ulteriore segnale che, con ogni probabilità, in casa Inter Skriniar resterà e tutto resterà sostanzialmente invariato. In questo senso, Marotta proverà una nuova "missione di mercato" in stile Cesare Casadei e Andrea Pinamonti: continuare a vendere seconde/terze linee in grado di raggiungere l'equilibrio di bilancio e superarlo quel tanto che basta, davvero poco, per ingaggiare Acerbi senza dover vendere Skriniar. In questo caso, i nomi "da smaltire" a titolo definitivo (impresa comunque complicata in queste ultimissime ore di mercato) sono 2: Lucien Agoumé ed Eddie Salcedo. Nelle ultimissime ore, intanto, l'interessamento del Bayer Leverkusen per Robin Gosens, che - soprattutto a livello finanzaiario - potrebbe ulteriormente modificare gli scenari.
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