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Calciomercato, Inter - Skriniar-PSG, giusto sacrificare lo slovacco? I pro e i contro di una possibile cessione

Stefano Silvestri

Pubblicato 13/06/2022 alle 19:07 GMT+2

CALCIOMERCATO - L'ex sampdoriano è uno dei possibili sacrificati dell'Inter nel caso da Parigi arrivi una super offerta. Dall'alternativa riguardante l'addio di Bastoni al contratto in scadenza nel 2023, ecco perché lasciarlo andare e perché no.

Milan Skriniar (Inter)

Credit Foto Getty Images

La rivolta dei tifosi dell'Inter è scattata su Twitter e sta andando avanti ormai da qualche giorno. Un hashtag pienamente esplicativo: #Skriniarnonsitocca. E un messaggio altrettanto chiaro alla società: Milan Skriniar va tenuto. Senza se e senza ma. E indipendentemente dal pressing del Paris Saint-Germain, che ha individuato nello slovacco il centrale giusto per rinforzare la propria retroguardia una volta compreso il fallimento dell'operazione Sergio Ramos.
Mentre si cautela contattando la Fiorentina per Nikola Milenkovic, l'Inter ragiona sui pro e sui contro di un possibile affare con i parigini. Specialmente in caso di offerta super, dai 70 milioni in su. Il PSG, fino a questo momento, non si è ancora spinto a tanto. Ma che fare se a Parigi decidessero di venire incontro alle richieste nerazzurre?
Giusto sacrificare Skriniar sul mercato?

Skriniar al PSG: perché sì

  • Perché un titolarissimo andrà sacrificato. Poche storie: a meno di sorprese, un pezzo grosso della rosa di Simone Inzaghi sarà destinato a lasciare Milano. Nell'estate del 2021 i sacrificati furono Lukaku e Hakimi; ora la scelta potrebbe ricadere su un solo elemento. Questione di bilanci da far quadrare, di entrate da alternare alle uscite in un momento storico ancora delicato per Suning.
  • Perché l'alternativa può essere Bastoni. Proseguendo con il punto precedente, è palese come tra gli uomini con più mercato ci siano i tre centrali titolari di Inzaghi: non solo Skriniar, ma anche Alessandro Bastoni e Stefan de Vrij. Entrambi hanno mercato, entrambi piacciono soprattutto in Premier League. L'Inter non vorrebbe privarsi dell'italiano, cercato dal Tottenham: lo considera l'elemento del presente e del futuro, ed in effetti è proprio così, allargando il raggio anche alla Nazionale. E allora, appunto, ecco che Skriniar appare uno dei candidati più probabili al sacrificio.
  • Perché il suo contratto va in scadenza nel 2023. Aspetto mai da sottovalutare, Skriniar andrà in scadenza tra appena 12 mesi. Il rapporto dello slovacco con l'ambiente è notoriamente ottimo, ma gli aspetti economici rappresentano un mondo parallelo e non sempre in sintonia con quello del campo. Non è un caso che il rinnovo, di cui si parla ormai da un po' di tempo, non sia ancora arrivato. Una bozza d'intesa con il club per un prolungamento quinquennale c'è già, la volontà del calciatore pure, ma serve il nero su bianco. Altrimenti il rischio di perderlo a parametro zero nel 2023 diventerebbe più concreto del previsto.
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Milan Skriniar riceve gli applausi del pubblico interista ad Anfield, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Skriniar al PSG: perché no

  • Perché è uno dei migliori centrali d'Europa. Semplice come bere un bicchier d'acqua. Potente, aggressivo, quasi rabbioso nel rimanere incollato all'attaccante di turno, Skriniar è un difensore puro di quelli di una volta. Un intoccabile, in tutti i sensi: nella stagione conclusa da poco è sceso in campo in 35 giornate su 38 in campionato, oltre ad aver giocato tutti i minuti di tutte le partite in Champions League. Uno dei migliori in assoluto, non solo nell'Inter ma nell'intera Serie A. E probabilmente anche in Europa.
  • Perché rimpiazzarlo non sarebbe semplice. L'Inter sta lavorando incessantemente per portare a Milano Bremer, e questa non è una novità. Però il brasiliano è individuabile più come un possibile erede di de Vrij che di Skriniar. Nel Torino ha giocato in una difesa a tre, ma nel ruolo di comandante centrale, non di terzo. Discorso leggermente diverso per Milenkovic, che a Firenze è stato impiegato in una retroguardia a quattro ma, in passato, anche da terzino. In ogni caso, sono interrogativi che l'Inter si dovrà necessariamente porre in caso di partenza dello slovacco.
  • Perché sarebbe un segnale di debolezza verso le concorrenti. Era già accaduto un anno fa, prima con l'addio di Conte e poi con quelli di Hakimi e Lukaku. Che poi la stagione dell'Inter si sia rivelata un successo nonostante quella mezza rivoluzione estiva, è un altro discorso. Ma sarà così anche questa volta? Mentre Marotta ha quasi messo a segno il colpo Dybala, e spera di riportare a Milano Lukaku, i punti di domanda in difesa si sprecano. Il tutto a vantaggio del Milan, della Juventus e delle altre concorrenti allo Scudetto.
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Come cambierebbe l'Inter con l'acquisto di Dybala

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