Calciomercato - Chelsea: da Mudryk a Fofana, perché contratti così lunghi? Cos'è il nuovo Fair Play Finanziario
Pubblicato 17/01/2023 alle 18:24 GMT+1
CALCIOMERCATO - Il Chelsea, lontano dalla vetta, continua a spendere nel calciomercato e la nuova proprietà, guidata da Todd Boehly, ha una strategia molto chiara: far firmare contratti molto lunghi, sia ai nuovi che in sede di rinnovo. L'ultimo caso è quello di Mychajlo Mudryk, che sarà legato ai Blues per otto anni e mezzo (2031). Perché? La spiegazione è da ricercare nel Fair Play Finanziario.
Calcio360: Mudryk, la stella ucraina che il Chelsea pagherà 100 mln
Video credit: Eurosport
Il Chelsea attraversa un periodo pessimo, dove i passi falsi sono ormai all'ordine del giorno, ma dal calciomercato continuano ad arrivare rinforzi a cifre extra-large. L'ultimo colpo, Mychajlo Mudryk, ha fatto strabuzzare gli occhi anche agli inglesi, ormai abituati alle spese folli. L'ala ucraina, classe 2001, è stata infatti prelevata dallo Shakthar Donetsk per 88 milioni di sterline, più o meno 100 milioni di euro tra parte fissa (70) e bonus (30). Trasferimento record, al momento e forse per sempre, della finestra di trattative di gennaio 2023. Ma c'è anche un altro aspetto curioso: Mudryk ha firmato un contratto della durata di otto anni e mezzo! Fino a giugno 2031. Guardando la rosa dei Blues, però, si può notare che tanti giocatori hanno scadenze di questo tipo. E' quindi una tendenza da quando il club è stato acquistato da Todd Boehly. E un motivo c'è.
TUTTI I CONTRATTI LUNGHI DEL CHELSEA
Una tendenza, dicevamo. Infatti, sfogliando la rosa allenata da Graham Potter si trovano altri esempi di contratti molto lunghi. A gennaio è arrivato tra gli altri Benoit Badiashile, per sette anni e mezzo. In estate Wesley Fofana ha accettato di legarsi al Chelsea fino al 2029 (sette anni). Ma anche i rinnovi funzionano così: Armando Broja, Trevoh Chalobah e Reece James hanno prolungato la loro permanenza a Londra per sei anni. Ecco l'elenco completo:
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Marc Cucurella (Chelsea)
Credit Foto Getty Images
PERCHÉ I CONTRATTI DEL CHELSEA SONO COSÌ LUNGHI?
La motivazione è da ricercare esclusivamente sul piano economico. Il contratto più lungo, infatti, permette di ammortizzare su più anni l'investimento fatto per ottenere il cartellino del giocatore. In questo modo, nel bilancio di ciascuna stagione la quota di ammortamento ha un impatto minore. Nel caso di Mudryk, i 100 milioni del cartellino, spalmati in 5 anni, avrebbero avuto un peso di 20 milioni a stagione fino al 2028. A cui aggiungere lo stipendio lordo. Il Chelsea ha quindi preferito proporre un contratto da otto anni e mezzo in modo da poter registrare una voce da 12,5 milioni per il cartellino di Mudryk in tutti i bilanci fino al 2031 (nel 2022/23 essendo arrivato a gennaio vale la metà). Questa attenzione ai bilanci è derivante dalle norme del nuovo Fair Play Finanziario. Esso, infatti, limita la spesa per gli stipendi di giocatori e allenatori, i trasferimenti e le commissioni degli agenti al 70% delle entrate del club. Dunque, estendendo i contratti, aumenta la libertà d'azione, in virtù delle inferiori quote di ammortamento per ogni calciatore.
COSA DICE LA FIFA SULLA DURATA DEI CONTRATTI
Nel Regolamento FIFA sullo Status e il Trasferimento dei Calciatori si trova una norma che pone dei paletti alla durata dei contratti. Si trova all'articolo 18, dove si legge: "La durata minima di un contratto va dalla data di entrata in vigore fino alla fine della stagione, mentre la durata massima di un contratto è di cinque anni. I contratti di qualsiasi altra durata sono consentiti solo se conformi alle leggi nazionali". Il Regno Unito, dunque, fa eccezione, ammettendo una durata anche maggiore ai 5 anni. E la proprietà di Todd Boehly ne sta approfittando. Anche se non mancano i rischi.
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Todd Boehly, presidente del Chelsea
Credit Foto Getty Images
I RISCHI DI QUESTA STRATEGIA
Se fosse solo vantaggioso, il Chelsea applicherebbe questo metodo per tutti i giocatori. Mentre a Kalidou Koulibaly, ad esempio, che è arrivato in estate dal Napoli, i Blues hanno offerto un contratto "canonico" (4 anni). I rischi riguardano interamente il lato sportivo. Se un giocatore rappresenta un flop, è più difficile liberarsi di lui con una scadenza molto lontana, e quindi anche rientrare nell'investimento fatto. In più, il club dovrà continuare a pagare lo stipendio per molto più tempo. I problemi ci sarebbero pure in caso di cessione e sarebbero legati alle plusvalenze, che con questa strategia sarebbero più difficili da ottenere.
I CONTRATTI PIÙ LUNGHI DELLA STORIA DEL CALCIO
| Giocatore | Durata |
| Denilson (Betis, 1998) | 10 anni |
| Casillas (R. Madrid, 2008) | 9 anni |
| Saul (Atletico M., 2017) | 9 anni |
| Mudryk (Chelsea, 2023) | 8 anni e 6 mesi |
Fonte: The Guardian
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