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La nuova vita di De Rossi: "Volevo essere felice come a Roma, il Boca è la risposta"

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Pubblicato 21/08/2019 alle 08:13 GMT+2

L'ex Capitan Futuro della Roma si trova bene in Argentina e d è pronto a giocarsi tutto alla pari con i compagni.

Daniele De Rossi alla Bombonera con la maglia del Boca Juniors

Credit Foto Getty Images

Daniele De Rossi ha ritrovato la serenità accasandosi in Argentina. Dopo l'ultimo travagliato periodo alla Roma, l'ex Capitan Futuro ha esordito con la maglia del Boca Juniros, tra l'altro segnando un gol, ed è pronto a vivere al massimo questa nuova avventura. Forzaroma.info riporta le sue parole prima della sfida di Copa Libertadores contro la LDU Quito.
Non dimenticherò mai come mi ha accolto lo spogliatoio. Volevo sentirmi felice come a Roma e il Boca è stata la risposta. Samuel e Burdisso mi hanno insegnato le parolacce, mi hanno detto che qui si paga in campo e alla prima occasione mi hanno ammonito. Sono state tre settimane piene di emozioni, di cose nuove. Mi sento felice, mi sento a casa. E’ cambiato tutto per me, casa, paese, lingua. Ero un po’ spaventato ma ora sono felicissimo per la gente, per il debutto e per come la squadra mi ha accolto. Ora l’importante è vincere.
A proposito della decisione di partire, racconta: “La prima volta che Burdisso mi ha chiamato ho pensato che fosse perfetto, ma gli ho chiesto un po’ di tempo per riflettere. Ho dovuto pensare all’adattamento dei miei figli, di mia moglie, è un cambiamento radicale. Era necessario del tempo per capire di cose avevo bisogno. Mi sono chiesto dove mi sarei potuto sentire felice come a Roma e la prima risposta è stata il Boca Juniors".
Debuttare alla Bombonera è stato molto emozionante per De Rossi.
È stato qualcosa di magico, bellissimo, qualcosa che ho sempre sognato. Però quando devo giocare lascio da parte le emozioni e mi concentro sulla partita. Tutto questo non influisce sul mio modo di giocare. In Argentina si corre molto, anche se io vorrei che si pensasse di più. Non voglio nulla di diverso dai miei compagni, se loro corrono 50 metri io faccio lo stesso. Qui ci sono giocatori forti come quelli che ci sono in Europa. Domani giocheremo a una grande altitudine? Mi è capitato solo una volta, 20 anni fa. Era in estate, con la Roma, in amichevole. Nessuno però si preoccupava di cose potesse succedere con l’altezza. Questa partita sarà totalmente diversa per la nostra squadra. Sono due partite, quindi 180 minuti e non 90. Non si deciderà tutto a Quito. Semifinale con il River? Se così succederà, sarà una partita indimenticabile come lo è stata la finale dello scorso anno. Una sfida caldissima seguita in tutto il mondo, quando si gioca Boca-River anche in Europa la gente va a letto tardi per vederla. Però pensare già alla semifinale è un errore, non bisogna sottovalutare la LDU
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