Notte da leoni: la Juventus piega il Real Madrid 2-1

Saranno otto giorni interminabili. Mercoledì-giovedì-venerdì-sabato-domenica-lunedì-martedì e mercoledì. E non c’è Cagliari che tenga. La Juventus può sognare, ma dovrà aspettare più di una settimana per scrivere, in modo definitivo, la storia. Con una prova più grintosa e umile che scintillante, la squadra di Allegri ha piegato i campioni d’Europa e del Mondo in carica allo Stadium e si è guadagnata un mini-vantaggio da gestire nel ritorno al Bernabeu. Un 2-1 ottenuto grazie alle reti della super coppia offensiva Tevez-Morata e all’organizzazione ponderata della formazione bianconera, abilmente messa in campo dal suo tecnico in panchina, che non solo si è seduto al tavolo da 100 euro, ma ha saputo sconfiggere un club con un budget non paragonabile a quello bianconero. I pessimisti sosterranno che il 2-1 poteva essere anche più rotondo, ma, in realtà, la vittoria della Juventus non era nemmeno pronosticabile ad inizio stagione.

Invece il Real, nella sua versione mediocre, si è acceso a tratti. James e Ronaldo hanno offerto sprazzi della loro classe, ma non hanno espresso del tutto il loro enorme potenziale. Varane, Ramos, Carvajal hanno sbandato spesso, Bale non si è mai visto. La Juventus ha lottato e difeso, ha punto all’inizio e segnato su rigore dopo un contropiede terrificante del suo Apache. Ci ha messo l’orgoglio e anche la rabbia e, senza rubare nulla, si è portata in condizione di avere due risultati su tre al Bernebeu. Per essere leoni fino in fondo (e conquistarsi il biglietto per Berlino) serviranno altri 90 minuti perfetti. L’attesa, già cominciata, sarà snervante, ma tra 8 giorni scopriremo il destino dei bianconeri. Il “comunque vada” è da perdenti, perché se la Juventus giocherà come stasera, non ci saranno sorprese: andrà.

La Juventus comincia fortissimo la semifinale d’andata. Marchisio imbecca Vidal in area dopo 50 secondi, ma il cileno si fa recuperare. Sturaro, preferito a Pereyra, pressa Ramos, gli ruba palla e impegna Casillas. L’avvio è il preludio del vantaggio bianconero, che arriva puntuale al 9’: Tevez incrocia un diagonale sul quale Casillas arriva, ma respinge male; Morata è lestissimo nel tap-in e insacca il più classico dei gol dell’ex. L’1-0, però, paradossalmente, anziché caricare la Juve, la spaventa. I bianconeri si abbassano e concedono metri al Real. Dopo una paratona di Buffon su Kroos, al 27’ arriva il pareggio. James Rodriguez scambia a destra con Carvalaj e poi si inventa un pallonetto d’esterno a centro area dove Ronaldo, lasciato tutto solo da Pirlo e Lichtsteiner, insacca di testa l’1-1. Il blackout bianconero dura una decina di minuti e al 41’ il Real ha la clamorosa occasione per l’1-2. Isco va via a sinistra dopo una grandissima azione delle merengues e mette dentro per James Rodriguez, che da un metro centra la traversa di testa. All’intervallo il punteggio è di parità.

Nella ripresa la Juventus riparte convinta, ma è su una ripartenza che arriva il clamoroso vantaggio bianconero. Al 57’ Tevez recupera palla, scambia con Morata e si fa 50 metri palla al piede. Dopo esser entrato in area, l’Apache, viene agganciato da Carvajal e finisce a terra. Atkinson decreta l’ineccepibile rigore che lo stesso argentino trasforma nel 2-1 bianconero. Sbagliata, però, la scelta di non ammonire nemmeno il terzino del Real. Nella mezz’ora finale i blancos attaccano alla ricerca del pareggio, senza creare vere e proprie palle gol. Llorente, entrato per Morata, avrebbe al 90’ sulla testa la palla del 3-1, ma, imbeccato dalla punizione di Pirlo, devia debolmente e Casillas respinge. Finsisce così 2-1 e la Juventus avrà un prezioso vantaggio da gestire al Bernabeu. Per accedere alla finale servirà una gara perfetta.

Nono gol per Ronaldo nelle semifinali di Champions. Staccati ancor di più Del Piero e Litmanen, secondi nella classifica, e fermi a quota 5. Morata è il settimo ex a segnare in Champions al Real dopo Zamorano, Morientes, Julio Cesar, Robben, Sneijder e Huntelaar.

Carlos TEVEZ – Notte di Champions, notte da Apache. Vince il duello con l’amico Ronaldo, entra da protagonista nell’1-0 di Morata, segna su rigore il 2-1, dopo essersi esibito in una cavalcata tanto potente quanto dominante. Ci mette grinta su ogni pallone, difende palla come pochi e si sacrifica anche in copertura. Fuoriclasse assoluto, non ci stancheremo mai di ripeterlo.

Dani CARVAJAL – Alla pari di Sergio Ramos. Puniamo lui per il rigore procurato (meritava quantomeno un cartellino) e le tante amnesie a destra. Il primo tempo è decente, la ripresa imbarazzante.

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Sturaro (Dal 64’ Barzagli), Pirlo, Marchisio; Vidal; Tevez (Dall’86’ Pereyra), Morata (Dal 78’ Lllorente). All. Allegri

REAL MADRID (4-4-2): Casillas; Carvajal, Pepe, Varane, Marcelo; James Rodriguez, Sergio Ramos, Kroos, Isco (Dal 63’ Hernandez); Bale (Dall’87’ Jese Rodriguez), Ronaldo. All. Ancelotti.

Arbitro: Atkinson (ING)

Gol: 9’ Morata (J), 27’ Ronaldo (R), rig. 57’ Tevez (J)

Ammoniti: Bonucci, Tevez, Vidal, Marcelo, Carvajal, James Rodriguez , Chiellini

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