Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Juventus: via la Fiorentina dalla testa, ora è solo importante vincere il girone

Andrea Tabacco

Aggiornato 08/12/2015 alle 14:29 GMT+1

Allegri è a corto di alternative, ma non può rinunciare a nessuno dei suoi titolari: la sfida contro il Siviglia è fondamentale per il primo posto nel girone. Gli ottavi di finale sono già guadagnati, è vero, ma presentarsi nella Top 16 da testa di serie farebbe tutto un altro effetto…

Alvaro Morata Juventus Siviglia 2015

Credit Foto LaPresse

Lo ha specificato molto bene Massimiliano Allegri in conferenza stampa. Contro il Siviglia sono vietati i passi falsi. Non vincere, o comunque non mantenere il primo posto nel girone dopo tanta fatica, sarebbe davvero imperdonabile. La traduzione delle parole del tecnico bianconero è semplice: niente turnover. E pazienza per chi ha giocato poco.
Ora, se Allegri confermerà ciò che ha detto ai media (“Questa volta i titolari sono scontati…”, ndr), la formazione che la Juventus opporrà al Siviglia è preso fatta. Davanti a Buffon, classico 3-5-2 con Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, Lichtsteiner, Sturaro, Marchisio, Pogba e Alex Sandro a centrocampo, Dybala e Morata in attacco. Le alternative d’altronde sono pochine, visto che Pereyra, Evra, Hernanes, Khedira e Mandzukic sono rimasti a Torino per diversi motivi, Asamoah e Padoin non sono stati inseriti nella lista UEFA, Caceres non è ancora pronto e Lemina è ancora acciaccato. A meno di chance a sorpresa per Zaza, Cuadrado e Rugani, la Juve del Sanchez-Pizjuan dovrebbe essere quella che avete letto qui sopra. Di meglio, al momento, Allegri non potrebbe schierare.
Qualcuno ammonirà il livornese. Ma come, domenica sera c’è la Fiorentina e contro il Siviglia rischiamo tutti i titolari? Certo, verrebbe da dire prendendo per un attimo le difese di Allegri. Il primo posto nel girone è troppo importante, e troppo a portata di mano per farselo sfuggire. Passare agli ottavi di finale da primi della classe, in uno dei gruppi più difficili di tutta la Champions League, significa incontrare – in teoria – un avversario più abbordabile in primavera. Magari non sarà così, e il cammino stesso della Juventus dello scorso anno basterebbe per smentire ciò che stiamo dicendo, ma è sotto gli occhi di tutti che i sorteggi della Vecchia Signora della scorsa stagione siano stati parecchio benevoli. Ecco, farci l’abitudine sarebbe un errore. Se i risultati fin qui ottenuti hanno permesso alla Juventus di giocarsi il primo posto fino alla fine, perché non cogliere questa possibilità e dare tutto anche nell’ultima partita? E poi, si sa, vincere aiuta a vincere. Da un’eventuale vittoria a Siviglia matureranno nuove convinzioni che potrebbero poi aiutare i ragazzi di Allegri a fare bottino pieno anche in campionato, contro la Fiorentina.
Evitare Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco. Questi gli spauracchi che la Juventus eliminerebbe agli ottavi chiudendo prima nel girone. E non è un particolare da poco. Buffon si è spinto in un paragone azzardato: “Questa Juve mi ricorda quella della finale di Manchester del 2003”. Quella Juventus aveva Thuram e Ferrara, Montero e Camoranesi, Davids e Zambrotta, Trezeguet e Del Piero. Campionissimi, poco da dire. Ma in Champions League, la competizione dei dettagli, la differenza la fanno i momenti. Conta arrivare al top nelle partite clou. Come l’anno scorso, quando nei sorteggi la Juve fu onestamente aiutata dalla sorte. Cosa che però non avvenne in finale, quando nel quarto d’ora in cui la storia sarebbe potuta cambiare, si scatenarono Suarez e Neymar invece di Tevez e Pogba. Magari quest’anno succederà il contrario. La Juve che si costruisce da sola la fortuna vincendo il girone, e poi la Dea Bendata che fa un favore ai bianconeri a San Siro, teatro della finale della Champions League 2015-2016. Perché no? D’altronde sognare non costa nulla.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Match collegati
Pubblicità
Pubblicità