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E' di un assicuratore pesarese il primo gol "italiano" in Champions

Stefano Fonsato

Aggiornato 29/06/2016 alle 21:55 GMT+2

Totti, Insigne, Zaza, Verratti, Florenzi? Macché: si chiama Stefano Fraternali, fa il difensore centrale ed ha 30 anni. Il suo acuto di ieri sera in Galles, nell'andata del primo turno preliminare, permette ai sammarinesi del Tre Penne di giocarsi una storica qualificazione contro il TNS. Tifa Juve e il suo idolo è Sergio Ramos: "Ma la sveglia suona sempre - spiega - e tocca tornare al lavoro"..

Stefano Fraternali, difensore del Tre Penne, primo italiano goleador nella Champions League 2016/2017

Credit Foto Eurosport

Non sarà di Simone Zaza, nè di Lorenzo Insigne. Non sarà di Marco Verratti e neppure di Alessandro Florenzi. Nemmeno di Francesco Totti o di qualche altro giocatore profumatamente pagato: il primo gol italiano nella Champions League 2016/2017 è già stato realizzato. Ieri, per l'esattezza e porta la firma di un illustre carneade, per gli amanti del romanticismo applicato al football: il suo nome, segnatevelo, è Stefano Fraternali. Che, a ben vedere, non è neppure un giocatore d'attacco o una giovane promessa che un giorno sboccerà, ma un nerboruto difensore centrale di 30 anni, pesarese, dallo spiccato accento rivierasco. Di giorno assicuratore, di sera sfascia garretti della retroguardia del Tre Penne, team campione di San Marino, che ieri sera, nell'andata del primo turno preliminare, ha sfiorato l'impresa perdendo 2-1 al campo sportivo "Park Hall" di Oswestry contro il TNS Llansantffraid, compagine incontrastata in Galles, ancora in estasi per la qualificazione dei dragoni di Gareth Bale ai Quarti di Finale di Euro 2016. Una rete giunta sotto un diluvio tipicamente britannico e fondamentale poiché permette alla formazione della curazia serravallese di Galazzano di mantenere più che mai vive le speranze di qualificazione.

Gol e polizze: segnare in Champions e, la mattina dopo, andare a lavorare

"Il calcio è una passione che ho dentro come tantissimi giocatori di livello dilettantistico e segnare in Champions League, anche se in un turno preliminare, è qualcosa di indescrivibile: un sogno che si realizza", spiega Stefano ad Eurosport: "Tra un paio di mesi scenderanno in campo le stelle con cui è impossibile paragonarsi - prosegue -, eppure si tratta della stessa competizione: entrare negli almanacchi dell'edizione come primo italiano ad aver segnato in Champions, non mi fa stare nella pelle. Ma poi la sveglia suona e domani c'è da tornare al lavoro, altroché...". Quella veracità che solo in quello spicchio di Italia tra riviera romagnola e marchigiana si riesce a trovare. Ma anche il calcio delle piadine sa dare grandi soddisfazioni, se si è pronti a far di tutto per inseguire un sogno. Letteralmente.

La paura dell'aereo...

La storia di Stefano Fraternali si infittisce di aneddoti. Arrampicatosi al massimo in C2 con la maglia del Bellaria, in cui, nella stagione 2007-2008 mette da parte una - l'unica - presenza in una partita tra i "prof", il difensore pesarese si è sempre barcamenato tra Serie D (col Real Montecchio) ed Eccellenza, cambiando numerose casacche, tra cui quelle di Urbino, Cingolana e Montegranaro. Poi l'idea di accettare la corte del campionato sammarinese: da quelle parti, spesso capita. Nella stagione appena conclusa, Fraternali faceva parte del team La Fiorita che un mese fa ha perso la finale scudetto proprio contro il Tre Penne: "Già ero uno degli avversari - prosegue scherzando - poi in questo weekend, nel giro di poche ore, sono diventato un giocatore del Tre Penne e ho preso per la prima volta l'aereo in direzione Birmingham per la trasferta gallese. Al decollo tremavo dalla paura ma poi in campo mi sono sfogato ed è andata bene".

...Ma non di volare in area avversaria

Nella gara al "Park Hall", gallesi avanti al 13' grazie a Scott Quigley. Sembra l'inizio di una goleada, invece arriva il gol di Fraternali: "Sono salito sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto benissimo dal nostro regista Luca Patregnani - spiega Stefano e sono riuscito, di testa, a trovare la deviazione vincente". La formazione biancoazzurra timonata da Marco Protti (l'unica sammarinese a ottenere - nel 2013 - una vittoria internazionale, 1-0 contro gli armeni dello Shirak Gyumri) prova a tenere l'1-1 ma subisce nuovamente gol al 40' con Jamie Millan.

Giochi aperti per il ritorno: è questa la vera impresa

Il risultato non cambierà più ma i conti, una volta tanto, restano aperti: "La vera impresa è proprio questa, potersi giocare la sfida di ritorno (martedì sera al San Marino Stadium, ndr). Non dimentichiamo che le squadre più organizzate del campionato del Titano equivalgono, come livello, ad una Eccellenza italiana - conclude Fraternali, tifoso juventino sfegatato -. Il mio idolo? Sergio Ramos del Real Madrid. Che peccato non potergli stringere la mano e nemmeno avere la possibilità di incontrare la Juve". Che storia, sarebbe, se mai accadesse. Intanto nella storia, almeno in quella italiana della Champions League 2016/2017, Stefano Fraternali ha già scritto indelebilmente il proprio nome.
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