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L'Arsenal si illude, il Bayern Monaco lo demolisce: altro 5-1 e qualificazione

Stefano Silvestri

Aggiornato 07/03/2017 alle 23:40 GMT+1

Walcott porta avanti i Gunners, autori di un gran primo tempo, ma nella ripresa cambia tutto: il rosso di Koscielny apre la strada alla goleada dei tedeschi, che vanno a nozze con Lewandowski su rigore, Robben, Douglas Costa e la doppietta di Vidal. Risultato pesantissimo, lo stesso della gara d'andata: Ancelotti ai quarti.

Festa Bayern Monaco all'Emirates

Credit Foto AFP

Ammettiamolo: probabilmente nessuno si sarebbe atteso un miracolo da un Arsenal già di suo pieno di problemi. Contro un avversario come il Bayern Monaco, poi. Di certo, il secondo 5-1 in meno di un mese scaturito dal confronto tra tedeschi e inglesi (terzo complessivo, contando anche una sfida del 2015 valevole per i gironi) è troppo anche per chi ha una fervida immaginazione. C'è una motivazione principale: l'espulsione diretta comminata dopo 8 minuti della ripresa a Koscielny, colpevole di un fallo in chiara occasione da gol su Lewandowski. Guardando il mero risultato sembra difficile crederlo, ma nel primo tempo l'Arsenal aveva giocato meglio. Molto meglio. E aveva trovato un meritato vantaggio grazie all'imprendibile Walcott. C'è un prima e un dopo, dunque, e il dopo parla di una partita che più a senso unico non si può, con una sola squadra ad attaccare e l'altra ad assistere passivamente e mestamente. C'è gloria un po' per tutti: per Lewandowski, per Robben, per Douglas Costa e per Vidal, che chiude con una doppietta infilandosi in una sorta di terra di nessuno. Ancelotti ai quarti, Wenger nuovamente eliminato e contestato prima della gara dai propri sostenitori. L'umiliazione di stasera potrebbe accelerare ulteriormente una separazione che appare ormai la scelta migliore per tutti.

La cronaca della partita

Wenger perde Welbeck nel riscaldamento: dentro Giroud. Robben e Alaba spaventano Ospina senza trovare la porta, ma è proprio del francese la prima grande chance: stacco aereo su Hummels e sfera a lato di un nulla. Al 20, l'Arsenal passa: Walcott passa con una magia tra tre avversari e calcia dritto per dritto da posizione defilata, trovando Neuer impreparato e firmando il primo dei 4 gol che servono ai Gunners per passare. Vidal manca subito il pari: bravo Ospina sul suo colpo di testa. L'Arsenal preme alla ricerca del raddoppio e non lo trova solo per dettagli (botta del solito Walcott contro l'esterno della rete), ma anche Lewandowski è un pericolo: Robben lo serve davanti a Ospina con un lob morbido, ma il polacco incrocia a lato al volo. Gara vibrante.
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Il gol di Walcott in Arsenal-Bayern

Credit Foto Imago

Giroud spreca un'altra buona chance di testa, poi arriva il 53', il momento della svolta: Koscielny mette giù in area Lewandowski negandogli una chiara occasione da gol, prendendosi il rosso e concedendo al Bayern un rigore che lo stesso polacco trasforma. Da lì al 90', è monologo della squadra di Ancelotti. Che continua ad attaccare, a premere, a tirare verso il povero Ospina. Il colombiano salva su Lewandowski, ma nulla può al 68' su Robben: sinistro piazzato e rimonta completata. Ancora l'ex Dortmund colpisce un palo in spaccata ravvicinata, mentre Douglas Costa è più preciso: il brasiliano, in campo da pochi minuti, fa il Robben con un tiro a giro infilatosi sul secondo palo. Nel finale, con i Gunners completamente irretiti e spaesati in campo, c'è gloria anche per Vidal: il cileno segna l'1-4 e poi l'1-5 nello spazio di pochi minuti, prima con un lob morbido a superare Ospina e poi con un appoggio facile facile a porta vuota su invito altruistico di Douglas Costa. A porre fine alle sofferenze infinite dei Gunners è il fischio finale del greco Sidiropoulos. Ai quarti di finale va il Bayern Monaco.

La statistica chiave

Settima eliminazione consecutiva rimediata dall'Arsenal agli ottavi di Champions League: l'ultima qualificazione risale al 2009/10, anche se poi gli uomini di Wenger si arresero ai quarti al Barcellona.

Il tweet

"Shame old story": questa la prima pagina del Daily Star di domani. Un mix tra "same old story", la solita storia, e "shame", vergogna.

Il migliore in campo

Robben. Giocatore meraviglioso, alla faccia dei suoi 33 anni suonati. Il migliore del Bayern anche in un deludente primo tempo, quando è lui a suonare la carica tra finte e iniziative continue. Poi segna, ed è un gol meritatissimo.

Il peggiore in campo

Sanchez. Non dà mai all'Arsenal l'apporto sperato. Mostra di avere qualità, sì, ma è sempre una qualità un po' fine a se stessa. Male anche nell'azione del gol di Robben: non è un difensore e lo dimostra ampiamente.

La dichiarazione

Carlo Ancelotti: "Il risultato non riflette quello che ha detto il campo. Per un tempo l'Arsenal ha giocato una grande partita".

Il tabellino

Arsenal (4-2-3-1): Ospina; Bellerin, Mustafi, Koscielny, Monreal; Ramsey (72' Coquelin), Xhaka; Walcott, Oxlade-Chamberlain, Sanchez (72' Lucas Perez); Giroud (72' Özil). All. Wenger
Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Martinez, Hummels, Alaba; Xabi Alonso, Vidal; Robben (71' Douglas Costa), Thiago (79' Renato Sanches), Ribery (79' Kimmich), Lewandowski. All. Ancelotti
Arbitro: Anastasios Sidiropoulos (Grecia)
Gol: 20' Walcott (A), 55' rig. Lewandowski (B), 68' Robben (B), 78' Douglas Costa (B), 80' e 85' Vidal (B)
Note: ammoniti Walcott (A), Alaba (B), Martinez (B), Oxlade-Chamberlain (A), Xhaka (A); espulso Koscielny (A) al 54'
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