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Lavagna tattica: Cinque stelle contro la miglior difesa d'Europa, ora la Juve dovrà fare sul serio

Mattia Fontana

Aggiornato 21/02/2017 alle 15:00 GMT+1

I bianconeri al do Dragao si troveranno di fronte una squadra che ha incassato soltanto 11 gol in 22 partite di campionato e 17 in 35 partite stagionali: un bel test per provare la bontà della nuova impostazione tattica varata da Massimiliano Allegri.

Gonzalo Higuain Juventus Bologna 2017

Credit Foto LaPresse

Ci siamo. L’abbiamo atteso tanto ed eccolo. Il debutto europeo della nuova Juventus formato cinque stelle, impostata su un 4-2-3-1 che sembrava soltanto un modo per rivitalizzare la squadra all’indomani del ko di Firenze e, invece, si è tradotto nella più credibile delle vesti per andare alla conquista del sesto scudetto consecutivo e di una Champions League ad altissimo livello. Si parte mercoledì sera dal do Dragao di Oporto, il primo test per il nuovo format varato da Massimiliano Allegri. Proviamo a capire cosa potrà accadere, come sempre con l’aiuto di Wyscout.
Statistiche a confronto Porto Juventus
Numeri piuttosto simili in stagione per Porto e Juventus. La forza d’urto dei bianconeri è evidente, almeno quanto emergono i lusitani come migliore difesa d’Europa con soli 11 gol subiti in 22 partite di campionato (0,5 di media a partita).

Se le difficoltà non si vedono

La verità è che, salvo alcuni momenti nella sfida contro l’Inter, non abbiamo ancora esplorato i lati negativi di questo nuovo assetto juventino. Poca sofferenza, molta solidità. E, nel complesso, l’impressione che aver deciso di schierare tutti i giocatori di maggiore qualità abbia soltanto responsabilizzato ulteriormente un gruppo di campioni come quello bianconero. Nelle 7 partite disputate con il nuovo modulo, la squadra di Allegri ha sempre vinto, segnando 15 gol e subendone 2. Quello in Coppa Italia contro il Milan e quello di sabato ad opera del Palermo. Poco, troppo poco per capire cosa non va. Starà al Porto provare a dare una spiegazione più credibile delle potenziali difficoltà juventine. Ma non sarà un'impresa facile.
Il gol di Higuain contro il Palermo
Il gol di Higuain contro il Cagliari
Il gol di Higuain contro il Cagliari
Il gol di Higuain contro il Crotone
Quattro reti di Higuain tratte dalle ultime sette partite della Juventus. Non trovate una certa somiglianza? Che sia Dybala o Marchisio, il Pipita viene servito in profondità sul movimento preferito. Una costante tattica che prima non era così chiara. E, invece, ora è la prima risorsa nella potenza d’urto dei bianconeri.

Dove può far male la Juventus

Il 4-2-3-1, di fatto, diventa un 4-4-2 con Mandzukic largo in fase difensiva e un 4-3-1-2 con il croato che stringe dentro al campo in fase offensiva. Tutto ciò permette a Dybala e Higuain di essere ancor più difficili da marcare. Fateci caso, ma nelle ultime 7 partite, sono cresciute esponenzialmente le reti del Pipita segnate con un contromovimento ad aggirare il fuorigioco della difesa avversaria. Che finisce per essere sovraccaricata di problematiche. Come si argina una palla alta su Mandzukic? Ha senso uscire su Dybala in posizione da trequartista? E con Higuain, che si fa? Il tilt, specie con il passare dei minuti, diventa inevitabile.
I problemi del Porto tra le linee
I problemi del Porto tra le linee
Rintracciare una costante tattica in soli 17 gol subiti è difficile. Ma è evidente come il Porto fatichi a seguire i giocatori che si posizionano tra la linea di centrocampo e quella di difesa. Può essere che Higuain abbia più difficoltà del solito ad andare via in solitaria, però è ancora più probabile che Dybala abbia modo di incidere con i suoi inserimenti senza palla. Specie se Cuadrado farà il proprio dovere sulla fascia.

Il tasto dolente del Porto

Tutto ciò si va per giunta a innestare in un quadro di difficoltà denunciato dagli uomini di Nuno Espirito Santo, nonostante la miseria di reti incassate in stagione. Il Porto soffre parecchio sulle seconde palle, sui calci piazzati e sugli inserimenti tra le linee. Situazioni di gioco in cui la Juventus, specie quella nel nuovo formato, può e dovrà costruire le proprie fortune. Perché trovare i punti deboli di questa squadra sarà difficile in questa doppia sfida degli ottavi, ma costruire la credibilità per ciò che resta della campagna europea è possibile. Anzi, è la vera missione della squadra di Allegri.
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