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Le 5 verità che ci ha lasciato PSG-Real Madrid

Luca Stamerra

Pubblicato 07/03/2018 alle 07:32 GMT+1

Il Real Madrid va male nella Liga? È tutto vero, ma i blancos possono essere ancora considerati favoriti per la Champions. In Europa è una squadra totalmente diversa, e Ronaldo è sempre letale quando ascolta quell'inno. Si raccolgono i cocci in casa PSG: Emery pronto a salutare dopo aver fallito su tutta la linea... A deludere è anche Verratti che non fa il salto di qualità.

PSG-Real Madrid - Champions League 2017/2018 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

1) Il PSG più 'competitivo' resta quello di Ancelotti

Altro giro, altra debacle. Dalla stagione 2012/2013 ad oggi, il PSG non è riuscito a migliorarsi in ambito europeo, cadendo nei soliti errori. L'obiettivo minimo era la finale di Champions, dicevano in molti visto gli acquisti di Neymar (222 milioni) e Mbappé (145 + 35 di bonus), ma per il secondo anno di fila il PSG viene eliminato agli ottavi di finale. Chiaro, l'avversario era temibile come il Real Madrid, già campione d'Europa in carica, ma tra gara d'andata e ritorno, il PSG ha dato poche certezze e soprattutto ha fornito l'impressione di non potersi esprimere a certi livelli, contro certi avversari.
Di conseguenza, la stagione migliore - in Europa - resta quella 2012/2013: quell'anno il PSG venne eliminato ai quarti dal Barcellona, con due pareggi...

Il PSG contro il Barcellona al Camp Nou...

PSG (4-2-4): Sirigu; Jallet (88' van der Wiel), Thiago Silva, Alex, Maxwell; Verratti (83' Beckham), Thiago Motta; Lucas Moura, Ibrahimović, Lavezzi (81' Gameiro), Pastore. All. Carlo Ancelotti

2) Verratti non è ancora riuscito a fare il salto di qualità

È uno dei giocatori che osserviamo più da vicino. Ci aspettiamo molto da lui, ma Verratti non è ancora riuscito a fare quel salto di qualità tanto agognato. Forte sì, bravissimo a leggere un certo tipo di situazioni, ma troppo esuberante quando le cose non girano per il verso giusto. Già nella gara d'andata non era stato così preciso e lucido, al ritorno perde completamente la testa lasciando i suoi in 10 contro 11 al 66'. Come al solito, il suo problema è l'indisciplina. Un ostacolo troppo importante, anche in ottica Nazionale.
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Marco Verratti - PSG-Real Madrid - Champions League 2017/2018 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

3) Abbiamo tutti sopravvalutato Emery

Blanc non era piaciuto tantissimo, visto i risultati in campo europeo. In molti, invece, avevano immaginato Emery come l'allenatore ideale per far crescere il PSG anche fuori dall'orticello chiamato Ligue 1. L'allenatore basco, però, ha deluso con due campagne europee da dimenticare. L'uomo dalle tre Europa League consecutive, si è sciolto come neve al sole nella capitale francese. È vero, di fronte ha trovato squadre come Barcellona e Real Madrid, ma Emery verrà sempre ricordato come mister 6-1 a Barcellona. Contro il Real c'era un'occasione per il riscatto, ma anche in questo caso (e con tanti altri soldi in più spesi) ha perso la sua scommessa, non dando un'anima alla propria squadra (oltre che un piano tattico credibile).
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Emery, Zidane - PSG-Real Madrid - Champions League 2017/2018 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

4) In Champions, il Real Madrid è un'altra squadra

Se leggiamo la classifica della Liga, troviamo il Real Madrid a -15 dalla vetta. Non solo, se proprio vogliamo essere più specifici, la squadra di Zidane non è neanche al 2° posto. In Champions, però, i blancos si trasformano. Il Real Madrid diventa così una squadra compatta, tosta, pragmatica, che sa quello che deve fare, che sa come farlo... Tutto l'opposto di quello che accade nella Liga. Sono pochissimi i club che riescono a rendere in maniera distaccata, dando quel qualcosa in più nella Champions. Questo è il dna Real, il profilo Real, con la squadra di Zidane che continua a fare bene quando si gioca in Europa. Le favorite, questa volta, sono altre, ma anche il Real Madrid può sognare, centrando un clamoroso tris consecutivo che manca ormai dagli anni '70 (il Bayern di Gerd Müller che vinse le Champions del '74, '75 e '76).

5) Ronaldo sempre letale in Champions, e solo ora comincia ad essere in forma

Dopo un inizio di stagione non spumeggiante, Ronaldo è tornato a colpire. Il portoghese cresce di partita in partita e si rafforza l'opinione secondo la quale CR7 si sia tenuto 'buono' nella prima parte dell'anno, per essere in forma da aprile in poi: da una parte la Champions, dall'altra il Mondiale con il Portogallo. Se guardiamo però all'Europa, Ronaldo è sempre stato letale. Contro il PSG arriva il 117° gol in Champions, il 12° in questa edizione. Forma o no, Ronaldo ha sempre segnato nelle ultime 9 gare da lui disputate in Champions League, dalla finale contro la Juventus ad oggi. Letale come un serpente...
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