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Son, dal servizio militare saltato a eroe del nuovo stadio degli Spurs

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DaEurosport

Aggiornato 10/04/2019 alle 10:32 GMT+2

Ripercorriamo la storia incredibile di Son Heung-Min, che poteva dire addio al calcio per due anni per la leva obbligatoria in Corea del Sud e, invece, è diventato l'uomo della storia per il Tottenham con il primo gol segnato nel nuovo stadio sia in campionato che in Champions League.

Son

Credit Foto Eurosport

Una storia incredibile, una trama voluta dal destino. Son Heung-Min poteva essere a chilometri di distanza, poteva aver smesso di fare il calciatore anziché ritrovarsi protagonista della notte di Champions del Tottenham, nell'andata dei quarti di finale contro il Manchester City.

Il giorno del giudizio

Riavvolgiamo il nastro perché tutto parte dal primo settembre 2018: il giorno del giudizio per Son, quello del dentro o fuori. Al Pakansari Stadium di Cibinong, Indonesia, alle ore 13 italiane, Corea del Sud e Giappone scendono in campo in occasione della finale dei Giochi Asiatici. Non è solo una partita di calcio, è molto di più. Il 26enne Son, infatti, si gioca la leva militare che è obbligatoria e non più procrastinabile in quanto prevista entro i 28 anni d'età. L'ultima chiamata. L'unica possibilità di concedere agli sportivi di astenersi dalla leva passa dalla dicitura "chiari ed elevati meriti sportivi", come prevede la legge coreana. In soldoni la medaglia d'oro ai Giochi Asiatici o, in alternativa, 21 mesi di servizio, due anni senza pallone tra i piedi con lo spettro di finire fuori dai radar del calcio mondiale, forse irrimediabilmente.
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La gioia irrefrenabile di Heung-Min Son dopo la conquista della medaglia d'oro ai Giochi Asiatici battendo il Giappone 2-1

Credit Foto Getty Images

Addio leva militare obbligatoria

La gara è una guerra e non potrebbe essere altrimenti. I 90' terminano 0-0, ma nel primo tempo supplementare le reti di Lee Seung-Woo e di Hwang Hee-Chan sono una liberazione per la Corea del Sud. L'autore dei due assist? Son Heung-Min, naturalmente. La rete del Giappone al 115' non rovina il 2-1 definitivo e la stella sudcoreana viene esentata per sempre dal servizio militare. Ad accoglierlo ci sarebbe stata la squadra dell'esercito, lo Sangjue Sangmu, e uno stipendio da 100 euro al mese anziché i 360mila da giocatore degli Spurs. Un'altra vita.
Alcuni miei colleghi, una volta ottenuta la possibilità di sottrarsi alla leva, finiscono per perdersi per strada, come se si sentissero realizzati, si lasciano andare. Io non sono così, ora penso solo al pallone, voglio migliorare ogni giorno e non ho intenzione di perdere quella fame con cui sono sceso in campo ai Giochi Asiatici

L'abitudine a soffrire e a lottare

Una carriera salvata dunque nonostante un'estate difficile. Prima la vittoria che elimina la Germania dai Mondiali in Russia che non basta, però, a evitare l'eliminazione della Corea del Sud e il lancio di uova piovute sui giocatori al rientro in patria, a Seoul. Poi la sconfitta contro la Malesia per 2-1, all'esordio nei Giochi Asiatici, prima del riscatto nel girone e della scalata fino alla finale contro i giapponese. D'altronde, Son è abituato a soffrire e a non dare nulla per scontato.
Mio padre una volta mi ha fatto palleggiare per quattro ore di fila, avevo gli occhi gonfi di sangue. È stato difficile, ma quando ci ripenso ora capisco che quella era la strada giusta: senza di lui probabilmente non avrei fatto la carriera che ho ora

L'uomo del destino e della storia degli Spurs

E allora non poteva che essere lui l'uomo della storia per il Tottenham, il giocatore capace di segnare il primo gol nel nuovo, splendido, stadio degli Spurs in Premier League contro il Crystal Palace, nella prima assoluta del neonato impianto, e di ripetersi, nel battesimo di Champions League, contro la squadra di Guardiola. E anche la dinamica del gol con Son - uomo da 18 gol e 9 assist in 40 presenze stagionali - che recupera un pallone quasi perso sulla linea di fondo, rientra e con un sinistro radente fulmina il disattento Ederson per l'1-0, ci suggerisce qualcosa: nel calcio, come nella vita, non bisogna mai arrendersi.
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