Vai Napoli! Ancelotti è di casa in Champions ma attenzione all'inferno del Marakana

Parte dall'inferno di Belgrado l'avventura nella Champions League 2018-19 del nuovo Napoli targato Carlo Ancelotti. Una corsa che tutti i supporter azzurri, compreso il presidente Aurelio De Laurentiis, sperano possano sfatare il tabù degli ottavi di finale, barriera oltre la quale il club non è mai andato nella sua storia. L'avvio è da brividi perchè, pur se l'avversario è il più abbordabile del girone C (le altre sono PSG e Liverpool), la Stella Rossa può contare sul fattore Marakana, uno stadio che è un vero inferno!

E' lo stadio più grande di Serbia (55mila posti) e uno dei più grandi d'Europa. Intitolato a Rajko Mitic, bandiera del club tra gli anni '40 e gli anni '50, il nome è un chiaro riferimento al Maracanà di Rio de Janeiro. Sugli spalti, o meglio, in curva, dominano i "Delije" (gli eroi), il gruppo ultras che comprende il famoso Ivan Bogdanov: si annuncia un tifo da brividi visto che la Stella Rossa manca dalla Champions da 26 anni. Ma prima di entrare sul campo, il Napoli dovrà affrontare il temibile tunnel che parte dagli spogliatoi: largo un paio di metri, lungo 75 passi, non se ne scorge la fine. Così lo ha descitto Billy Costacurta: "Ricordo i poliziotti che nel tunnel ci guardavano male e muovevano i manganelli in modo intimidatorio. Poi non fecero nulla di male, ma la sensazione mi restò dentro".

Da quest'anno però il Napoli può contare su Carlo Ancelotti, uno che ha un rapporto particolare con questo torneo. Infatti l'ha vinto 5 volte, 2 da giocatore col Milan, e 3 da allenatore, 2 col Milan e una col Real Madrid: l'ultimo confronto è stato nel 2006, preliminare di Champions coi rossoneri nell'immediato post Calciopoli, con vittoria 1-0 a San Siro e replica al Marakana per 2-1. Insomma, Carletto sa come ammutolire la bolgia biancorossa e come gestire le emozioni nelle notti di Coppa.