Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Agnelli: "Rispetto l'Atalanta, ma è giusto che sia in Champions League?"

Eurosport
DaEurosport

Pubblicato 05/03/2020 alle 16:38 GMT+1

Da Londra per il Business Football del FT il presidente della Juventus esce con la domanda shock: "E' giusto che sia in Champions chi non ha storia internazionale?"

Andrea Agnelli

Credit Foto Getty Images

Il Business of Football Summit di Londra, organizatto dal Financial Times, sarà destinato a fare discutere. Passate quasi in sordinara, sottotraccia, il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha aperto una pagina di discussione destinata a fare discutre. Queste le parole di Agnelli, raccolte dai colleghi di Calcio e Finanza:
"Quello che stiamo facendo è analizzare le dinamiche e capire cosa vogliono i consumatori, non domani, ma tra 10 o 15 anni, cosa potrebbe interessare e quale sia il comportamento della generazione Z. Secondariamente, stiamo discutendo della polarizzazione dei club e come offrire ad un maggior numero di società la possibilità di crescere e diventare grandi. Oggi ci sono posizioni dominanti, dei grandi mercati e delle grandi leghe. Le leghe minori hanno meno possibilità di lottare. Magari si può mantenere il proprio livello internazionale con una determinata posizione minima in classifica, ci sono molti modi. Si può discutere sul fatto che solo perché sei in un grande paese devi avere accesso automatico alle competizioni”.
Ed è proprio qui che arrivato un passaggio di Agnelli destinato a fare discutere:
Ho grande rispetto per quello che sta facendo l’Atalanta, ma senza storia internazionale e con una grande prestazione sportiva ha avuto accesso diretto alla massima competizione europea per club. È giusto o no? Poi penso alla Roma, che ha contribuito negli ultimi anni a mantenere il ranking dell’Italia, ha avuto una brutta stagione ed è fuori, con quello che ne consegue a livello economico. Bisogna anche proteggere gli investimenti e i costi. L’Atalanta quindi avrà meno possibilità di giocare ad alti livelli? Non ho la risposta, si tratta di mettere in campo un processo trasparente per questa decisione. Ci sono squadre che hanno fatto la semifinale di Champions League, che hanno vinto il campionato o la coppa e che guadagnano le qualificazioni solo per il ranking del loro paese. Il punto è come bilanciare, quanto pesa il contributo al calcio europeo e quanto pesa la prestazione di un singolo anno. Non ho la risposta. Quello che va capito è come assicurare ai club sani e quelli che sono limitati dalla grandezza del loro mercato che possano lottare e non siano relegati a crescere i giocatori per le grandi società. Gli ottavi di Champions quest’anno ne sono la dimostrazione, anche la Coppa del Mondo 2018 è stata la dimostrazione del dominio dei paesi europei".
picture

Sarri: "Alla Juventus non vedrete mai un'organizzazione collettiva come in altre mie squadre"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità