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Champions, Nagelsmann più giovane di sempre in semifinale

Davide Bighiani

Aggiornato 14/08/2020 alle 09:31 GMT+2

Celebriamo un ragazzo che non ha sfondato con il calcio giocato ma che sta scrivendo una pagina importante del calcio europeo da allenatore. Pensate, ha solo 33 anni...

Focus Nagelsmann

Credit Foto Eurosport

Avremmo preferito raccontare la favola dell’Atalanta, ma il sogno si è spezzato all’88° del match con il PSG ed è definitivamente svanito con il 2-1 firmato da Choupo-Moting. E allora la favola dall’Italia si sposta in Germania: da lì arriva il Lipsia, la squadra capace di piegare la resistenza di una delle formazioni più ostiche del mondo, l’Atletico Madrid del Cholo Simeone, e di guadagnare – con pieno merito – la sua prima semifinale di Champions League. Proprio al minuto 88, con un tiro deviato: ma questo è il calcio. Questo è il Lipsia di Julian Nagelsmann, il più giovane allenatore della storia a raggiungere questo traguardo con i suoi 33 anni compiuti il 23 luglio scorso.

Nagelsmann, il predestinato

"Se non riesco a diventare un calciatore, farò l'allenatore in Bundesliga"
Julian Nagelsmann pronunciava queste parole ai tempi in cui giocava nelle giovanili dell’Augusta. Mai pronostico fu più veritiero: una serie di infortuni alle ginocchia infatti non gli permisero di continuare la sua carriera sul campo. Ritiro a soli 21 anni e poi via a fare il tecnico: nel 2008 al Monaco 1860 diventa assistente nell’Under 17 di Alexander Schmidt, nel 2011 gli viene affidata l’Under 16 dell’Hoffeneim, dpve diventa vice-allenatore in prima squadra nella stagione 2012-13; gli viene affidata prima la squadra Under 19 e nel 2016, subentrando a Huub Stevens , diventa a 28 anni l’allenatore più giovane della storia della Bundesliga. Una vera escalation, che gli vare il soprannome di “mini-Mourinho”. Nel 2016/17 arriva uno storico quarto posto, che diventa terzo la stagione successiva. E così nel 2019/20 arriva la chance del Lipsia...

Prima di Guardiola e Mourinho

3-4-3, 3-5-2, 3-1-4-1: il modulo varia a seconda delle necessità. Anche al Lipsia Nagelsmann fa molto bene e chiude al terzo posto, dietro ai mostri sacri Bayern Monaco e Borussia Dortmund il campionato “disturbato” dal Covid. La vera magia arriva in Champions League: dopo aver superato il girone da vincitore, elimina prima il Tottenham e poi l’Atletico Madrid, raggiungendo per la prima volta una semifinale di Champions League, a soli 33 anni. Prima di lui, Pep Guardiola ci era riuscito con il Barcellona quando ne aveva 38 nel 2009, José Mourinho con il Porto nel 2004 ne aveva 41. Così, tanto per fare due nomi.

Nel segno di Tuchel

Ora sotto con la semifinale, dove trova Thomas Tuchel: ai tempi dell’Augusta II è stato allenatore di Nagelsmann e anzi si narra che sia stato proprio lui a indicargli la via manageriale.
Tuchel mi ha salvato. Ero malato di calcio. Ho sacrificato tutto per una carriera nel calcio, e poi bam. In un istante tutto è stato interrotto a causa di un infortunio. Non volevo avere altro a che fare con il calcio. Ma Thomas mi ha chiesto di fare un rapporto sulla concorrenza. Si è rivelato vantaggioso per tutti. Avevo ancora un contratto con Augsburg e così sono rimasto nel calcio.

Più giovane di Messi e Ronaldo

Nagelsmann, allenatore giovane in una Champions di giocatori navigati: tanto per capirci se Julian fosse un calciatore, nella lista dei calciatori più vecchi di questa edizione della Champions sarebbe al 49° posto. Ha quasi 9 anni meno di Gigi Buffon e nel prossimo turno se la vedrà con il PSG di Thiago Silva che di anni ne ha quasi 36. Messi è più vecchio di un mese, per non parlare poi dei vari Neuer, Suarez, Piqué, Ramos... La lista è lunghissima.
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