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Conte: "Non era facile, ma l'Inter è ancora viva. Siamo vivi e vegeti in Champions"

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Pubblicato 23/10/2019 alle 23:50 GMT+2

L'Inter ci crede ancora, anche grazie al 2-0 meritato al Borussia Dortmund. Conte spiega così l'importanza della partita vinta al Meazza: "Tre punti pesanti. La nostra situazione non è semplice. L'anno scorso hanno lavorato molto con Spalletti per arrivare in Champions ed è giusto fare il possibile. L'unico modo per rimanere vivi era vincere e l'abbiamo fatto in maniera bella, decisa".

Conte - Inter-Borussia Dortmund - Champions League 2019/2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Una vittoria contro il Dortmund e l’Inter è ancora viva e ancora in corsa per andare agli ottavi di finale di Champions League. Antonio conte è soddisfatto del lavoro della sua squadra, una squadra che sta migliorando di giorno in giorno.
Tre punti pesanti. La nostra situazione non è semplice. L'anno scorso hanno lavorato molto con Spalletti per arrivare in Champions ed è giusto fare il possibile. L'unico modo per rimanere vivi era vincere e l'abbiamo fatto in maniera bella, decisa. Ora c'è da recuperare perché ci aspetta il Parma, una squadra che sta molto bene e dovremo fare grande attenzione perché sabato è più difficile di oggi. Vengo da un anno di riposo, sì, ma fisicamente lo sto già pagando in questi tre mesi

Conte ha visto un’Inter migliore questa sera

Se al Borussia dai campo sono devastanti, abbiamo deciso di pressarli nella loro metà campo. Alti, quando ce n'era la possibilità. Provavamo comunque a costruire da dietro e mi è piaciuta la maturità vista in partita. Non come è avvenuto a Sassuolo, ad esempio. Penso che i centrocampisti abbiano fatto una partita importante in entrambe le fasi. A Brozovic ogni tanto tiro le orecchie perché si fa trovare fuori posizione, ma stasera no. Non è facile giocare col Borussia Dortmund, e invece siamo vivi. Vivi e vegeti, ma ci proiettiamo a sabato

Sul rapporto con i giocatori

Instaurare un certo rapporto coi calciatori è importante e quando sei onesto e dici le cose in faccia, l'altro ci può anche rimanere male ma, alla fine ti apprezza perché sa che sei vero e non preferisci una bella bugia ad una brutta verità

Sull’ingresso di Sebastiano Esposito

L'ho detto più volte in conferenza e nello spogliatoio. Sarei stato un folle a farlo giocare se non mi fossi fidato. Sa che deve volare basso e mantenere i piedi per terra, è un giocatore importante per noi. Mi è dispiaciuto non farlo andare a giocare i Mondiali U17, ma qualcuno se ne sarà fatto una ragione perché mi serve ed è un titolare a tutti gli effetti

Su Barella

Nicolò è generoso, ma se viene ammonito dopo 10-15 minuti, mi viene l'ansia. Uno di gamba e fisico come lui è sempre borderline, ma avercene giocatori con la sua voglia e determinazione
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