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Diego Simeone, 50 anni da Cholo. L'ultima impresa in panchina: come ha eliminato il Liverpool

Paolo Pegoraro

Aggiornato 28/04/2020 alle 11:13 GMT+2

Diego Simeone compie oggi, martedì 28 aprile, 50 anni per un uomo che, prima da calciatore e poi da tecnico, è riuscito a lasciare un segno ovunque è andata con la sua personalità e i suoi valori. Per celebrarlo riproponiamo questo pezzo in cui celebravamo l'ultima impresa del suo Atletico Madrid: quella di eliminare il Liverpool di Klopp, campione d'Europa in carica.

Simeone contro il Liverpool

Credit Foto Eurosport

Diego Simeone compie oggi, martedì 28 aprile, 50 anni. Un traguardo importante per un uomo che prima di calciatore e in seguito da allenatore, è riuscito a farsi amare ed apprezzare per la sua umiltà, la sua passione, la sua lealtà e i suoi valori. Per celebrare al meglio questo traguardo del tecnico che ha cambiato la storia dell'Atletico Madrid, portando i Colchoneros fra i top club del calcio europeo, riproponiamo questo pezzo di due mesi fa, in cui raccontavamo come il 'Cholo' era riuscito ad imbrigliare il Liverpool, campione in carica, ed eliminarlo sette giorni dopo dalla Champions League.
Diego Pablo Simeone ha colpito ancora. Con il suo calcio, le sue idee, la sua personalità: sempre uguale a se stesso, sistematicamente efficace. L’Atletico Madrid, se possibile, si è persino superato infliggendo al Liverpool reduce da striscia aperta di 43 risultati utili consecutivi in Premier League una sconfitta pesante e significativa. Nonostante il 73% di possesso appannaggio dei Reds e i 723 passaggi contro 277, la banda Klopp infatti non è riuscita a effettuare nemmeno un tiro in porta: è il manifesto del “Cholismo”.
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Simeone: "Questa è una di quelle serate che non puoi dimenticare. La nostra vittoria è nata nel bus"

Al solito, al Wanda Metropolitano è andata in scena una liturgia, più che una partita. Conscio dei limiti di un Atletico gravato peraltro dai forfait dei gioielli del mercato estivo Joao Felix, Kieran Trippier ed Hector Herrera Simeone ha impostato una partita pressoché totalmente difensiva dietro la linea della palla in attesa (o nella speranza) di colpire in contropiede. Simeone sapeva che quello sarebbe stato l’unico piano partita credibile ed efficace: Simeone sapeva, ancor più, che avrebbe avuto bisogno dell’apporto del suo pubblico, mai come ieri sera “dodicesimo uomo” in campo. Quante volte l’abbiamo visto incitare il popolo biancorosso come un tarantolato direttore d’orchestra? Difficile quantificarlo!
Era già successo l’anno scorso, dopotutto: un Atletico commovente aveva sbranato la quotatissima Juventus di Max Allegri negli ottavi di finale per poi venir rimontato nella gara di Torino senza praticamente riuscire a opporre resistenza. Questa volta è andata diversamente perché, anche ad Anfield, il Cholo è riuscito a imbrigliare i Reds e ad estrometterli dalla Coppa Campioni, con un successo maturato ai supplementari. In un panorama calcistico dove i fautori del tiki taka fanno ancora la voce grossa il Cholo Simeone rimane saldamente ancorato alla sua linea e non si vergogna minimamente di praticare un calcio d’altri tempi quando l’occasione lo richiede. In barba ai puristi del bel gioco. Prendere o lasciare: per noi, è un bel prendere!
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