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Le 5 domande agli ottavi di finale di Champions League

Simone Eterno

Aggiornato 18/02/2020 alle 08:53 GMT+1

Dalla Juventus che arriva alla resa dei conti con la prima chiamata europea, al Napoli 'Bello di notte' che sogna in grande col Barcellona. Ma anche l'Atalanta e un quarto di finale sulla carta alla portata, fino alle big d'Europa: è il Liverpool la grande favorita? Guardiola, dopo il ban di 2 anni al City, cosa farà nella supersfida col Real Madrid?

Copertina 5 domande champions league

Credit Foto Eurosport

1. Quale Juventus aspettarsi in Europa?

La domanda delle domande. Inutile girarci intorno. Maurizio Sarri ha tutti gli occhi addosso e non potrebbe essere altrimenti. Iniziano ad arrivare le partite decisive della stagione e dopo 33 uscite ufficiali in tutte le competizioni i bianconeri hanno dato la sensazione di non avere ancora un impianto ben definitivo. E’ anche vero però, che lungo tutto il corso della prima parte della stagione, la Juventus le cose migliori le ha fatte vedere proprio in coppa. Dunque la curiosità si fa ancora più ampia: per la Juve è una questione di testa e da un certo punto di vista dunque anche di stimoli, oppure è proprio un problema vero e proprio di costruzione di gioco? Il match col Lione inizierà a chiarire questo tipo di dubbi, ma che la Juventus debba prestare molta attenzione adesso è scontato: la Champions infatti scopre ogni trucco e non lascia spazio a bluff, come dimostrato lo scorso anno dall’Ajax. I bianconeri dovranno inoltre ritrovare condizione e ritmo dal punto di vista del fisico e del palleggio, altrimenti anche il tutto sommato modesto Lione potrebbe rivelarsi come un problema.
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Ronaldo - Juventus-Lokomotiv Mosca - Champions League 2019/2020 - LaPresse

Credit Foto LaPresse

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2. Il Napoli può sognare l’impresa col Barcellona?

Difficile, difficilissimo forse. Ma sognare non costa nulla. Anche perché Gattuso ha dimostrato di sapersi esaltare più con le grandi che con le piccole. Gli scalpi importanti a Juventus, Inter e Lazio ne sono una dimostrazione. Certo, il Barcellona e la Champions League restano tutt’altro tipo di palcoscenico, ma il Napoli in qualche modo ha lanciato dei segnali di vita, almeno nelle serate di coppa. Una squadra ‘bella di notte’ e fronte di un Barcellona che dopo il cambio di guida tecnica ancora di deve assestare. Attenzione però perché alla fine c’è un dettaglio non da poco: rispetto alle recenti debacle degli ultimi anni – Roma prima e Liverpool poi – il Barcellona gioca il ritorno in casa. Se dunque dovesse anche farsi sorprendere al San Paolo, poi però i partenopei sarebbe comunque dura in Catalogna.
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3. Quante chance ha l’Atalanta di andare ai quarti?

Sulla carta tante. Ed è questa forse l’unica cosa di cui stare attenti. L’Atalanta è più forte di questo Valencia, gioca meglio di questo Valencia, è più ‘gruppo’ di questo Valencia. E di per sé questo sposta il pronostico. Poi però c’è il problema per la Dea dell’affrontare questa partita proprio con questa pressione addosso, cosa che nel club bergamasco mai nessuno ha fatto. Non che i giocatori di questo Valencia abbiano più esperienza, ma come club i Pipistrelli hanno certamente tutt’altro blasone internazionale rispetto alla Dea. Detto questo Gasperini dovrà ritrovare anche un po’ di quella brillantezza che nell’ultimo periodo, rispetto alla prima parte di stagione, è andata leggermente scemando. Una ‘ricarica’ delle batterie assolutamente comprensibile, ma che ha consegnato nelle ultime settimane un’Atalanta decisamente più umana: ecco, contro il Valencia, per continuare a sognare, servirà la Dea di dicembre.
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Gian Piero Gasperini accolto da una folla in festa all'aeroporto di Kharkiv dopo l'impresa dell'Atalanta (Foto profilo ufficiale Twitter Atalanta)

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4. È il Liverpool la grande favorita? L'Atletico può essere una minaccia?

Senza ombra di dubbio. La squadra di Klopp al momento gioca quasi un altro sport: sull’intera scena europea non c’è una squadra che si avvicini a esprimere il livello dei Reds. Palleggio, ripartenze, automatismi, qualità degli interpreti, connessioni, interscambiabilità. Nel Liverpool di Klopp tutto funziona alla perfezione il cammino pazzesco in Premier League ne è una dimostrazione. Dovesse esportare quel livello anche in Europa il Liverpool non avrebbe grandi problemi a qualificarsi per la terza finale consecutiva. Certo, l’Atletico di Simeone può essere un avversario tosto. Il perché è presto detto: Simeone parcheggerà il bus davanti alla porta e dovesse uscire da Madrid senza reti, ad Anfiled al ritorno in una sorta di ‘gara secca’ con 2 risultati su 3 a disposizione, potrebbe essere molto, molto fastidioso per i Reds. Opzioni comunque al momento più remote: l’Atletico non ha più la solidità di un tempo e anche contro chi offre pochi spazio il Liverpool ha dimostrato di saperseli creare.
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Credit Foto Getty Images

5. Cosa aspettarsi nel big match Real Madrid-Manchester City?

Di tutto. Di tutto perché da una parte c’è un Real Madrid in grandissima ripresa. Anzi, dopo il Liverpool probabilmente è la squadra di Zidane quella che si sta esprimendo meglio a livello europeo. Il tecnico francese ha ritrovato il bandolo della matassa di una stagione iniziata in maniera complicata ma che di fatto, Coppa del Re esclusa, non vede perdere una partita al Real Madrid dallo scorso 19 ottobre. Dall’altra invece il City arriva con la recente mannaia dell’esclusione dalle competizioni UEFA per i prossimi 2 anni a causa delle violazioni sul FFP. Una mannaia per il club e per Guardiola che di fatto – salvo clamorosi sviluppi – si ritrova così all’ultimo tentativo buono per provare a vincere la Champions col City. I suoi Skyblues tra l’altro non ci arrivano al meglio, reduci da un periodo di poca brillantezza. C’è da capire quale tipo di impatto avrà avuto questa notizia sul gruppo: compattare il City in stile ‘noi contro il mondo, adesso vi facciamo vedere di cosa siamo capaci’ oppure ‘buonanotte, qui è finita, ognuno adesso per la sua strada’. Insomma, il doppio incrocio Real-City sarà interessante anche per questo.
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Guardiola si arrende: "E' impossibile rimontare il Liverpool. Pensiamo alla Champions"

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