Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Le 5 verità che ci ha lasciato Juventus-Atletico Madrid: Dybala fa il Ronaldo, come cresce de Ligt

Eurosport
DaEurosport

Pubblicato 27/11/2019 alle 10:43 GMT+1

L'argentino ammalia e si dimostra leader, mentre CR7 non è in un buono stato di forma. De Ligt in crescita continua, l'Atletico ora rischia.

Dybala Oblak Juventus-Atlético

Credit Foto Getty Images

1) Paulo Dybala in stato di grazia: è lui il leader della Juve

Altro gol stupendo, altra prova da incorniciare. Dopo gli exploit con Lokomotiv, Inter, Milan e Atalanta, Paulo Dybala regala a sé stesso e alla Juventus un'altra prestazione magnifica. Uno stato di grazia manifesto che lo rende l'uomo più decisivo e più importante di questa Juventus. Da ottobre in poi, l'argentino ha iniziato a incidere con assist e gol in tutte le gare più difficili. Miglior marcatore stagionale bianconero (7 reti) e vero leader tecnico della squadra di Sarri.
picture

Dybala

Credit Foto Getty Images

2) Ronaldo non sta bene, ha bisogno di tempo

L'unica nota negativa della serata di Torino è stata rappresentata da Cristiano Ronaldo. Il portoghese ha palesato uno stato di forma ancora precario, faticando ad azionare il suo destro e a rendersi davvero pericoloso. Un CR7 versione soft, ancora lontano dal campione che tutti riconoscono. Ha bisogno di tempo, di lavorare e di ritrovarsi, senza dimenticare che in un attacco a due non ha mai giocato e che non è quella una posizione che ama particolarmente.
picture

Cristiano

Credit Foto Getty Images

3) Atletico decimato e ora a rischio ottavi

Mancavano tanti titolari, da Diego Costa a Gimenez, fino a Savic, ma l'Atletico Madrid visto allo Stadium ha confermato le difficoltà incontrate finora in stagione. Squadra remissiva e appesa alle giocate di Joao Felix, entrato per altro nella ripresa. Un punto di vantaggio sul Leverkusen in classifica potrebbe bastare per qualificarsi agli ottavi senza patemi , visto che nell'ultima giornata giocherá contro la Lokomotiv giá eliminata. Non si sa mai però. Da una squadra come quella di Simeone ci si aspettava qualcosina di più.

4) Morata non si fa rimpiangere

Ex amato e ricordato soprattutto per la straordinaria Champions 2014/15, in cui trascinó la Juve di Allegri in finale. Sono passati diversi anni da allora e il promettente Morata si é trasformato in un attaccante di ottimo livello che fatica ad incidere come in passato nelle partite che contano. In questa stagione ha già messo a segno sette reti, ma dai tifosi Colchoneros è sempre visto come un grande punto di domanda. Tornerà ad essere davvero lui? A 27 anni non c'è più tempo da perdere.
picture

Álvaro Morata

Credit Foto Getty Images

5) Quel muro chiamato de Ligt, in una Juve più solida

L'olandese pare essersi ambientato. Dopo la gran partita di Bergamo, ecco la conferma a livello internazionale. Partita di alto profilo contro l'Atletico, impreziosita da un paio di chiusure da gran difensore. La sua crescita continua sommata ad un equilibrio generale maggiore stanno permettendo alla Juve di Sarri di ritrovare quella soliditá mancata in alcune partite di questa stagione. La strada è giusta.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità