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Napoli, Ancelotti: "Io a rischio? E' normale. La mia valigia è sempre pronta"

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Aggiornato 09/12/2019 alle 14:43 GMT+1

Il tecnico emiliano ha parlato alla vigilia della sfida decisiva del Napoli contro il Genk: "Siamo tutti concentrati sulla partita di domani. Una qualificazione non cancella ciò che non s'è fatto bene, ma ci può dare stimoli per risolvere la crisi in campionato"

Carlo Ancelotti alla vigilia di Napoli-Genk

Credit Foto Getty Images

Sulla fiducia della società

"Parlo col presidente quotidianamente, siamo tutti concentrati sulla partita di domani. Come vivo questa vigilia? Come sempre, come una grande opportunità di ottenere un risultato importante. E quindi devo fare tutte le valutazioni inerenti a questa partita e a null’altro. Devo prendere delle decisioni, mi compete schierare la squadra migliore. Dobbiamo fare una partita convincente. Dopo la partita dovrò fare delle riflessioni come sempre. Spero di farne di positive".

La crisi dei risultati

"I problemi vanno al di là del campo. Una qualificazione non cancella ciò che non s'è fatto bene, ma ci può dare stimoli per risolvere la crisi in campionato".

Sull'inserimento nello staff di uno psicologo

"Ho lavorato per anni con uno psicologo al Milan, è una figura importante ma dipende dalla valutazione che ne fanno i giocatori. Se la intendono come un valorizzatore di risorse umane sì, ma è negativo se la intendono come psichiatra".

Valigia sul letto

"Per un tecnico deve essere sempre pronta, essere messo in discussione è normale. Sono esperienze che ho già vissuto in passato, in tutte le squadre e quindi non mi spaventa che la società un giorno possa esonerarmi o che io possa decidere di andare via. Se non si verificano determinate situazioni, io devo andare avanti, altrimenti è giusto da entrambe le parti chiudere, ma io non ci sto pensando. Vedo che ci sono tante cose, ma io penso alla squadra, mi sento coinvolto in questo periodo negativo, non posso far finta di niente, la squadra non esprime ciò che dà e l'abbiamo visto in Champions. E' un periodo che finirà, ma non possiamo andare troppo per le lunghe, è già durato troppo".

Autovalutazione

"Io devo continuare a fare il mio lavoro, non mi piace valutarmi per quello che ho fatto. Ma evidentemente non sto facendo il meglio e devo cercare di coinvolgere di più i calciatori che nel bene o nel male sono l'elemento di cui dispone un allenatore per far vedere le proprie qualità. Fermo restando che non vorrei mai che i calciatori giocassero per me".

Allan, Milik e Ibra

“Paradossalmente la presenza di Allan ha caratterizzato una maggior qualità del Napoli. Riesce a far giocare meglio la squadra. Il paradosso delle ultime partite è stato inserire centrocampisti con maggior qualità e giocare peggio. Allan dà equilibrio ed è fondamentale per questa squadra. Milik? Sta bene, ha recuperato, lo valuteremo ancora oggi ma credo che potrà essere disponibile così come Allan. Ibrahimovic non l’ho sentito oggi, ma l’ho sentito ieri sera. Mi ha detto che è a Los Angeles, che il clima è perfetto, che sta benissimo”
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