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Napoli: si riapre il caso Insigne dopo la tribuna, il fratello si scaglia contro Ancelotti

Luca Stamerra

Aggiornato 03/10/2019 alle 11:04 GMT+2

È una tribuna che fa male quella per Lorenzo Insigne che resta fuori per la seconda volta consecutiva dopo la panchina contro il Brescia. Ancelotti ha parlato di poca brillantezza in allenamento, il fratello di Insigne risponde a tono...

Insigne - Europa League 2018/2019 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Napoli, si riapre il caso Insigne? Oltre al pareggio contro il Genk, che assomiglia molto a quello contro la Stella Rossa della scorsa stagione, Ancelotti e i suoi devono fare i conti con un nuovo caso Insigne. L’attaccante classe ’91 è finito addirittura in tribuna alla Luminus Arena, con il tecnico degli azzurri a schierare la coppia Milik-Lozano in attacco, lasciando Mertens e Llorente in panchina.
Insigne in tribuna fa ovviamente discutere, perché è bene ricordarlo, Insigne è il capitano di questo Napoli dopo l’addio di Hamsik. Ancelotti ha voluto però lanciare un messaggio, gioca chi sta meglio e se in allenamento non si nota una certa brillantezza, rischia che finisci in tribuna...
La scelta di Insigne in tribuna? Niente di particolare, l'ho visto poco brillante nell'allenamento e l'ho voluto tenere fresco per le prossime partite. [Carlo Ancelotti dopo Genk-Napoli]
Una scelta che non ha fatto felice, per esempio, il fratello di Insigne, Antonio, che si scaglia contro Ancelotti su Instagram:
Lo si era notato all’arrivo del pullman del Napoli nell’antistadio del Genk. Insigne che scende scuro in volto, neanche un sorriso, subito ad andare via. È la seconda esclusione per lui, dopo la panchina nella gara contro il Brescia all’ultima di campionato. Per il ‘capitano’ sono 4 le presenze in Serie A su 6 gare, 4 delle quali in cui è sceso in campo da titolare. 3 gol e 3 assist per lui, ma non lo si vede da due partite. Per Giuntoli non c’è nessun scalpore...
Insigne in tribuna? Non vedo tutto questo scalpore, abbiamo una rosa ampia e la regole dei 18 ci condanna. Il mister ha fatto questa scelta, optando per una squadra più accorta con un centrocampo robusto e in panchina due attaccanti puri come Mertens e Llorente. Insigne è tranquillo. Siamo sicuri? Sì. Ha passato un'estate tribolata, ora sta bene e l'allenatore lo ha premiato. [Cristiano Giuntoli dopo Genk-Napoli]

Il retroscena: Insigne non aveva comunicato l’infortunio prima della Juve

Secondo Sky Sport dietro all’esclusione di Insigne c’è solo una scelta tecnica, considerando che ogni allenatore in Champions può presentare una ‘lista partita’ di 18 giocatori: 11 titolari + 7 riserve, contrariamente a quanto accade in Serie A. Secondo la Gazzetta dello Sport, invece, c’è una ‘vendetta’ applicata da Ancelotti, contrariato da quanto fatto Insigne prima di Juventus-Napoli. Il capitano aveva rimediato un risentimento muscolare nell’allenamento di rifinitura allo Stadium, ma non l’aveva comunicato né ad Ancelotti né allo staff medico. Ecco che la sua partita è durata solo 45 minuti, con il tecnico azzurro costretto ad effettuare un cambio in avvio di ripresa visto le condizioni dello stesso giocatore. Da lì il gelo tra i due, con Ancelotti pronto a ‘farla pagare’ ad ogni occasione al suo capitano. Sarà vero?
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