Bayern-PSG 2-3, le 5 verità: Pochettino sogna con Mbappé e Neymar, ma non è finita
Aggiornato 08/04/2021 alle 12:34 GMT+2
CHAMPIONS LEAGUE - Il PSG ha vinto da grande squadra, sapendo soffrire e affidandosi a Mbappé, supportato da un Neymar sempre più uomo squadra. Il Bayern ha avuto in mano il pallino del gioco e si è scontrato contro un super Navas: i bavaresi sono tutt'altro che finiti, Pochettino dovrà ancora sudare.
Bayern Monaco-PSG, andata dei quarti di finale di Champions League in scena all’Allianz Arena, si è conclusa con il punteggio di 2-3: partita spettacolare e giocata sotto la neve. Protagonista assoluto Mbappé, autore di una doppietta: a segno anche Marquinhos, Choupo-Moting e Muller. Il ritorno è previsto martedì 13 aprile alle 21, al Parco dei Principi. Di seguito, ecco le cinque verità che ci ha lasciato la sfida tra gli uomini di Flick e la formazione allenata da Pochettino.
PSG, con Pochettino squadra vera
Vincere così sul campo del Bayern Monaco, dopo aver sbancato il Camp Nou agli ottavi con un indiscutibile 4-1, vuol dire solo una cosa: il PSG è una squadra vera. Non che prima non lo fosse, la finale di Champions League della passata stagione è lì a dimostrarlo. Ma con l’arrivo di Pochettino, i francesi sono passati dall’essere una somma di straordinarie individualità a una squadra fatta e finita, capace anche di sopperire alle assenze pesanti (Verratti su tutti): i campioni di Francia hanno saputo soffrire, si sono compattati e hanno punito le debolezze dell’avversario, sbilanciato in avanti e tutt’altro che perfetto dietro. Questa nuova dimensione può finalmente portare il PSG fino in fondo.
Neymar-Mbappé, così si sogna davvero
Per Pochettino sognare è lecito, dunque. O meglio: con un attacco così, non potrebbe essere altrimenti. La copertina è tutta di Mbappé, che dopo essersi preso il Camp Nou con la tripletta del 16 febbraio ha abbattuto il Bayern a casa sua: a Kylian la lesa maestà non fa paura. Anche perché l’ex Monaco può contare sulla partnership con un Neymar definitivamente uomo squadra, bravo a mettere il proprio talento al servizio dei compagni: i due assist nel primo tempo (al bacio quello per Marquinhos, con la complicità della difesa) sono la prova della maturazione raggiunta dall’ex Barcellona. I due si trovano sempre di più e non solo perché entrambi danno del tu al pallone: un'intesa che rischia di sconvolgere le vite di chi proverà a oppporsi.
- Mbappé numeri da urlo: 21 gol in 34 partite col PSG solo Cavani ha segnato più sigilli in Champions coi transalpini
COGNOME | Gol (Gare) | Media gol |
Cavani | 30 (54) | 1 gol ogni 140' |
MBAPPE' | 21 (34) | 1 gol ogni 130' |
Ibrahimovic | 20 (33) | 1 gol ogni 141' |
Neymar | 20 (26) | 1 gol ogni 111' |
Navas ancora decisivo
Il 3-2 finale è però figlio di una prestazione che va analizzata anche con i numeri. E i dati, ma anche la vista di chiunque abbia seguito la partita, testimoniano un dominio territoriale e nelle occasioni da parte del Bayern Monaco. Una nota di merito va data a Keylor Navas, protagonista assoluto della sfida: senza di lui, probabilmente staremmo parlando di altro. I bavaresi hanno calciato 31 volte verso la porta e 12 nello specchio, i francesi hanno segnato tre gol su quattro tentativi verso i pali di Neuer. Sei le conclusioni totali. C’è poi il dato sui calci d’angolo: quindici a uno. Il calcio, fortunatamente, non è solo numeri e la vittoria del PSG è la dimostrazione che le vie verso il successo sono potenzialmente infinite. Ma poi ci vogliono gli uomini e Navas è stato super. Ancora una volta.
Bayern tutt'altro che morto: il PSG deve ancora sudare
Il primo atto è andato al PSG, ma guai a pensare che sia finita qui. Il Bayern Monaco non ha bisogno di presentazioni: la squadra di Flick a tratti malmena le avversarie ed è successo anche in palcoscenici importanti (il Barcellona ne sa qualcosa, ma anche la Lazio). La prova dei bavaresi è stata comunque positiva e non va dimenticato che mancava Lewandowski: un’eventuale presenza del polacco al ritorno darebbe ulteriore pepe al match. Ma la reazione dopo il 2-0 di svantaggio e le tante occasioni create, anche senza Lewandowski, fanno pensare che Pochettino dovrà sudare per raggiungere la semifinale: il Bayern è tutt’altro che battuto.
Bayern, PSG e lo spettacolo della Champions
Sarà la magia della neve sull’Allianz Arena, o sarà soprattutto il livello dei giocatori in campo, ma sta di fatto che quanto visto in Bayern-PSG è stato uno spettacolo assoluto. E chissà cosa sarebbe stato senza le numerose assenze da entrambe le parti. Gol, ritmo, intensità, anche modi opposti di interpretare la partita: in 90’ si è visto di tutto. Anche, va detto, qualche errore di troppo in fase difensiva: le reti di Marquinhos e Choupo-Moting, in particolare, sono figlie di dormite abbastanza colossali dietro. Ma fa parte del gioco: lo spettacolo della Champions League sta entrando nel vivo. E le premesse per un ritorno di fuoco al Parco dei Principi ci sono tutte.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Scaricala
Scannerizzala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo