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Champions League: I 5 motivi per cui l’Inter può (e deve) credere alla qualificazione

Paolo Pegoraro

Pubblicato 09/12/2020 alle 11:08 GMT+1

CHAMPIONS LEAGUE - I cinque motivi per cui l’Inter può (e deve) passare il turno e qualificarsi per gli ottavi di finale di Champions League. Nerrazzurri attesi al varco da 90 minuti di fuoco ma l'impresa non è impossibile.

Hakimi e Lukaku esultano assieme in Inter-Bologna

Credit Foto Getty Images

L'attesa è finita, è arrivato il giorno della verità in casa Inter: quello in cui i nerazzurri conosceranno il loro destino. Sarà qualificazione agli ottavi, retrocessione in Europa League o infamante eliminazione per la squadra guidata in panchina da mister Antonio Conte? Lo sapremo dopo i 90 minuti al cardiopalma di Inter-Shakhtar Donetsk a San Siro, in concomitanza con la sfida di Madrid tra Real e Borussia Monchengladbach. L'Inter può e deve credere nell'impresa, ecco perchè...

Continuità

La parola chiave in questo momento per l’Inter di Antonio Conte reduce da tre – convincenti – successi consecutivi seguiti al pesantissimo ko interno contro il Real Madrid. I nerazzurri sembrano aver ritrovato lo smalto perduto ma la risposta definitiva arriverà contro lo Shakhtar: la banda Conte deve imporsi contro la squadra ucraina per lasciarsi alle spalle i balbettii di inizio stagione. Una volta per tutte.
Romelu Lukaku e Antonio Conte

Autostima

Corollario del primo punto: l’Inter deve battere lo Shakhtar Donetsk e “prenotare” la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League per evitare contraccolpi psicologici in campionato – il quale resta l’obiettivo numero uno della stagione nerazzurra – e al contempo accrescere la propria autostima.
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Conte: "Ci voleva, vincere aiuta l'autostima"

Milioni

9,5 milioni di motivi, verrebbe da dire. Tanto vale il passaggio del turno per un’Inter più che mai bisognosa di sistemare i conti considerando il rosso a bilancio. In aggiunta vanno considerati gli introiti derivanti dagli sponsor: insomma, è un’occasione da non lasciarsi scappare…

Forza

In fondo è il motivo più banale, lapalissiano: l’Inter deve passare il turno perché è più forte e attrezzata di uno Shakhtar sostanzialmente invariato nell’organico rispetto alla squadra che lo scorso anno incassò un’umiliante Manita in Europa League dai nerazzurri. Certo, poi la supremazia bisogna farla valere anche sul rettangolo di gioco…
L'abbraccio fra Romelu Lukaku, Barella, Lautaro Martinez, Inter-Shakhtar Donetsk, Getty Images

Biscotto

L’Inter può e deve battere lo Shakhtar anche perché, diciamola tutta, il biscotto tra Real Madrid e Borussia Monchengladbach è un filo troppo cervellotico. Perché il pari andrebbe bene a entrambe solo qualora l’Inter vincesse: non si può passare un’intera partita con l’orecchio teso a radioline o smartphone che siano: bisogna giocare, e tendenzialmente provare a vincere. Ci sono dunque buone probabilità che il successo nerazzurro equivarrebbe al passaggio del turno. Motivo in più per crederci.
"Parliamo di Champions e di grandi club. Non di tornei da bar. Mi auguro che nessuno possa cavalcare questo tipo di situazioni, penso sia deprimente per noi sentir parlare di queste illazioni. Ognuno giocherà per vincere la propria partita". (Antonio Conte)
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