Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Champions League, Inter: i 5 motivi per credere nella qualificazione agli ottavi di finale

Carlo Filippo Vardelli

Pubblicato 01/12/2020 alle 13:34 GMT+1

CHAMPIONS LEAGUE - Nonostante due punti in quattro giornate, l'Inter è ancora in corsa per superare il girone di Champions League. Ultimi in classifica, senza vittorie, i nerazzurri possono ribaltare tutto e raggiungere gli ottavi. Ecco i motivi per credere nell'impresa (quasi) impossibile.

Lautaro Martinez

Credit Foto Getty Images

Due punti in classifica, due giornate al termine del girone di Champions League e le spalle al muro. è intrappolato. Braccato in una morsa che da Madrid arriva fino a Kiev, passando per Mönchengladbach. Dalla Spagna all’Ucraina, una linea che attraversa l’Europa e non permette errori. Non più. L’Inter ha bisogno di un paio di vittorie e di tante preghiere. Se il Real Madrid batte lo Shakhtar e i nerazzurri vincono contro il Borussia M'Gladbach, c’è ancora luce. Ma nell’ultima giornata serve la stessa combinazione. Real che batte il Gladbach e Inter che batte lo Shakhtar. Praticamente un replay. Se invece Madrid dovesse tradire, ai nerazzurri rimarrebbe il tifo per sé stessi. Vincere due partite e sperare. Tenendo le dita incrociate. Missione impossibile, o forse no? Ecco i 5 motivi che ci fanno credere nell’impresa.
picture

Conte: "Borussia? Non voglio rimpianti"

1) La fortuna e la storia che si ripete

È innegabile dire che, con due punti dopo quattro giornate, essere in corsa per centrare gli ottavi di finale è un bel colpo di fortuna. Non sono tante le formazioni che senza vittoria possono ancora sperare di entrare nelle migliori 16. Anzi, tolta la Lokomotiv Mosca, nessun’altra. La truppa interista è senza vittorie, ma è ancora in piedi. E questo è un dato di fatto. È come se il Dio del calcio stesse dando l’ennesima opportunità a Conte. Uno spiraglio per alzare quel 20% di vittorie in Champions da quando è seduto sulla panchina dell’Inter. Uno spiraglio chiamato anche fortuna. Che esiste, però va alimentata. E soprattutto, non va abbandonata. L’Inter ha tutte le possibilità per fare il proprio dovere (6 punti), ma è solo facendolo alla perfezione che può sperare nella fortuna. Il destino è in mano ad altri, però da Milano ci credono. Dopo Sassuolo ancor di più. Serve fortuna e bravura, come insegnano a Bergamo.
picture

Conte: "Champions? Speriamo di aver fortuna con arbitri e VAR"

L’Atalanta, di questi tempi un anno fa, era messa male come l’Inter. Zero punti dopo tre partite, e appena 1 dopo quattro. Ieri come oggi, la truppa di Gasp fu fortunata a rimanere in piedi. Però, ebbe la forza, aiutata da qualche combinazione, di sferrare il colpo del KO nel momento giusto. E passò il turno, scrivendo una pagina indelebile non solo nella storia di Bergamo, ma anche in quella della Champions League. L’Inter deve fare la stessa cosa. Muoversi per la storia e vincere per la gloria, e per quel gruzzoletto di milioni che proprio male male non fa. Non è impossibile. La storia recente sta facendo il tifo per le squadre nerazzurre. Bisogna crederci.

2) Gennaro Gattuso

Cosa c’è di meglio del rispetto dei nemici? Niente. Quando un allenatore percepisce nello sguardo dei suoi avversari quella sensazione di paura mista a rispetto, allora capisce di avere uno squadrone. Se poi allo sguardo vengono abbinate le parole, allora lo si può far mettere per-iscritto. Domenica sera, al termine di Napoli-Roma, Rino Gattuso ha parlato in conferenza stampa. Alla domanda su chi siano – per lui – le squadre candidate a laurearsi campione d’Italia, l’ex tecnico del Pisa è stato molto diretto: “La squadra da battere è l'Inter. Hanno una rosa forte, che abbina la qualità alla forza fisica. Per me è fortissima”.
Un’uscita del genere, che mette in mostra le qualità di un’avversaria, la dice lunga su quale sia il pensiero attorno ai nerazzurri. Ma non solo di Gattuso. Di tutti. L’Inter è fortissima, ma per svariati motivi non ha ancora trovato la continuità giusta. Una sensazione fastidiosa, che domenica contro il Sassuolo ha avuto una prima inversione di tendenza. Contro il Gladbach potrebbe esserci la seconda, e da lì in poi sky is the limit.
picture

Gattuso: "Maradona? Napoli in lutto, ma città mostri buon senso"

3) Dettare il contesto

Nonostante da inizio anno siano passate solamente poche partite, l’Inter di Antonio Conte ha già cambiato pelle tante volte. Dalla partita dominante a livello fisico e tecnico, a quella più accorta in fase difensiva: compattezza e ripartenze si sono mischiate al possesso palla e al gioco dal basso. Quello che proprio non ci si poteva aspettare, era un ulteriore cambiamento. Un’altra trasformazione. A Sassuolo, trasferta in cui l’Inter ha dominato per 3-0, i nerazzurri hanno fanno giocare male la propria avversaria e l’hanno colpita nei punti deboli con i propri punti forti. La sorpresa maggiore del match in Emilia è stato proprio il ritorno all’how to basic di Antonio Conte che ha schierato un 3-5-2 iper compatto e ha saputo indirizzare il contesto tecnico e tattico della partita. Con le fasce sempre coperte e il centro intasato, il Sassuolo è parso senza proiettili da sparare. I neroverdi non sono mai riusciti a essere pericolosi, e l'Inter ha passeggiato.
Contro il Borussia servirà la stessa squadra. Di fronte a un avversario che gioca con lo stesso modulo del Sassuolo (4-2-3-1) ma lo interpreta in maniera completamente diversa, l’Inter dovrà pareggiare l’intensità della squadra di Rose. Soprattutto quando salirà con il pressing ultra offensivo (in cui eccelle), i nerazzurri avranno bisogno di un’uscita palla tanto pulita quanto diretta verso l’area avversaria per costringere i tedeschi a pedalare indietro e ridursi a difendere nei propri 16 metri (dove non eccellono). Bisognerà dettare il contesto tattico della partita e costringere il Borussia ad andare fuori giri. Contro il Sassuolo il piano è riuscito, perché non ripetersi?
picture

Sassuolo-Inter - Serie A 2020-2021

Credit Foto Getty Images

4) I numeri lontano da Milano

Finora, in 13 partite, l'Inter è stata parecchio altalenante nei risultati e nelle prestazioni. In questo continuo su e giù, che ha causato più malumori che divertimento, Conte è arrivato a un bivio. Sperimentare oppure no? La partita di Sassuolo ci dice che forse i test sono finiti, e che presto si tornerà alle origini. Conte è salito sulla giostra, ha chiesto a tutti di scendere e ha spento le luci. D'ora in avanti si punta all'essenziale. Malgrado queste montagne russe provino in tutti i modi a sparpagliare l'ordine mentale, dai primi due mesi di questo 2020-21 un mini-trend si può comunque ricavare. Se spulciamo tra le partite giocate sinora dall'Inter, tra casa e trasferta c’è una profonda differenza di risultati.
picture

Conte: "Hakimi? All'estero c'è più 'enjoy'..."

L’Inter ha giocato 13 partite stagionali: ne ha vinte 5 e ne ha perse 3. Il resto pareggiate. I numeri casalinghi ci parlano di 2 vittorie totali, 13 gol fatti ma ben 13 incassati. A San Siro le avversarie dei nerazzurri segnano di più. La porta si allarga, la tensione si allenta e i palloni piovono come le rane in Magnolia. In trasferta, al contrario, su 7 partite giocate, la sconfitta è una sola: quella di Madrid. Per 8 gol subiti, quelli fatti sono ben 14. Contando lo 0-0 contro lo Shakhtar, con lo stesso minutaggio, il rendimento lontano da Milano è nettamente superiore a quello casalingo. Un dato che può tornare molto utile in vista di martedì sera.
GARE FUORI CASARISULTATO
Benevento-Inter2-5
Lazio-Inter1-1
Genoa-Inter0-2
Shakhtar-Inter0-0
Real Madrid-Inter3-2
Atalanta-Inter1-1
Sassuolo-Inter0-3

5) La storia del Real Madrid

Se l’Inter deve fare il proprio dovere, il destino in direzione ottavi è aggrappato anche, se non soprattutto, alle avversarie nerazzurre. La squadra di Conte deve vincere, e nel mentre tenere la radiolina accesa su Donetsk dove sarà di scena il Real Madrid. Dal 1998, ininterottamente, le merengues entrano con prepotenza nella fase finale della Champions League. Sono la storia della competizione, e un’uscita ai gironi sarebbe una specie di affronto alla ritualità del torneo. L’Inter spera di potersi fidare dell’ex rivale in campo Zidane. Con una doppia vittoria madrilena, e una doppia vittoria interista, entrambe guadagnerebbero la qualificazione agli ottavi. L’unico pericolo è quello del famigerato “biscottone” tra Real e Gladbach all’ultima giornata, però l'etica europea del Madrid ci porta a pensare che questi calcoli non verranno fatti. Non ne siamo sicuri al 100%, ma la speranza è questa. La realtà la scopriremo solo tra due settimane.
picture

Inter, Conte show: risate con la squadra nel torello

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità