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Champions League, Juventus con problemi di gol: basterà Cristiano Ronaldo?

Carlo Filippo Vardelli

Aggiornato 17/02/2021 alle 13:14 GMT+1

CHAMPIONS LEAGUE - Secondo i dati raccolti da "La Stampa", Cristiano Ronaldo produce il 39% del fatturato offensivo bianconero in Serie A. In Champions questo dato è ancora più esasperato. La partita contro il Porto è uno snodo cruciale del 2021: basterà il feeling del portoghese?

Cristiano Ronaldo - Juventus-Inter - Coppa Italia 2020/2021 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Sette gol in sei partite giocate con la maglia della Juventus in Champions League dagli ottavi di finale in poi. Sette reti che sono le uniche realizzate dai bianconeri tra Atletico Madrid, Ajax e Lione. Nelle gare a eliminazione diretta, CR7 ha segnato 67 gol in 81 partite giocate e nelle ultime 18 ne ha siglati ben 23.
Il mio pezzo di approfondimento potrebbe anche finire qua. Non c'è molto altro da dire. La Juventus ha un tesserato che fa letteralmente un altro sport. Cristiano Ronaldo, dati alla mano, è in assoluto il giocatore più decisivo della sua epoca nella fase ad eliminazione in Champions League. È un gamer, un carroarmato che schiaccia tutto quello che trova davanti a sé.
Ma se proviamo a farci largo tra i fumi delle omelie di celebrazione (giustissime), ecco che arrivano le note dolenti. Come quando la maestra consegnava le verifiche corrette distribuendole dall’alto verso il basso, inteso come voti. Se non eri nel gruppo delle sufficienze, quel delicato e sadico scorrere all’indietro diventava una ghigliottina. Sapevi che la lama sarebbe caduta, ma non sapevi quando. Speravi il prima possibile.
Se questo giochino al massacro lo trasportiamo nel calcio, ecco che i tifosi recitano il ruolo della maestra mentre i giocatori quello degli allievi. E allora proviamo a consegnare le verifiche di questi 5 mesi juventini e vediamo quante sufficienze troviamo.
  • I migliori marcatori juventini nella stagione 2020/2021 in tutte le competizioni (dati FbRef/StatsBomb)
GIOCATORIGOL IN STAGIONE
Cristiano Ronaldo23
Morata13
Chiesa7
Kulusevski5
McKennie4
Dybala3
Bonucci2
Ramsey2
Danilo1
Come si evince dalla tabella disegnata qua sopra, la Juve ha un chiarissimo problema in zona gol. Cristiano Ronaldo è leader "per dispersione", ma tutti gli altri arrancano. A partire proprio da Alvaro Morata. Un pezzo sul quotidiano spagnolo "AS" era titolato così: "Frenazo de Morata: sin marcar desde diciembre en Serie A". Tradotto vuol dire che lo spagnolo non segna più. Nonostante un grande gennaio di Coppa, con reti sparse tra Genoa, SPAL e Napoli (in Supercoppa), i 13 timbri stagionali dell'ex Chelsea hanno perso vivacità. I 4 gol in campionato poi, dopo 17 presenze, sono un dato che deve far riflettere.
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Pirlo: “L’errore di Morata? Mi ha fatto molto arrabbiare”

E gli altri?

Indubbiamente, Chiesa se la sta cavando – 7 gol in 26 partite stagionali – ma ovviamente non può essere il go to guy. McKennie è la sorpresa, ma anche lui viaggia con 4 gol in oltre 1500 minuti di utilizzo. Kulusevski è ancora ondivago, Dybala è disperso – e probabilmente ha chiuso la sua stagione perché rivederlo in forma da qui alla fine dell’anno sarà molto dura considerando che post covid-19 sembrava un fantasma – ed il centrocampo non porta nessuna pericolosità offensiva.
Ramsey? 2 gol, Arthur? 1 gol, Rabiot? 1 gol, Bentancur? 0 gol. Avere gente che non regala plus a livello realizzativo esaspera una situazione già difficile di suo. Ed oltre alle difficoltà di rosa, la fase offensiva sta regredendo allo stato embrionale, passando da una forma confusa, imprecisa ma comunque proattiva ad una più scheletrica e prevedibile. E per quanto Pirlo si sia trovato bene nel poter speculare, questo calcio (in Champions) non paga più.

Quindi?

Contro il Porto servirà ritrovare un gioco offensivo ed ampliare il proprio ventaglio di soluzioni. La tattica "tanto c’è Ronaldo" non basta più: è la storia che ce lo dice. E quindi vedremo quali saranno gli accorgimenti. Morata ha più feeling in Champions rispetto al Campionato (il 46% dei suoi gol arrivano in Europa), ma non è un giocatore affidabile. Chiesa è altrettanto umorale, acerbo e a volte prevedibile. McKennie è sicuramente l’uomo in più, ma ha bisogno del contesto per elevarsi. Kulusevski, il più futuribile, sembra essersi stampato sul rookie wall mentre Dybala, il più utile, continua a lottare contro le forze avverse.
Perciò, per chiudere il discorso, bastera Cristiano Ronaldo? Per battere il Porto magari sì, ma per vincere lo scudetto e superare anche i quarti sicuramente no.
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