Le 5 verità che ci ha lasciato Real Madrid-Inter: squadra involuta, Vidal mistero

I nerazzurri hanno fatto dei passi indietro rispetto allo scorso girone di Champions. Troppi errori pesano. Vidal é un mistero, Lautaro una certezza. Serve una reazione, perché questo Real si puó battere.

Arturo Vidal, Inter, Getty Images

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1) Gli errori in Champions si pagano caro

Non è banale. In questa competizione ogni errore costa carissimo. L'imprecisione di Hakimi, sbilanciato da Mendy, ha messo in salita la partita dell'Inter. La mancata marcatura su Ramos ha scavato un solco. L'errore in uscita che poi ha permesso la ripartenza a Vinicius-Rodrygo ha decretato la sconfitta. Tre indizi fanno una prova, non bastassero quelli già emersi in campionato e nelle prime due gare del girone. La squadra di Conte in questa prima fase di stagione non è solida, non è cattiva, non è concentrata e concede troppo, sbagliando in ogni partita almeno un paio di volte.
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2) Inter, passo indietro a livello europeo rispetto alla scorsa stagione

Qui ci ricolleghiamo al punto precedente. Se nella scorsa annata la squadra nerazzurra aveva raccolto poco contro Dortmund e Barcellona in trasferta, aveva comunque espresso un grande calcio, aggressivo e pimpante, almeno nei primi tempi. In questa Inter i passi indietro sono evidenti. Nell'atteggiamento, nella convinzione, nella fame, nell'incostanza della prestazione sui 90 minuti. E a doverne rendere conto è proprio il suo allenatore. L'Inter ha due punti dopo tre giornate e ora ha bisogno di un'impresa per qualificarsi agli ottavi. Essere eliminati in un girone del genere sarebbe davvero delittuoso per una squadra con le potenzialità dell'Inter.

3) Vidal è un mistero, non fa la differenza

Dopo oltre un mese qualche punto di domanda è necessario porlo. Cos'è successo ad Arturo Vidal? Perché sembra sempre in difficoltà? Perché il giocatore voluto e desiderato da Conte non riesce ad imporsi come in passato? Un calo fisico vista l'età può essere naturale, ma il cileno sembra davvero fuori ruolo, fuori condizione, fuori fase. Schierato centrale nella linea mediana a due sbaglia troppo, anche in impostazione. Quando contrasta spesso è in ritardo e si guadagna cartellini evitabili. Dov'é finito quell'incursore di qualità apprezzato in tutto il mondo?
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Arturo Vidal ammonito da Trupier, Real Madrid-Inter, Getty Images

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4) Lautaro si conferma, riferimento in questa Inter

Ancora a segno contro una big. Unico giocatore nato dopo il primo gennaio 1996 ad aver messo a referto almeno un gol sia contro Barcellona che contro Real Madrid. Lautaro quando conta dimostra il suo valore. E anche in una serata senza il suo partner Lukaku, riesce a far sentire il suo peso. L'argentino è un punto di riferimento in questa Inter e a Madrid ha mostrato anche un atteggiamento diverso, quasi da leader. L'Inter deve aggrapparsi soprattutto a lui.
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L'esultanza di Lautaro Martinez, Real Madrid-Inter, Getty Images

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5) Il Real ha qualche problemino, si può fare

Partiamo da una certezza. L'Inter ha possibilità di prendersi la sua rivincita a San Siro contro questo Real. La squadra di Zidane ha dei problemini in varie zone del campo, non è invalicabile, non rappresenta più la corazzata quasi imbattibile del precedente ciclo di Zizou. Benzema, Kroos e Ramos restano tre colonne di un certo peso, ma ci sono possibilità di colpire e vincere. Le chance di qualificazione dell'Inter devono cominciare da questo presupposto: si può fare.
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