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Champions League, Camavinga, il jolly di Ancelotti che ha ribaltato 3 volte il Real: è il miglior Under 20 del mondo?

Luca Stamerra

Aggiornato 05/05/2022 alle 23:31 GMT+2

CHAMPIONS LEAGUE - Contro il PSG agli ottavi, contro il Chelsea ai quarti e anche contro il Manchester City in semifinale. Ancora una volta è stato uno dei protagonisti della rimonta del Real Madrid in questa strana Champions. Camavinga ha dato vigore alla mediana, con un mix di calma e personalità. Recuperando e facendo ripartire l'azione. L'uomo giusto al posto giusto per Ancelotti.

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È un po' la stessa domanda che ci poniamo in questo tipo di gare. Ma l'allenatore, che sia Ancelotti o chiunque altro, ha sbagliato formazione prima della gara o è stato bravissimo a fare i cambi giusti per ribaltare la stessa gara? Diciamo che se sei al Real Madrid è molto più facile mascherare l'(eventuale) errore iniziale, se poi riesci a far entrare giocatori del calibro di Rodrygo, Asensio e Camavinga... Non che il City non avesse la stessa fortuna visto che Guardiola ha fatto entrare Fernandinho, Gündogan - uno dei centrocampisti più forti al mondo - e Grealish, pagato in estate 117,5 milioni. Insomma, sia Ancelotti che Guardiola erano fortunati ad avere queste due rose a disposizione. Però, la capacità di leggere una partita è davvero tutto e può migliorare o ribaltare una situazione apparentemente storta che si è venuta a verificare. Ecco perché sono entrati Rodrygo e Camavinga, due giocatori che entrano sempre in queste situazioni, due specialisti di questi ribaltamenti. Sono stati decisivi contro il PSG, sono stati decisivi contro il Chelsea e ancora decisivi al Bernabéu contro il City. Quasi fosse una strategia ben studiata a tavolino ogni volta. Perché non farli entrare dall'inizio? Delle mosse studiate come dicevamo... "L'importante non è che inizia la partita, ma chi la finisce” aveva detto Ancelotti nella conferenza della vigilia. Quasi fosse una mossa durante una partita di scacchi: tenere in piedi la baracca fino ad aspettare il momento giusto per colpire. Rodrygo e Camavinga lo hanno fatto in un momento di gara in cui potevano farlo. È solo fortuna o è stata un'interpretazione perfetta della partita?
Chi è l'Under 20 più forte del mondo?

Camavinga il tranquillizzatore: personalità e verticalità

Il salvataggio di Mendy sulla linea, le parate di Courtois, i gol di Rodrygo e Benzema. Quali sono stati i fattori decisivi che hanno portato il Real Madrid in finale? Un po' tutti visto che non c'è mai solo un evento chiave. Tutti, sommati, fanno grande il Real. Come è stata grande l'intuizione di far ingaggiare uno come Camavinga che non è solo un giovane di belle speranze che il Real Madrid ha acquistato in estate solo per aumentare la quota giovani. Certo, come ha detto lo stesso Ancelotti più volte, era impossibile vederlo subito titolare. “Lui, Ceballos e gli altri devono capire che giocano in un ruolo dove ci sono i migliori al mondo. Modric, Casemiro, Kroos. Devono solo capirlo e imparare da loro, perché poi saranno loro il motore del Real”. Così si esprimeva Carletto nella prima parte di stagione, quando gli chiedevano se Camavinga fosse servito a qualcosa. Sapeva che dal giovane francese, in realtà, qualcosa di buono potesse sbocciare e così è stato. E non solo contro il City, perché Camavinga è stato decisivo anche contro PSG prima e Chelsea poi.
Camavinga - heat map stagione 2021/2022 (dal sito sofascore.com)
Se Rodrygo ha fatto i gol, Camavinga è stato quello che ha ridato equilibrio a tutta la manovra del Real. Recupero palla e poi ripartire in velocità, con lo stesso ex giocatore del Rennes ad occuparsi della transizione. Decisivo sia sul primo gol che sul rigore conquistato da Benzema. Sua la palla per Benzema che mette dentro per Rodrygo che fa 1-1; sua il back-to-back ad inizio supplementare che ha permesso a Benzema di conquistare il rigore del 3-1. Anche il secondo gol, a ben vedere, parte da un suo contrasto vinto in mezzo al campo. Camavinga è un misto, sa fare ambedue le fasi. Aiuta in copertura e riparte in velocità, con le sue movenze eleganti. Ricorda Pogba? Un po', ma per la tranquillità e la confidenza che mostra in campo, lo stesso ex Juve fu impressionato: “Somiglia un po' a me, è un grande giocatore e ha il futuro nelle sue mani. Ma lo paragono più a Mbappé. Con loro non puoi fare dei discorsi di età. Giocano con una tale calma e tranquillità, hanno confidenza nelle loro qualità e fanno bene”. E così è stato anche col Manchester City. Camavinga si è fatto vedere in tutte le posizioni del centrocampo, là dove il City stava dominando. Ha messo in difficoltà le ripartenze dei giocatori del City - un po' stanchi - e ha subito velocizzato il gioco, mettendo la palla in avanti con le sue di transizioni.
La partita di Camavinga ai Raggi X
37 palloni giocati,
26 passaggi tentati,
80,8% precisione nei passaggi,
3 passaggi chiave,
4 contrasti (3 vinti),
2 spazzate,
2 falli fatti,
1 fallo subito,
Ancelotti: “Perché ho tolto Modric? Non stava male, anzi mi sento di dire che Modric, Casemiro e Kroos hanno fatto un'ottima partita fin quando hanno giocato. Ma in quel momento, quando viene meno il tatticismo, avevo bisogno di altro. Di un'energia che siamo riusciti ad avere da Camavinga
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Camavinga e non solo: i giovani del Real al potere

Insomma, per Ancelotti l'età è solo un numero se combini certe cose. Lo era anche per Zidane prima di lui, lo è per tutto il Real Madrid che in queste stagioni ha cercato meno il colpo alla Bale o il colpo alla Ronaldo, puntando di più sui giovani. A volte strapagandoli, vedi Jovic, che non si è dimostrato una valida alternativa di Benzema. Ma, a conti fatti, gli altri hanno fatto vedere grandi cose. Vinicius, Rodrygo, Asensio, Camavinga, Militão, hanno tutti dimostrato di poter far parte di questa squadra. E anche di essere dei titolari. Magari ci è voluto un po' per metterli nel giusto ruolo in campo. Da quanti anni si discuteva su Vinicius? Che non fosse proprio da Real? O su Rodrygo? Quest'anno sono sbocciati un po' tutti...
I giovani del Real
GiocatorePresenze in Champions
Camavinga (2002)13
Gutiérrez (2001)1
Rodrygo (2001)26
Vinicius (2000)33
Valverde (1998)27
Militão (1998)29
Jovic (1997)10
Vallejo (1997)4
Ceballos (1996)11
Asensio (1996)47
Così torniamo a Camavinga. 19 anni e non sentirli, anche se stai giocando contro PSG, Chelsea e City. E non ce ne voglia il campionato francese, l'anno scorso giocava contro Metz, Nantes e Reims. Rispetto per tutte, proprio perché Camavinga gioca agli stessi livelli, sia che sia contro l'Angers che contro il Manchester City. Parlando di giovani è, comunque, sempre un tema 'a rischio'. Si rischia di bruciarli, si rischia di dargli troppa pressione. È vero che alcuni giovani hanno bisogno di tanta gavetta e di fare esperienza, altri sono già pronti come Camavinga. Che sì ha bisogno di 5 mesi di gavetta, ma poi esplode. Bisogno trovare giocatori alla Camavinga, e il Real li ha trovati.
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Carlo Ancelotti e Eduardo Camavinga durante una partita della Liga

Credit Foto Getty Images

Camavinga alla Casemiro, come nel 2014: avrà lo stesso futuro?

La traiettoria di Camavinga rispetto a Casemiro sembra la stessa. Anche il brasiliano arrivò in giovane età al Real Madrid e, alla prima stagione, non non trovò tanto spazio con Ancelotti. E come poteva? C'era il trio Modric-Xabi Alonso-Di Maria che fu la vera rivoluzione tattica di Ancelotti in quella stagione 2013-2014 che portò alla Décima. Il brasiliano fu impiegato con il contagocce, ma anche lui entrava di qui e di là per rintuzzare nei finali di gara. Così fece contro il Borussia Dortmund di Klopp nel ritorno degli quarti di finale di quella edizione. Il Real vinse 3-0 l'andata, ma stava perdendo il ritorno 2-0. Mkhitaryan colpì il palo e il Real sembrava allo sbando. Poi Ancelotti fece entrare Casemiro che cambiò letteralmente la partita. Entrò al 73' al posto di Di Maria e mostrò subito grande aggressività, permettendo alla linea difensiva di subire meno pressione.
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Casemiro in pressione su Durm in Borussia Dortmund-Real Madrid - Champions League 2013/2014

Credit Foto Getty Images

Un tranquillizzatore che fece tirare il fiato a tutti in quella partita e rimise qualche pallone in avanti. Camavinga è un giocatore diverso da Casemiro. Non è proprio un mediano, anzi è una mezzala che può andare avanti e indietro per il campo. Ma se c'è da scontarsi con qualcuno, la gamba e il fisico ce li mette sempre. Tutto con molta calma e tranquillità (e qualità). Può essere davvero il ricambio che serviva al Real per rinfrescare il trio Modric-Casemiro-Kroos. Trio speciale ma, inevitabilmente, destinato un po' al ricordo.

L'aneddoto: Leonardo gli preferì Wijnaldum

E come poteva non centrare il PSG? Eh beh, il club parigino si è intromesso molte volte negli affari del Barcellona e del Real Madrid in questi anni, come i club spagnoli si sono intromessi in quelli del PSG. È un po' il gioco delle parti e questo è capitato anche per Camavinga. Il Real non è riuscito a prendere Mbappé l'estate scorsa? Poco male, con i soldi risparmiati dall'affare del secolo è andata a prendere il giovane centrocampista del Rennes, strappandolo proprio al PSG che sembrava già avere l'accordo con la squadra bretone per 30 milioni. Ma poi Leonardo ebbe un ripensamento. 30 milioni per un 18enne? Un po' troppo, considerando che su piazza c'era un certo Wijnaldum a 0€ che il PSG ha strappato a sua volta al Barcellona. Eh sì, Wijnaldum, uno che sapeva già vincere visto che il neerlandese ha messo in bacheca una Champions, una Supercoppa europea, un Mondiale per club e una Premier League con il Liverpool. Camavinga sarebbe stato solo un giovane da mettere in panchina. Nulla di più.
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Eduardo Camavinga in un duello con Thiago Silva in Rennes-PSG

Credit Foto Getty Images

Per quanto Camavinga fosse titolare in Ligue 1 già da due anni, battendo il record di precocità per il più giovane debuttante nel campionato francese: 16 anni, 4 mesi e 27 giorni. Il record precedente era quello di Mbappé. Da allora Camavinga non esce più dagli schemi del Rennes di Julien Stéphan grazie alla sua personalità, alla sua calma e alla sua tranquillità. Non avere paura nonostante fosse meno esperto, anche nelle partite importanti contro Marsiglia e PSG. Fu l'MVP proprio di un Rennes-PSG 2-1 all'inizio della stagione 2018-2019. Doveva ancora compiere 17 anni e si mostrò al mondo. Il PSG lo sapeva, ma l'ha preso il Real Madrid per 31 milioni.
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