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Champions League - Dzeko, solidità e fatiche altrui: i 3 motivi per cui l'Inter può sognare l'impresa col Liverpool

Stefano Fonsato

Pubblicato 16/02/2022 alle 11:54 GMT+1

CHAMPIONS LEAGUE - Superare il Liverpool di Klopp in una sfida eliminatoria è un'impresa? Mastodontica, ma non impossibile. L'Inter di oggi è matura per potersi misurare all'altezza di certe sfide. Tra giocatori che sanno come affrontarle alla compattezza di cui ha parlato anche il tecnico tedesco dei Reds. Che ha elogiato la professionalità di Salah e Mané, la cui stanchezza è però innegabile...

Esultanza Inter 2021-2022. Foto di Giuseppe Maffia per Getty Images

Credit Foto Getty Images

L'Inter torna a disputare una gara di ottavi di finale di Champions dopo dieci anni. Lo farà contro il Liverpool, iniziando a San Siro, questa sera (mercoledì 16 febbraio alle 21). Un avversario, al momento del sorteggio, considerato una vera e propria beffa, soprattutto in considerazione dell'incredibile errore che ha portato alla ripetizione dell'estrazione, che inizialmente aveva affiancato i nerazzurri all'Ajax. I campioni d'Europa e del mondo nel 2019 e d'Inghilterra nel 2020 sono, da anni, tra il meglio che si possa trovare nel calcio continentale. La gestione Klopp, negli anni, ha portato a una certezza nei propri mezzi difficilmente scalfibile, fatto testimoniato - anche - dall'en plein di vittorie nel girone di qualificazione, quello con Atletico Madrid, Porto e Milan. E allora la domanda sorge speranza: esiste, per i nerazzurri, qualche speranza di passaggio del turno nella doppia sfida a eliminazione diretta? La risposta è Sì. E i motivi sono tre...

1) Edin Dzeko

L'attaccante ex Roma è sempre il solito. Magari indolente nelle partite contro le provinciali, ma "incendiario" nei big-match che non hanno assolutamente bisogno di ulteriori stimoli. Il bosniaco classe '86, ha un'esperienza infinita nelle gare internazionali, nonché contro gli avversari di Premier League (da buon Manchester City). In zona gol, davanti all'amico ed ex compagno di squadra in giallorosso Alisson, sa come diventare letale. Sì, Edin Dzeko è il primo motivo di speranza per i nerazzurri.
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Edin Dzeko (Inter) durante Napoli-Inter, Serie A 2021-2022. Foto di Giuseppe Maffia per Getty Images

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2) Barella out? Ci sono compattezza e solidità

Due sinonimi, differenziati da leggere sfumature, racchiuse nel personaggio Arturo Vidal. Che, a proposito di gente abituata ad affrontare certe sfide, è un altro fulgido esempio. Al di là dei singoli (a proposito, Simone Inzaghi sorride per il recupero in difesa di Alessandro Bastoni), l'Inter in questi ultimi due anni e mezzo, prima con Antonio Conte e poi col tecnico ex Lazio, si è trasformata in una squadra estremamente organizzata, solida per l'appunto. Il 3-5-2 è un'autentica "palestra" per perseguire questo scopo. Uno status quo che potrebbe far soffrire il Liverpool col suo 4-3-3. La "densità rocciosa" in zona nevralgica dei nerazzurri, arricchita lungo gli esterni dalla qualità di Ivan Perisic e dalla velocità di Denzel Dumfries, può essere un'arma in più su cui puntare.
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Arturo Vidal (Inter) durante Inter-Roma di Coppa Italia 2021-2022. Foto di Giuseppe Maffia per Getty Images

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3) Le fatiche (innegabili) di Mané e Salah

"Sono contento che Sadio Mané e Mohamed Salah siano tornati in campo in Premier League subito dopo la finale di Coppa d'Africa che li ha messi di fronte l'uno all'altro. E l'hanno fatto subito dimostrando grandissima tenuta fisica e mentale. Ma da due professionisti come loro me l'aspettavo. Sono davvero felice di averli a disposizione e al massimo".
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Il bel gesto di Mané e Koulibaly: vanno a rincuorare Salah e gli altri avversari

Parola di Jürrgen Klopp, tecnico di estrema sportività, uomo dai grandi principi morali. Poi, però, c'è l'oggettività di una Coppa d'Africa disputata da Senegal ed Egitto tra i 30 e i 35 gradi, su terreni infami, fino alla finale.
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Mohamed Salah, Liverpool. Foto di Giuseppe Maffia per Getty Images

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Klopp: "Barella non ci sarà? Non male per noi..."

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