Champions League, le 5 verità di Atalanta-Villarreal 2-3: Gasperini tradito da difesa e titolari
Aggiornato 16/12/2023 alle 18:01 GMT+1
CHAMPIONS LEAGUE - L'Atalanta di Gasperini crolla 3-2 a Bergamo e saluta la Champions League. In Cahmpions League resistono solo due italiane. Il Villarreal punisce Gasperini mettendo a nudo le lacune difensive e delle scelte disuctibili nell'11 titolare.
Atalanta-Villarreal, match valido per la 6a giornata del girone F di Champions League, si é concluso con il punteggio di 2-3 al Gewiss Stadium. La doppietta di Danjuma e la firma di Capoue vanificano le reti di Malinovskyi e Zapata. Vediamo insieme le 5 veritá del match.
1) La Dea naufraga in difesa
Partiamo con l'evidenza principale: l'Atalanta saluta la Champions a causa di una difesa eccessivamente porosa. 13 gol subiti in 6 match sono troppi, persino per una squadra che avevamo definito ad inizio corsa come "la più europea tra le italiane", ma che resta clamorosamente fuori da un girone alla sua portata.
Nella gelida serata bergamasca, Gasperini paga soprattutto l'appannamento di Merih Demiral. In stagione il turco continua ad alternare prestazioni monumentali a frangenti di totale smarrimento. Una cosa però è certa: in campo europeo, Demiral non è ancora riuscito ad affermarsi, nè con la maglia della Juve nè con la maglia dell'Atalanta.
2) Malinovskyi e Muriel dalla panchina: i rimpianti di Gasperini
A condannare la ciurma di Gasperini anche l'assetto di partenza: l'assenza di Muriel e soprattutto quella di Malinovskyi dall'11 titolare hanno giocato un ruolo fondamentale nell'economia degli scialbi 60' iniziali. Subentrato al posto di un irriconoscibile Pessina, Malinovskyi ha scheggiato la traversa prima di insaccare il gol del 3-1, facendo pentire Gasperini con la sua solita strapotenza balistica. Anche Muriel, giocatore in graduale crescita fisica, lancia segnali incoraggianti verso la panchina. Il palo colpito dal colombiano all'86' rende ancora più amara la serata di Gasp.
3) Solo due italiane agli ottavi: non è calcio marcio, ma acerbo
Alla fine sono avanzate le due squadre che potevano far pesare il blasone e l'esperienza. L'Italia marcia verso gli ottavi di Champions League con solamente Inter e Juventus a braccetto. Atalanta e Milan avevano tenuto viva la speranza di ben 4 italiane qualificate al turno successivo, cosa che non era mai successa da quando il torneo aveva assunto il nome di Champions League (1992/93). Ma con due scivoloni proprio sul più bello, entrambe le compagini hanno infranto il sogno. L'Italia non si presentava con appena 2 squadre agli ottavi dal 2018: allora, solo Juventus e Roma riuscirono ad avanzare, mentre Inter e Napoli retrocedevano in Europa League.
L'eliminazione di Milan e Atalanta fa ancora più scalpore se si guarda alla classifica della Serie A: le due squadre gareggiano a vele spiegate in cima al campionato, ma in Champions hanno spesso fornito prestazioni al di sotto dei loro standard. Le due squadre lombarde non peccano di certo in qualità o gioco, bensì in identità ed equilibrio. Fattori che possono maturare col tempo.
4) Ora l'Europa League: un impegno di tutto rispetto
Dopo due anni di onorevoli partecipazioni agli ottavi di Champions League, l'Atalanta ritrova l'Europa League: una competizione che, vista l'elevata caratura delle squadre coinvolte (basti pensare a Barcellona, Borussia Dortmund e Lipsia), potrebbe fornire uno stimolo in più ai nerazzurri. Le potenzialità per arrivare in fondo ci sono tutte, ma serviranno più equilibrio e lucidità nei momenti chiave.
- Le possibili avversarie dell'Atalanta nei 16esimi di Europa League (17-24 febbraio 2022)
Possibile avversaria | Difficoltà |
Real Sociedad | **** |
Betis Siviglia | *** |
Glasgow Rangers | *** |
Dinamo Zagabria | ** |
Braga | ** |
Olympiacos | ** |
5) Capolavoro Villarreal: Emery può far paura a chiunque
A gelare il Gewiss Stadium è stata soprattutto la prestazione famelica del Villarreal: gli uomini di Emery avanzano con merito agli ottavi, vantando una delle rose più competitive del loro ultimo (travagliato) decennio: sulla fascia Danjuma è un bolide imprendibile, Gerard Moreno è un bomber affidabile, Parejo e Capoue hanno sottomesso la mediana bergamasca e Raul Albiol ha saputo arginare con esperienza la furia di Zapata. In più una panchina foltissima e di qualità, con Paco Alcacer e Chukwueze sempre pronti a incidere. Insomma, gli ingredienti per un upset agli ottavi ci sono tutti.
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