Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Le pagelle della finale di Champions League Liverpool-Real Madrid 0-1: Courtois eroe di un Madrid "italiano"

Simone Eterno

Aggiornato 29/05/2022 alle 09:04 GMT+2

CHAMPIONS LEAGUE - I voti ai protagonisti della finale di Champions League 2022 Liverpool-Real Madrid 0-1 con le pagelle della partita: Courtois eroe della 14a del Madrid, Vinicius decisivo. Liverpool più bello, ma che non punge.

Ancelotti e Courtois: "Gli ho detto 'ti porto in finale, tu la vinci'. Lo ha fatto"

dall'inviato a Parigi - Le pagelle di Liverpool-Real Madrid 0-1, finale della UEFA Champions League 2022 dallo Stade de France, Parigi. Il Real Madrid di Carlo Ancelotti conquista la sua 14esima Coppa dei Campioni/Champions League grazie al gol di Vinicius Jr. Qui di seguito i voti a tutti i protagonisti della finale a partire del Liverpool, squadra formalmente "in casa". Le pagelle del match.

Le pagelle del Liverpool

ALISSON 6 – Sostanzialmente inoperoso.
Trent ALEXANDER-ARNOLD 5,5 – Calcia male una buona occasione al 19° al termine di un’azione prolungata molto ben costruita. Ma chiude al top su Vinicius lanciato in porta. Lo stesso Vinicius che poi, però, si perde in occasione del gol.
Ibrahima KONATE 6 – Vince i duelli fisici con Vinicius e gioca una partita molto, molto intesa. Positivo.
Virgil VAN DIJK 6 – Guida il reparto con ordine e senza soffrire. Eppure esce sconfitto.
Andy ROBERTSON 5,5 – Il Liverpool gira tutto bene e per larghi, larghissimi tratti, fa la partita. A cercare il pelo nell’uovo però c’è Andy Roberston, che in pressing su Modric lascia il buco dietro per la corsa di Valverde. Da lì nasce l’assist. E la festa la fa il Real.
FABINHO 6,5 – In mezzo in campo detta alla grande il ritmo.
Thiago ALCANTARA 6 – Un po’ meno brillante rispetto alle ultime uscite, probabilmente frutto una condizione fisica lontana dalle migliori. Dal 76’ Roberto FIRMINO – sv.
Jordan HENDERSON 6 – Non c’è un vero insufficiente grave del Liverpool. Basta riguardare la partita, i tiri in porta, le occasioni create. Certo, non possono piovere 9 in una finale persa. Dal 76’ Naby KEITA 5,5 – Calcia in maniera terrificante una discreta occasione nel finale.
Mohamed SALAH 6,5 – Ci prova una, due, tre, quattro volte. Trova un grande Courtois. Che gli vogliamo dire?
Luis DIAZ 6 – Svaria tantissimo sul fronte offensivo, obbligando agli straordinari Carvajal. Non segna, non crea la clamorosa occasione, ma fa una partita valida. Dal 65’ Diogo JOTA 5,5 – Poco incisivo il suo ingresso, preso dentro in un Madrid totalmente privo di spazi.
Sadio MANE 6,5 – Si costruisce da solo un’occasione al 20° in uno contro uno. E quando non c’è Courtois, c’è il palo.
All. Jurgen KLOPP 6,5 – Cosa si può dire a un allenatore che mette in campo una squadra che, sul puro piano del gioco e delle occasioni create, surclassa l’altra? Niente. L’unico problema è che nel calcio il trofeo “finali giocate”, lascia il tempo che trova. Insomma, un 6.5 di pura consolazione.
picture

Lo sguardo sconsolato di Momo Salah che ha perso la seconda finale di Champions contro il Real Madrid

Credit Foto Getty Images

Le pagelle del Real Madrid

Thibaut COURTOIS 9 – In una finale in cui il Real vince la sua coppa più italiana di tutte, emblematico è che il migliore in campo sia il portiere. Almeno due parate decisive, per altro a freddo, per tenere lì, fermo, il Madrid. Si conferma anche nella serata più importante. Su questa coppa, ci sono davvero le sue mani (e i suoi piedi, visto quanto salvato nella ripresa su Salah).
picture

Thibaut Courtois bacia la Coppa dei Campioni, Liverpool-Real Madrid, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Dani CARVAJAL 7 – Luis Diaz è un cliente scomodissimo, svaria, punta, non dà mai un punto di riferimento preciso. Lo contiene con il piglio dei vecchi tempi.
Eder MILITAO 7 – Si fa saltare troppo facilmente da Mané in uno contro uno nell’occasione che porta al palo del Liverpool. Fisicamente però è una presenza troppo importante. Di testa vince tutti i duelli; così come sul lato fisico.
David ALABA 6,5 – Bella chiusura in apertura, poi si mette lì a guidare una difesa. Un ruolo in cui si è trasformato negli anni. Per chi vi scrive queste pagelle ed è chiamato a dare un giudizio: sufficiente, ma si percepisce non sia nell’habitat naturale.
Ferland MENDY 6,5 – Copre bene. Che è ciò che gli chiede esclusivamente questa sera Ancelotti. Un compito portato a termine con dedizione.
Luka MODRIC 7 – Nel primo tempo prova a dettare il ritmo di un Madrid però più attento a non prenderle che a darle. Spazi chiusi, poco movimento. Quando però c’è da vedere una linea di passaggio, ha i raggi x. Dal 90’ Dani CEBALLOS – sv.
CASEMIRO 7,5 – Una diga monumentale lì in mezzo. Monumentale. Non si contano i passaggi sporcati, i tiri contrati, le coperture. Soprattutto le coperture. Uomo chiave
Toni KROOS 6,5 – Come Modric fatica a dare dinamismo a una squadra che sostanzialmente non vuole nemmeno essere dinamica. E così perde un po’ del suo fascino. Resta comunque una partita positiva.
Federico VALVERDE 7,5 – Tanto lavoro sporco più in copertura che in spinta. Aiuta il Madrid nella sua fase difensiva e davanti non si vede quasi mai. Quasi. Sì perché in una delle poche sortite, sforna l’assist decisivo. E pesca il jolly. Dall’85 Eduardo CAMAVINGA – sv.
Karim BENZEMA 6,5 – L’aveva messa, tanto per cambiare. Diventa una questione di millimetri la sua posizione; e di giocate che diventano attive. Il vero faro di questa squadra lungo tutto l’arco della stagione si dimostra comunque tale anche nella partita più importante di tutte, specie nel primo tempo, quando il Madrid soffriva e nelle sue sfuriate in ripartenza trovava ossigeno.
VINICIUS JR. 8 – Insieme a Benzema è chiamato al difficile compito di offendere senza una squadra alle spalle che ne supporta la manovra offensiva tout court. Tradotto? Contropiede e pedalare. Lo fa comunque molto bene. Konate, chiamato a ripiegare, lo soffre. E poi ha il guizzo che vale una stagione. Dal 92’ RODRYGO – sv.
All. Carlo ANCELOTTI 9 – E’ stata la Champions League del destino, di chi evidentemente, col Liverpool, al di là di Atene, aveva ancora un conto aperto. Un conto dai crediti di un certo spessore. Sì perché questo Real sembrava dovesse uscire col PSG, ed è passato. Sembrava avesse buttato tutto col Chelsea, ed è passato. Sembrava spacciato col City, ed è passato. Sembrava senza speranze nel primo tempo della finale, e ha vinto. Come direbbe Antonio Cassano: chapeau. Sul serio però. Impresa clamorosa. Ripetibile, forse no. Ma clamorosa, senza dubbio.
picture

Nadal: "Real Madrid? Annata incredibile, Ancelotti mi piace"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Match collegati
Pubblicità
Pubblicità