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Pagellone 6ª: Ajax, Liverpool, Bayern padrone, male Atalanta e Milan, la Juventus ringrazia lo Zenit

Enrico Turcato

Pubblicato 10/12/2021 alle 09:31 GMT+1

CHAMPIONS LEAGUE - L'Italia porta soltanto Juventus e Inter agli ottavi di finale: Milan e Atalanta salutano la competizione, tra rimpianti e prove negative. I bianconeri di Allegri si qualificano da primi grazie allo Zenit (3-3 con il Chelsea). Benissimo Ajax, Liverpool e Bayern, uniche tre a punteggio pieno. Disastroso il Besiktas, deludente la prima Champions di De Zerbi.

Pagellone Champions Legaue | 6a giornata

Credit Foto Eurosport

La 6a giornata di Champions League ha visto la Juventus conquistare a sorpresa il primo posto nel gruppo H, mentre Atalanta e Milan sono state eliminate: è giunto il momento di dare le nostre valutazioni a tutto ciò che è accaduto in questa due giorni ricca di gol ed emozioni.

Voto 10…a Liverpool, Bayern e Ajax, vincerle tutte non è mai banale

Il Liverpool ha vinto a Milano, diventando la prima squadra inglese della storia a vincere tutte le prime sei partite della fase a gironi di Champions. Il Bayern ha surclassato (ed eliminato) il Barcellona, collezionando un clamoroso +19 finale in differenza reti. L’Ajax ha chiuso in bellezza, con un 4-2 allo Sporting Lisbona, togliendosi la soddisfazione di mettere a referto l’en plein per la prima volta nella sua storia. Tre vittorie diverse, ma egualmente importanti, che certificano le ambizioni delle tre migliori formazioni viste fin qui.

Voto 9…al Real di Ancelotti, che piega l’Inter e conferma la sua forza

Qualche sofferenza iniziale, poi il gol di Kroos, la gestione e l’ottima ripresa, suggellata dalla prodezza di Asensio. Il Real Madrid di Carlo Ancelotti piega l’Inter di Simone Inzaghi 2-0 e si qualifica come prima del gruppo D. Escluso l’incredibile passo falso iniziale con lo Sheriff, per i Blancos è stato un percorso netto in questa fase a gironi: escludendo la prima giornata, infatti, per il Real 13 gol fatti e uno solo subito. Insomma, sempre occhio alle Merengues: squadra forte, esperta, con un Vinicius in rampa di lancio e con un grande allenatore.
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Voto 8…al Lille, partito malissimo, ma esplosivo nel finale

Due punti nelle prime tre giornate, nove nelle ultime tre. Il Lille vince in bello stile a Wolfsburg, elimina i tedeschi e conquista la prima posizione del gruppo G, sicuramente il più equilibrato di questa fase a gironi. Gran partita di Jonathan Ikoné, obiettivo di mercato della Fiorentina, e del solito implacabile Jonathan David. Colpisce la personalità dei francesi che, dopo un periodo di ambientamento, hanno dimostrato di poterci stare eccome in Champions League. Tra le prime il Lille probabilmente resta la più debole, ma è sbagliato sottovalutarla.

Voto 7…alla Juventus, che batte il Malmoe e si prende il primo posto

1-0 di misura al Malmoe, con gol di Moise Kean e con un ampio turnover, tanto da portare all’esordio anche di alcuni giovani (De Winter da titolare, Miretti e Da Graca a gara in corso). Massimiliano Allegri sorride e ringrazia lo Zenit, che ha bloccato il Chelsea sul 3-3 regalando il primo posto ai bianconeri. La Juventus ha gestito l’impegno contro gli svedesi con intelligenza, ha sprecato più volte il raddoppio, ma ha anche controllato la situazione senza soffrire e aspettando notizie dalla Russia. Piccola prova di maturità che dovrà essere confermata nelle prossime prove in campionato contro Venezia, Bologna e Cagliari.
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Voto 6…all’Atletico Madrid, che se la cava all’ultimo

Fiuuuuu, proprio alla fine. Il “Cholo” Simeone ce l’ha fatta ancora una volta. L’Atletico Madrid vince 1-3 in casa del Porto e, complice la sconfitta del Milan, guadagna il pass per la fase ad eliminazione diretta. La solita prova tutta agonismo, lotte, difesa e contropiede per i Colchoneros, che non hanno affatto destato una buona impressione in questa prima parte di stagione. Eppure sono ancora lí, tra le prime 16, ostici per tutti. Anche perché una squadra che annovera Suarez, Griezmann, Joao Felix, Rodrigo De Paul, Koke non può non essere considerata di alto livello.
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Credit Foto Getty Images

Voto 5…all’Atalanta, che si è svegliata troppo tardi

Il rinvio per neve non ha portato bene. Un peccato, anche se in fin dei conti l’eliminazione è meritata. Sì, perché da un lato è vero che l’Atalanta si è svegliata tardissimo contro il Villarreal ed è anche stata sfortunata (palo di Muriel), ma dall’altro ci sono le responsabilità per i punti gettati con lo Young Boys e per quel gol preso dopo tre minuti da Danjuma, che ha complicato da subito i piani qualificazione. I bergamaschi escono di scena con qualche rimpianto e con la consapevolezza di non aver offerto in tutte le partite di questo girone il vero spirito Gasperiniano. Ora c’è l’Europa League, che per la Dea non deve essere affatto una coppa di consolazione, ma un obiettivo reale.

Voto 4…al Milan, ultimo e fuori dall’Europa

L’alibi degli infortuni giustifica il tutto fino a un certo punto. Il Milan perde in casa con il Liverpool B (ampissimo turnover di Klopp) e saluta le competizioni europee 2021/22. Appena quattro punti conquistati (peggior risultato dei rossoneri nella loro storia in Champions) e un ultimo posto che mancava addirittura dal 1999/2000. Nell’ultima giornata al Milan è mancata proprio la forza, la grinta, quella voglia di superare l’ostacolo più difficile. Nemmeno il gol in apertura di Tomori ha caricato a dovere l’11 di Pioli: il Liverpool, pur con le riserve, si è rivelato superiore. Arrivederci (forse) al prossimo anno.
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Voto 3…al Chelsea, che si suicida a San Pietroburgo e perde il primo posto

Il classico passo falso che nessuno si aspettava. Lo Zenit San Pietroburgo rifila tre reti al Chelsea campione d’Europa in carica, e conquista un pareggio inaspettato che toglie il primo posto ai Blues. La prodezza finale di Ozdoev, valida per il definitivo 3-3, rende vani il sigillo di Lukaku e la doppietta di Werner. Un risultato che non può soddisfare Tuchel e che premia la Juventus, battuta con un secco 4-0 dagli inglesi a Stamford Bridge. Vedremo nel sorteggio di lunedì che ripercussioni potrà avere questo risultato.

Voto 2…al Barcellona, che esce ai gironi dopo 21 anni

Era dal 2000/01 che il Barcellona non veniva eliminato ai gironi di Champions League. Con il nuovo formato (dal 2004/05), inoltre, si era sempre qualificato almeno agli ottavi di finale. Un vero disastro per i blaugrana, che all’Allianz Arena di Monaco hanno subito altri tre ceffoni. Appena sette punti fatti, appena due gol segnati, uno score che nemmeno l’arrivo di Xavi è riuscito a migliorare. C’era una volta il Barcellona: la prima Champions senza Messi si è tramutata in un incubo.
Il Barcellona di Xavi fuori dai gironi di Champions League dopo 21 anni

Voto 1…al record (al contrario) di Roberto De Zerbi

Roberto De Zerbi diventa il primo allenatore italiano della storia a non vincere nessuna delle sue prime sei gare da allenatore in un girone di Champions League e il primo allenatore della storia dello Shakhtar a non vincere nessuna gara in un girone di Champions. Due dati che ben fotografano la pessima fase a gruppi della squadra ucraina, bloccata sul pareggio dal modesto Sheriff anche nell’ultima giornata. Ultimo posto con appena due punti conquistati, due gol segnati e 12 subiti. Fare peggio era decisamente impossibile.
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Prima fase a gironi di Champions League da dimenticare per Roberto De Zerbi

Credit Foto Getty Images

Voto 0…al Besiktas, peggior squadra di questa prima fase

Per chiudere un rotondo 5-0 a Dortmund. Tre gol fatti, 19 subiti, 0 punti. Unica squadra della Champions 2021/22 a zero punti. Sergen Yalçın dopo l’ennesima debacle è stato esonerato (i turchi occupano la nona posizione in campionato) e per il Besiktas si prevedono tempi duri. Raramente in una competizione di così alto livello si vedono formazioni così disorganizzate e fragili. La peggior squadra di questa edizione, senza alcun dubbio.
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