Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Champions League - Pagellone 3ª giornata: Napoli da record, Haaland implacabile, delude il Milan

Enrico Turcato

Aggiornato 06/10/2022 alle 12:14 GMT+2

Champions League – Nella due giorni di Champions tre vittorie su quattro per le squadre italiane, ma la copertina la merita indubbiamente il gruppo di Spalletti. Di Maria trascina la Juventus, l’Inter si riscopre squadra, il Milan viene travolto a Londra. Haaland continua a impressionare, molto male l’Atletico di Simeone.

Dal Milan di Sacchi ad Ajax-Napoli: le “lezioni” di calcio delle italiane in Europa

Lo spettacolo della Champions League è inimitabile e anche la terza giornata della fase a gironi non ha deluso le aspettative. Sugli scudi c'è sempre il Napoli di Spalletti, che centra la terza vittoria in altrettante gare, con un roboante 6-1 in casa dell'Ajax; vittorie casalinghe anche per Inter (contro il Barcellona, tra tante proteste) e Juventus (alla prima vittoria in Europa quest'anno). Male invece il Milan, che esce con le ossa rotta da Stamford Bridge contro il Chelsea. Ricapitoliamo quando successo in questo turno europeo nel nostro tradizionale pagellone.

Voto 10…al super Napoli da record che incanta l’Europa

Terza vittoria su tre, ancora una volta roboante: 6-1 all’Amsterdam Arena, contro l’Ajax che così incassa la sconfitta più pesante in casa nella sua storia europea. Un Napoli lucciccante, sfavillante, brillante, bello da vedere, con tanti giocatori in vetrina: da Raspadori all’ormai famoso “Kvara-dona”, da Zambo Anguissa a Lobotka. Spalletti ha iniziato la stagione come meglio non avrebbe potuto. Record di gol (13) per una squadra italiana nelle prime tre gare di Champions League. Numeri che certificano la portata dell’attuale fenomeno Napoli, capolista in campionato e con un piede e mezzo agli ottavi della competizione più prestigiosa.

Voto 9…al vero nove del momento, Erling Haaland da 19 gol stagionali

Impressionante. Ok, il Copenaghen non era un test così complicato, ma il fromboliere norvegese segna sempre, sempre, sempre. Stavolta una doppietta che porta a quota 28 i suoi in Champions League (su 22 gare giocate), che porta a 19 le sue reti stagionali (in 12 presenze). Con Erling Haaland in campo spesso si parte da 2-0, non da 1-0. Il finalizzatore perfetto per premiare il gioco sempre offensivo del City di Guardiola. La mossa finora più azzeccata dell’estate.

Voto 8…alla reazione dell’Inter di Inzaghi, grande vittoria con il Barcellona

Potrebbe essere una svolta nella stagione nerazzurra. In primis perché l’Inter contro il Barcellona – in un San Siro vestito a festa – ha dimostrato di essere una squadra unita, compatta, in grado di soffrire. E in seconda battuta perché a volte bastano successi del genere per ridare vigore a un’annata che sembrava presagire il peggio. Simone Inzaghi può guardare ora con più fiducia sia al prossimo impegno di campionato contro il Sassuolo, che al passaggio del turno in Champions League. La firma è quella di Hakan Calhanoglu, questo 1-0 vale oro.
picture

Xavi: "Sono indignato, è una grande ingiustizia: l'arbitro dovrebbe spiegare"

Voto 7…alla Juventus di uno stellare Di Maria

El Fideo torna a fare El Fideo. E per la Juventus sono gioie. Contro il Maccabi Haifa – squadra modesta e con poche individualità degne di note – è bastata la super prestazione di Angel Di Maria (tre assist, di cui due eccezionali) per ottenere i tre punti che mantengono viva la seppur flebile speranza di qualificazione agli ottavi di finale. La doppietta di un ottimo Rabiot e il sigillo del solito Dusan fanno sorridere Allegri, che tra Bologna e club israeliano può tirare un sospiro di sollievo e rialzarsi. Servirà qualcosa di speciale ai bianconeri per centrare il turno successivo, qualcosa che Di Maria ha sicuramente nelle sue corde.
picture

Allegri: "Gli ultimi 15 minuti ci fanno capire che i problemi non sono risolti"

Voto 6…a PSG e Benfica, che pareggiano e potrebbero inguaiare la Juventus

1-1, tra un capolavoro di Messi e un paio di parate superlative di Donnarumma. Ma al Da Luz di Lisbona – 65.000 spettatori scatenati – il PSG non è andato oltre l’1-1 contro il Benfica, che si è confermato squadra ostica e organizzata. Un pareggio che potrebbe anche rovinare i piani della Juventus, a cui potrebbero anche non bastare sei punti con Maccabi (ritorno in Israele) e portoghesi (da incontrare in trasferta). Insomma, la situazione si è complicata ulteriormente per la Vecchia Signora, che nel corso della prossima settimana capirà il suo destino.

Voto 5…al Tottenhema di Conte, che non ingrana

Non ci sono tanti discorsi da fare, proprio perché il discorso rimane sempre lo stesso. Pur essendo in un girone sulla carta abbordabile, il Tottenham di Antonio Conte pareggia a Francoforte e non riesce a sistemare la sua situazione. Il tecnico pugliese fatica da sempre a gestire il doppio impegno e – pur avendo una rosa nettamente più competitiva delle altre tre rivali in questo caso – continua a deludere. Vedremo cosa succederà mercoledí prossimo.
picture

Antonio Conte (L) e Richarlison (R)

Credit Foto Getty Images

Voto 4…al Milan, rimaneggiato e travolto a Stamford Bridge

Gli alibi ci sono eccome e sono legati alle troppe assenze. Perché Tatarusanu, Ballo-Touré, Dest, Krunic non sono giocatori titolari in questo Milan e gli infortuni di Maignan e Theo Hernandez, in particolar modo, pesano in partite del genere. Il punto che deve preoccupare Pioli e i suoi ragazzi riguarda la differenza abissale emersa dal match di Stamford Bridge. Milan mai davvero in partita e dominato dai Blues, che hanno legittimato con tre reti una netta supremazia. Sembrava potesse essere un girone in discesa, si è subito spenta la luce.

Voto 3…all’Atletico Madrid, che perde ancora

Una delle grandi sorprese finora è il Bruges, che centra il terzo successo di fila e manda a un passo dal baratro l’Atletico del Cholo. Per l’allenatore più pagato al mondo e i suoi ragazzi, una seconda sconfitta consecutiva e una situazione in questo momento tetra. La squadra spagnola non gira, non crea, non mette riesce a far brillare le sue stelle. Due gol fatti e cinque subiti a metà di un gruppo che alla vigilia era considerato “facile”. Male, malissimo.

Voto 2…al Siviglia di Lopetegui, esonerato dopo un avvio di stagione horror

Alla fine, è andata come preventivato. Il Siviglia non ha invertito la rotta nel momento clou, ha perso nettamente anche contro il Borussia Dortmund e ora si trova in fondo al gruppo G, con otto gol subiti in tre turni di Champions. Un 1-4 pesante che va ad aggiungersi a tutte le altre delusioni di questo avvio di stagione per gli andalusi. E Julen Lopetegui, come previsto nelle scorse ore, è stato esonerato ufficialmente. I tifosi del Siviglia lo hanno sostenuto a lungo, anche durante il match, ma non è bastato per far cambiare idea a Monchi e alla società.

Voto 1…all’Ajax che viene tramortito e rifiuta lo scambio maglie

Un brutto gesto dopo una sconfitta devastante. A fine gara l’Ajax si è rivelato talmente nervoso da negare scambio di maglie ai giocatori del Napoli. Tutto è accaduto negli spogliatoi dello stadio di Amsterdam. Un magazziniere del Napoli ha bussato alla porta della sala riservata ai giocatori dei Lancieri con quattro divise. Ne ha chieste altrettante ai dirigenti olandesi, ma dopo pochi minuti si è consumato lo strappo: le maglie del Napoli gli sono state restituite perché i calciatori dell’Ajax hanno rifiutato di scambiarle. Un brutto gesto, che va contro il fair play e contro il senso di sport. Soprattutto per un team giovane come quello di Amsterdam, è fondamentale saper perdere.
picture

Spalletti loda il Napoli 'cosmico': "Anche Maradona sarà orgoglioso di noi"

Voto 0…al Viktoria Plzen, a Rangers e Maccabi, troppo inferiori per questa competizione

Massimo rispetto per tutti, ma ci sono competizioni e competizioni, livelli e livelli. Viktoria Plzen: zero punti, 12 gol subiti, uno segnato. Rangers: zero punti, nove gol subiti, nessuno realizzato. Maccabi Haifa: zero punti, otto gol incassati, due messi a referto. Squadre troppo deboli, troppo inferiori, che finiscono per fare le cenerentole nei loro gironi e per lasciare a tre squadre il compito di giocarsi la qualificazione. È una delle enormi e continue critiche che viene mossa all’UEFA sulla competitività e sulla formula attuale della Champions. La riforma 2024/25 aggraverà e peggiorerà questo concetto, aumentando a dismisura il numero di squadre del genere.
picture

Simeone: "Siamo in un momento magico e il gruppo è bellissimo"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità