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Il Barcellona è tornato grande con Lewandowski e una difesa di ferro. I blaugrana vogliono gli ottavi, Inter avvisata

Michele Neri

Pubblicato 04/10/2022 alle 10:57 GMT+2

CHAMPIONS LEAGUE – Il Barcellona, prossimo avversario dell’Inter nel girone C, fa paura. Gli uomini di Xavi, primi in Liga dopo 2 anni, hanno il miglior attacco del campionato e la miglior difesa e altri numeri molto positivi. L’impatto di Lewandowski, la rinascita di Ter Stegen, il solito centrocampo, il contributo degli altri nuovi e un doppio impegno contro i nerazzurri che sembrano non temere.

Inzaghi: "Asllani giocherà titolare; lavoriamo per recuperare Lukaku"

Osservando i principali campionati europei, una delle sorprese in positivo di questo avvio di stagione è sicuramente il Barcellona di Xavi che in Liga sta dominando e si trova appaiato al Real Madrid in testa alla classifica. I blaugrana con prestazioni incredibili stanno prendendo di mira ogni record. L’ultimo che hanno riscritto riguarda la striscia di imbattibilità in trasferta: con la vittoria a Maiorca, sono 18 gare della Liga lontano dal Camp Nou senza sconfitta (il precedente primato era del Real Madrid di Zidane). Da questa squadra ci si aspettava onestamente un miglioramento rispetto alla scorsa annata, visto l’ottimo lavoro cominciato dall’allenatore dell’ex centrocampista. Tuttavia, l’estate era stata assai turbolenta per via della situazione finanziaria poco rassicurante. La dirigenza ha deciso comunque di acquistare giocatori importanti (Lewandowski, Raphinha, Koundé e non solo) ma per qualche settimana non si capiva nemmeno se i nuovi sarebbero stati tesserati. Il club ha trovato la soluzione con alcune cessioni e con altre operazioni che hanno portato introiti, legate ai diritti tv e ai Barça Studios. Quindi lo stallo si è sbloccato in tempo per le prime sfide ma l’incertezza è rimasta, per questo si pensava che queste vicende potessero turbare l’ambiente. Ciò non è avvenuto. I catalani hanno dato grandi dimostrazioni di forza, perdendo soltanto all’Allianz Arena contro il Bayern Monaco dopo aver peraltro sprecato diverse occasioni nel primo tempo. In campionato hanno numeri pazzeschi: 6 vittorie e 1 pareggio. Miglior attacco (19 gol) e miglior difesa (1 gol subito). L’impressione è che Xavi abbia riportato questa squadra ai livelli di anni fa, quando era una minaccia in Spagna per Real Madrid e Atletico e in Europa per tutti gli altri top club.

LEWANDOWSKI-GOL E NON SOLO, COME GIOCA IL BARÇA DI XAVI

Abbiamo chiesto ai colleghi della redazione spagnola di raccontarci meglio il periodo che sta attraversando il Barcellona. Dalle loro risposte è evidente che la spiegazione alla super partenza porti i nomi di Xavi e di Robert Lewandowski. “Inarrestabile, è lui a fare la differenza, non è una sorpresa, attaccante incredibile”, così ci hanno parlato del centravanti polacco, che in 9 presenze con la nuova squadra in cui si è trasferito quest’estate ha già totalizzato 12 reti, di cui 9 in campionato grazie alle quali è nettamente il capocannoniere. Si tratta del miglior inizio di una punta arrivata da un altro campionato dal 1996 ad oggi. Il precedente primato spettava a Vieri, che nel 1996 aveva realizzato 8 gol nelle prime 7, con la maglia dell’Atletico Madrid.
I blaugrana hanno giocato prevalentemente con il 4-3-3, dove molto passa dal centrocampo che non è ancora ai livelli di quello del Barça stellare ma sinceramente Gavi, Busquets e Pedri oggi non si trovano in tutte le formazioni. Giocatori dall’intelligenza straordinaria e dalla tecnica sublime. Dembelé non ha numeri tanto diversi dagli anni scorsi, tuttavia è più partecipe, è più dentro al gioco. Raphinha, invece, sembra molto buono nonostante debba crescere. La novità è anche la difesa, più solida che in passato, dove tra i titolari non compaiono più molto spesso né Piqué Jordi Alba. Spazio a volti nuovi, non tutti arrivati nell’ultima finestra di mercato: Eric Garcia, Christensen, Balde, Koundé, Araujo. Gli ultimi due, i migliori della retroguardia, si sono infortunati in Nazionale e staranno fuori per almeno un mese, gli uomini di Xavi potrebbero quindi soffrire un po’ di più. Anche se tra i pali ter Stegen pare abbia ritrovato la migliore condizione. “Numeri e parate da top nel mondo, da due anni non era a questi livelli”, così i colleghi ci hanno parlato del numero 1 tedesco. L’insieme di tutte le componenti, il cui livello è più alto rispetto alle ultime stagioni, fa sì che i blaugrana siano tornati in testa alla Liga. L’ultima volta era l’ottobre 2020, con Quique Setien in panchina.
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Sergio Busquets

Credit Foto Getty Images

TIKI-TAKA SÌ (DATI CIES) SÌ MA ANCHE DIFESA DI FERRO: IL SEGRETO È LÀ DIETRO

L’Osservatorio del CIES ha studiato il possesso palla in questo avvio di stagione di 1226 squadre da 71 competizioni in tutto il mondo. I dati sono calcolati fino al 26 settembre e mostrano che il Barcellona è la squadra che in media, nel suo campionato, passa più volte la palla in una partita (613), anche se con l’88,7% di efficacia, è secondo al Real Madrid. Sono numeri che riportano con la mente ai tempi di Guardiola. I blaugrana hanno ritrovato a tutti gli effetti il tiki-taka insieme ad un attaccante letale. Una volta c’era Messi a trasformare in gol ogni palla che toccava, ora c’è Lewandowski. La grande differenza con quanto siamo stati soliti vedere nel Barça è però rappresentata dalla difesa. 4 gol subiti in 9 partite ufficiali, di cui soltanto 1 in campionato (miglior difesa della Liga e d’Europa). Gli uomini di Xavi hanno alzato il muro. Il Barcellona nella Liga non è mai passata in svantaggio e ter Stegen è rimasto imbattuto in 6 sfide di campionato (contro Rayo Vallecano, Valladolid, Siviglia, Cadice, Elche e Maiorca). Il tedesco è il migliore per clean sheet in Spagna ed ha superato il record personale a Barcellona di minuti trascorsi senza subire gol. Ora si trova a 534 minuti, nel 2019-20 era arrivato a 500. La prossima sfida per l’ex Borussia Moenchengladbach è raggiungere il record catalano che ha siglato Claudio Bravo nel 2014-15 (755 minuti, otto partite consecutive imbattuto), distruggendo il precedente primato di Victor Valdes (686). Certamente senza Araujo e Koundé, l’estremo difensore farà più fatica. Chi li sostituirà si sta però dimostrando all’altezza. Il segreto dei numeri in difesa risiede anche nel lavoro di tutto il collettivo in fase di non possesso, in particolare è encomiabile l’apporto del centrocampo.
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Marc-André ter Stegen, Barcellona-Elche, La Liga 2022/23

Credit Foto Getty Images

KESSIÈ TORNA A SAN SIRO E L'APPORTO DEI NUOVI

Inter-Barcellona è il prossimo impegno per i blaugrana e sarà anche l’occasione per rivedere Franck Kessié a Milano. L’ex rossonero ha impressionato i compagni in allenamento, tuttavia non è un titolare fisso per Xavi, probabilmente non lo sarà mai vista la concorrenza. Si è inserito nella goleada contro il Viktoria Plzen, segnando la sua prima rete dell’esperienza catalana. L’ivoriano è stato schierato dal 1’ anche nell’ultima sfida in casa del Maiorca ed ha giocato abbastanza bene. E’ quindi un buon innesto, per allungare le rotazioni, a cui Xavi farà ricorso ogni tanto per far riposare chi gioca di più o se ha bisogno di maggiore fisicità.
Di Lewandowski abbiamo già parlato abbastanza, non occorre aggiungere altro sull’impatto impressionante del polacco in Spagna. Raphinha non parte sempre dall’inizio, a volte Xavi gli ha preferito Ansu Fati, Ferran Torres o anche Depay. L’ex Leeds è andato a segno solo contro il Siviglia e ha servito un assist contro il Valladolid. Secondo gli spagnoli, ha qualità e deve migliorare. Koundé prima di infortunarsi stava giocando molto bene, in entrambe le fasi. Difensore con i piedi buoni e con visione di gioco, già tre assist tra campionato ed Europa. Christensen invece, come Raphinha, ha giocato solo in alcune occasioni, forse avrà più possibilità ora con le assenze di Koundé e Araujo. Marcos Alonso è arrivato per ultimo, era titolare a Monaco di Baviera poi non ha più giocato. Hector Bellerin è una riserva. Infine, non è un acquisto ma pur sempre una novità, il classe 2003 Alejandro Balde, è cresciuto nelle giovanili dei blaugrana. Xavi sta puntando molto su di lui, che sta ripagando la fiducia a suon di assist e ottime prestazioni.

L'INTER FA PAURA?

La sfida di San Siro, a cui segue tra 8 giorni quella del Camp Nou, è decisiva per il passaggio del turno. Inter e Barcellona si trovano a pari con 3 punti. Il Bayern ha cominciato molto bene, con due vittorie, e difficilmente arresterà la sua corsa contro il Viktoria Plzen. Per questo chi tra nerazzurri e blaugrana dovesse trarre un vantaggio dal doppio scontro diretto potrebbe vedere le porte per gli ottavi aprirsi. Alle urne di Istanbul questo match sembrava abbastanza equilibrato. L’Inter reduce da una buona annata, anche se priva dello Scudetto, e il Barcellona apparentemente molto ridimensionato rispetto al decennio passato, sebbene in crescita. Poche settimane dopo il sorteggio, la realtà è un’altra. Innanzitutto perché i nerazzurri sono nel bel mezzo di una crisi inaspettata e che con Simone Inzaghi in panchina non avevano ancora sperimentato. Una partenza pessima con 5 sconfitte in 10 partite e la fiducia nella guida tecnica scricchiola, ogni settimana di più. A ciò si aggiunge che il Barcellona, come abbiamo illustrato, è in un momento molto positivo. Sa come vuole giocare, conosce i propri punti di forza ed è capace di sfruttarli. Una squadra con molte risorse, soprattutto nel reparto offensivo. I nostri colleghi spagnoli ci hanno raccontato che in Spagna e a Barcellona i due match contro l’Inter non sono ritenuti affatto un ostacolo difficile da superare e che i blaugrana sono considerati nettamente favoriti. Addirittura i catalani hanno fiducia nel passaggio del turno come primi, davanti al Bayern. Dunque alla nostra domanda hanno risposto in modo inequivocabile: “Non c’è paura dell’Inter, è visto come un avversario inferiore a livello europeo”.
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Lewandowski: “Posso essere al top ancora per qualche anno”

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