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Pagellone fase a gironi Champions 23/24: brillano Real e City, bene l'Inter, bocciato il Milan

Enrico Turcato

Aggiornato 14/12/2023 alle 10:36 GMT+1

Champions League – Tre italiane qualificate e promosse, anche se non con voti alti. Favola Copenaghen, disastro Manchester United. Tra le big le piú convincenti sono Real e City. Deludono Benfica e Siviglia.

Pagellone Champions League

Credit Foto Eurosport

La fase a gironi della Champions League 2023/24 ha emesso le prime sentenze. Le squadre si sono ridotte da 32 a 16 e agli ottavi di finale l'Italia potrá vantare Inter, Lazio e Napoli. Deludente l'eliminazione del Milan, che chiude terzo e retrocede in Europa League. Brillano Real Madrid e Manchester City, convincono Arsenal e Bayern, il Borussia Dortmund mette dietro il PSG. Disastrose United e Siviglia, sorprende lo score di Robert Lewandowski: appena un gol segnato. Vediamo insieme i voti – da 10 a 0 - dopo queste prime tre giornate.

Voto 10...a Real e City, vere corazzate di questa Champions League

La squadra di Madrid e quella di Manchester. Sempre loro. Ancelotti e Pep. Non è un caso che i due club più accreditati alla possibile vittoria finale di questa Champions League siano anche gli unici due ad aver chiuso a punteggio pieno il loro girone. Per la formazione di Guardiola è – tra l’altro – un inedito, visto che è solo la seconda formazione inglese a riuscirci dopo il Liverpool 21/22. Bellingham e Vinicius da una parte, Haaland e Julian Alvarez dall’altra. Due squadre forti, mature, consapevoli e con qualità tecniche superiori alla media. Per le tre nostre italiane saranno anche i due principali pericoli nell’urna di lunedì.
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Jude Bellingham

Credit Foto Getty Images

Voto 9...al Copenaghen, sorpresa assoluta di questa fase a gironi

Seconda in un girone con Bayern Monaco, Manchester United e Galatasaray. Sembrava dovesse essere la vittima sacrificale del gruppo A e invece si è rivelata la vera sorpresa di questa prima parte di stagione europea. Seconda volta agli ottavi di finale, dopo il capolavoro del 2010/11, con l’ex Genoa Lerager protagonista assoluto (tre gol e un assist in sei gare). Bravissimi i danesi, a crederci, a rimanere in corsa e a sfruttare il fattore campo nell’ultimo turno contro i turchi di Icardi. La sua Champions il Copenaghen l’ha già vinta.

Voto 8...ad Arsenal, Bayern, Dortmund, Atletico e Barcellona, mine vaganti da non sottovalutare

Hanno tutte vinto i loro gironi senza nemmeno troppo faticare. E viaggiano di fatto, in una possibile griglia, appena dietro a Real Madrid e Manchester City. Tra tutte impressiona il giovane Arsenal di Arteta, che sta allungando anche in Premier League: gioca un calcio veloce e imprevedibile. Il Bayern Monaco resta molto pericoloso, le due spagnole viaggiano tra alti e bassi, ma vantano individualità importanti. A queste andrebbe aggiunto il Borussia Dortmund, che abbiamo nel girone del Milan: ha vinto un gruppo complicato, ma in fase difensiva latita spesso. Un’ottima prima parte di Champions fin qui, ma da febbraio arriva il vero esame di maturità.

Voto 7...all’Inter, nonostante l’amarezza del secondo posto, e alla Lazio

Ha chiuso imbattuta il suo girone, pur pareggiando ben tre gare su sei. Il secondo posto dietro la Real Sociedad un po’ lascia l’amaro in bocca, visto che il sorteggio degli ottavi di finale sarà tutt’altro che agevole. Ma la squadra di Inzaghi si conferma solida e determinata anche in Europa e ha ottenuto la qualificazione in anticipo di due turni, concedendosi anche un ampio turnover nelle ultime due partite. Nessuna formazione che ha vinto il proprio girone sarà felice di incontrare l’Inter nel primo turno della fase ad eliminazione diretta. Un bel 7 lo merita anche la Lazio di Sarri, seconda dietro all'Atletico, ma brava a qualificarsi in anticipo e a regalare momenti epici come quello di Provedel. Agli ottavi sará dura, ma i biancocelesti hanno qualitá e puntano sul fattore sorpresa.
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La "garra" di Lautaro Martinez, Champions League

Credit Foto Getty Images

Voto 6...al Napoli, che ha fatto il suo in un girone abbordabile

Sufficienza piena e nulla di più, visto che il pass è arrivato all’ultima giornata nonostante un girone decisamente abbordabile, con Braga e Union Berlino come sparring partner di fatto. Il Real non era alla portata, soprattutto con un Bellingham formato deluxe, ma il Napoli ha provato a complicarsi la vita da solo e alla fine ha strappato il pass negli ultimi 90 minuti del Maradona. L’accoppiamento a febbraio si preannuncia tosto e Mazzarri deve sicuramente lavorare per ricostruire l’identità di una squadra che in questa prima parte di stagione si è un po’ persa.

Voto 5...a Robert Lewandowski, protagonista mancato di questa fase a gironi

Appena un gol segnato dal polacco in questa fase a gironi: era dal 2011/12 (dalla sua prima Champions) che il polacco non chiudeva la prima fase con uno score così basso. Tra qualche problema fisico e qualche errore di troppo, Lewandowski non è mai stato il vero Lewandowski. Gli anni passano per tutti, lo sappiamo. Ma occhio, perché i campioni di questo calibro poi si tengono le ultime cartucce da sparare nelle gare che contano.

Voto 4...al Milan di Pioli: tanti investimenti, ma solo l’Europa League

L’unica italiana eliminata. E la rimonta sul Newcastle non può far dimenticare le enormi difficoltà riscontrate dal Milan in queste sei giornate. Poco cinico all’inizio, spaventato a Parigi, annichilito in casa dal Borussia Dortmund. Alla fine chiude al terzo posto, retrocede per la prima volta nella sua storia dalla fase a gironi agli spareggi di Europa League, e si porta dietro qualche rimpianto tra quello che poteva essere e quello che non è stato. I tanti milioni investiti sul mercato estivo grazie alla vendita di Tonali non hanno portato i frutti sperati. Ora non resta che onorare la seconda competizione europea per club e provare a fare più strada possibile. Ma questa fase a gironi per il Milan di Pioli è stata senza dubbio insufficiente.
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Rafael Leao e Kieran Trippier durante Newcastle-Milan - Champions League 2023-24

Credit Foto Getty Images

Voto 3... al Benfica, che salva la faccia alla fine

Il 3-1 finale sul Salisburgo (che regala la qualificazione quantomeno agli spareggi di Europa League) non basta a salvare il girone di una delle vere delusioni della stagione 23/24. Il Benfica – che nella scorsa annata aveva impressionato tutti – stavolta ha arrancato, venendo eliminato con due turni d’anticipo e incassando ben quattro sconfitte. El Fideo Di Maria non è stato un valore aggiunto, Rafa Silva il lontano parente di quello in evidenza nel 22/23, la difesa lusitana ha incassato ben 11 reti. Un mezzo disastro, non diventato completo solo grazie all’ultimo turno. Ci si aspettava ben altro da una squadra che – ricordiamo – partiva come testa di serie.

Voto 2...alla Stella Rossa e all’Union Berlino, inadatte a questo livello

Tralasciando la favola Anversa, arrivata quasi per caso a questa fase a gruppi e brava anche a togliersi la soddisfazione nell’ultimo turno di battere il Barcellona, va invece puntato il dito sui serbi e sui tedeschi. La Stella Rossa, con un solo punto conquistato, è stata a livello statistico la peggiore squadra finora della Champions 23/24. L’Union Berlino, debuttante assoluta nella moderna Champions, ha deluso ogni aspettativa, chiudendo a soli due punti all’ultimo posto e rispecchiando pienamente l’andamento nel campionato tedesco. Molto, molto male.

Voto 1...al Siviglia, fuori anche dalla sua amata Europa League

Può una squadra che ha appena vinto l’Europa League e che in rosa annovera nomi del calibro di Sergio Ramos, En-Nesyri, Rakitic, Lukebakio o Sow, arrivare ultima in un girone con Arsenal, PSV e Lens? Domanda retorica, visto quanto combinato dal Siviglia di José Luis Mendilibar (prima) e Diego Alonso (dopo). Due punti, 0 vittorie, 12 gol subiti. Fuori da tutto, per una squadra attualmente 16esima nella Liga Spagnola. Stagione già da dimenticare.

Voto 0...al Manchester United, oltre 200 milioni per un quarto posto umiliante

In Inghilterra si sono sbizzarriti con gli epiteti più spietati. “Imbarazzante”, “Vergognoso”, “Increscioso”. Il Manchester United ha chiuso al quarto posto il girone A, dietro a Bayern, Copenaghen e Galatasaray, raccogliendo appena 4 punti (record negativo di sempre per i Red Devils), subendo 15 reti (altro primato) e venendo travolto pressoché ovunque. Una squadra che in estate, tra Hojlund, Onana (grandi colpe), Mount e Amrabat, aveva speso oltre 200 milioni di euro. Una figura pessima, per un club che non riesce davvero più a ritrovarsi. Brutti tempi per i Diavoli Rossi di Manchester, brutti tempi per Ten Hag.
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Inzaghi: "Volevamo il primo posto, ora il sorteggio sarà più duro"

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