Cristian Chivu alla vigilia di Inter-Kairat: "Marcus Thuram è convocato. A Lautaro ho detto di sorridere. Se non sai perdere, non sai vincere..."

CHAMPIONS LEAGUE - Il tecnico dell'Inter non sottovaluta l'impegno contro la matricola kazaka Kairat Almaty e nella conferenza stampa di vigilia ufficializza il ritorno tra i convocati di Marcus Thuram: "Non serve fretta perché ci è mancato in questo periodo ma è convocato e vedremo se giocherà. Il momento di Lautaro? Gli faccio sempre il gesto di sorridere..."

Chivu: "L'Inter ha l'obbligo di pensare in grande su tre competizioni"

Video credit: Eurosport

Dopo aver vinto tre gare su tre in questo inizio di League Phase di Champions League, l’Inter è pronta a scendere in campo contro i kazaki del Kairat Almaty, match in programma a San Siro mercoledì 5 novembre alle 21. Nei suoi primi impegni, la formazione kazaka ha trovato due sconfitte contro Sporting Lisbona e Real Madrid e un pareggio contro il Pafos. Ecco le parole di Cristian Chivu nella consueta conferenza stampa della vigilia:
"Io non sto ad ascoltare cosa dicono gli altri. Io so che ci aspetta una gara importante e non semplice di Champions. Vincere in Champions non è mai scontato, come anche in campionato. In questa competizione ci sono squadre che hanno vinto i rispettivi campionati. Affrontiamo una squadra che ha superato quattro turni preliminari. Ciascuno può dire che le gare sono semplici. Noi come gruppo, staff, squadra e società non abbiamo mai mancato di rispetto a nessuno. Sappiamo quanto è difficile giocare la Champions. Stiamo cercando di dare continuità e di capire che quando si cade bisogna rialzarsi e reagire. Siamo consapevoli che arriveranno dei momenti in cui saremo di nuovo in una tempesta. Il calcio è così. Ho a che fare con giocatori responsabili e maturi. Stiamo cercando di costruire un gruppo unito come è sempre stato. Mantenendo l'umiltà che serve per affrontare a testa alta stagioni piene di insidie".

THURAM CONVOCATO, CI E' MANCATO...

"La cosa più importante è che ho a disposizione tutti e quattro gli attaccanti. Thuram sta bene, è con noi, convocato. Da valutare se giocherà o meno, non serve fretta perché ci è mancato in questo periodo. Chi gioca? Pio e Bonny stanno bene... Io non scelgo mai di risparmiare qualcuno in vista della prossima gara. Io ho 22 giocatori che possono essere titolari come dite voi. Anche chi subentra è importante perché cambia l'inerzia del match. Anche a Verona è andata così. Lautaro non è un caso. Mi basta vedere come lavora. Quando non segna un attaccante, segna un difensore o un centrocampista. Siamo la squadra che segna più di tutti. Subiamo anche più gol? A volte io preferisco vincere 4-3 che 1-0".
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Lautaro Martinez e Marcus Thuram a colloquio con Cristian Chivu

Credit Foto Getty Images

ANCORA SU LAUTARO

"Quando lo vedo io gli faccio sempre il gesto di sorridere. Deve essere felice e avere passione. A volte il fatto di sentirsi leader gli fa avere pensieri negativi. Deve imparare a sorridere un po' di più".

L'IMPORTANZA DI SAPER PERDERE

"Come riesco a dare un equilibrio nei giudizi ai calciatori? La prima regola è saper perdere. Se non sai perdere, non sai vincere. Ho a che fare con dei professionisti con ambizioni personali, ma che rispettano lo stemma che hanno sul petto e non solo il nome che portano sulla maglia. Sappiamo che la perfezione non esiste e che le tempeste arrivano. Bisogna saper rialzarsi quando si cade. Qualcuno fuori magari non riesce ad accettare la sconfitta perché le aspettative sono alte e perché pensano che sia facile vincere considerando anche i guadagni. Questo è il calcio. I giocatori seguono solo quello che han sognato da bambini e vanno presi da esempio".

SULLE DIFFICOLTA' PSICOLOGICHE DI JOSEP MARTINEZ

"Per noi è importante integrarlo nel gruppo, stargli vicino. Non è semplice per lui, ma per nessuno. E’ una cosa più delicata di quanto qualcuno possa pensare. Aspetto le indagini, anche se a quanto pare lui non abbia colpe, ma una persona non c’è più. Noi dobbiamo stargli vicino, supportarlo e accettare che la vita a volta non è come noi desideriamo. Bisogna superare determinati momenti".

su Bisseck preferito ad Acerbi e de Vrij al centro della difesa

"La teoria non esiste, esiste il campo. Sono tutti bravi, possono giocare ovunque. Chi ha fatto il centrale, interpreta facilmente la difesa a tre. Sono anche palleggiatori, strutturati. A volte qualcuno di loro ha più velocità dell’altro, questo influisce su alcune scelte che faccio. Bisogna accettare le mie scelte perché sono sempre fatte per il bene della squadra".
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Chivu: "La squadra andava capita: l'ho aiutata con qualche abbraccio in più"

Video credit: Eurosport



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