Le 5 verità di Napoli-Qarabag 2-0: Neres ora è intoccabile, ma davanti serve Lukaku
Pubblicato 26/11/2025 alle 08:41 GMT+1
CHAMPIONS LEAGUE - Lo sfogo post Bologna di Conte ha provocato l'effetto desiderato: i campioni d'Italia in carica sono tornati. McTominay è il re, il brasiliano oggi è un punto fisso. Ma l'attacco continua a latitare: Hojlund non segna dall'inizio di ottobre.
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Video credit: Eurosport
Napoli-Qarabag, match valido per la quinta giornata della Fase Campionato di Champions League, è terminato sul punteggio di 2-0, frutto di un gol di McTominay e di un'autorete di Jankovic. Gara arbitrata dal polacco Szymon Marciniak.
Qui di seguito le 5 verità che ci ha lasciato la partita del Maradona.
1) Lo sfogo di Conte ha prodotto l’effetto desiderato
Inutile girarci attorno: il timore era quello di una rottura. Lo sfogo di Antonio Conte dopo la sconfitta in casa del Bologna prima della sosta aveva fatto pensare a tanti scenari: primo tra tutti quello delle dimissioni. E invece è proprio da lì che il Napoli è ripartito. Ha vinto due partite su due, le ha vinte d’autorità e di personalità, ha fatto capire a tutti di non essere diventato campione d’Italia per caso. I due successi in quattro giorni contro Atalanta e Qarabag si sono snodati in maniera opposta, se vogliamo: se sabato gli azzurri avevano dominato nel primo tempo e sofferto nel secondo, ieri sera è accaduto il contrario. A confortare è però uno spirito apparentemente ritrovato, una voglia di soffrire che nell’anno dello Scudetto non era mai mancata e che in questi primi mesi un po’ era latitata (Conte dixit). Il risultato? Due successi fondamentali, il primo per rimanere attaccati al treno di testa in Serie A e il secondo per rimettere in piedi il cammino europeo. Non era scontato.
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McTominay esulta per il gol in Napoli-Qarabag - Champions League 2025/2026
Credit Foto Getty Images
2) McTominay è tornato il re di Napoli
Vederlo confinato a sinistra per permettere una complicata coesistenza con Kevin De Bruyne aveva fatto male al cuore. Conte non è mai venuto meno alle proprie convinzioni tattiche fino a quando il belga non si è fatto male, inducendolo a ripristinare il 4-3-3 dello Scudetto. Poi si è infortunato anche Anguissa, e così via di 3-4-3. Con McTominay inedito centrale a due con Lobotka, ma con licenza di inserirsi centralmente come nelle prime settimane stagionali non riusciva più a fare. Dopo la strepitosa rovesciata contro la Danimarca che lo ha incoronato re di Danimarca, così, ecco anche il… gol e mezzo al Qarabag, uno tutto suo e l’altro in collaborazione con Jankovic, il tutto in una notte cominciata malino e finita in un crescendo totale. Sulla falsariga della scorsa, strepitosa stagione. La miglior notizia possibile per un Napoli che su McTominay continua - legittimamente - a fondare le proprie ambizioni.
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McTominay esulta per il gol in Napoli-Qarabag - Champions League 2025/2026
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3) Neres oggi è un intoccabile di Conte
Come cambia il mondo in poche settimane. Fino a qualche tempo fa David Neres era uno dei volti tristi del Napoli: giocava poco, incideva poco, in quel 4-1-4-1 di inizio stagione non trovava proprio spazio. L’infortunio di De Bruyne ha aperto la strada anche a lui. E il brasiliano è stato bravissimo a sfruttare la chance in più di un’occasione: con gli assist per Anguissa contro Inter e Lecce, poi con la doppietta contro l’Atalanta. Anche partendo da destra, dopo aver giocato praticamente sempre a sinistra nel Napoli per lasciar spazio a Politano. Che partita di Neres contro il Qarabag: anche in un primo tempo bloccato è stato lui uno dei pochi a portare quel qualcosa in più. Avrebbe meritato il gol, ma il portiere Kochalski e poi la traversa glielo hanno negato. Dettagli: conta la prestazione. E la prestazione, come detto, è stata di alto livello. Conte prende nota e prepara i prossimi impegni con una certezza: il Napoli ha ritrovato una pedina importantissima.
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David Neres in azione durante Napoli-Qarabag - Champions League 2025-26
Credit Foto Getty Images
4) Lang è finalmente entrato nei meccanismi di Conte
Non ha forse giocato ai livelli di Neres, ma anche Noa Lang ha offerto una prestazione complessivamente all'altezza. Schierato sulla sinistra del 3-4-2-1 azzurro, l’esterno offensivo olandese non ha mai avuto paura di puntare l’uomo e di crossare con entrambi i piedi. Conte lo ha applaudito nel primo tempo, così come lo ha applaudito il pubblico del Maradona al momento della sostituzione con Elmas. Anche Lang giocava poco o nulla fino a qualche tempo fa: pure lui era chiuso dal modulo senza ali sinistre instaurato dal proprio allenatore, oltre a un naturale periodo di ambientamento a nuovi schemi, un nuovo paese, un nuovo campionato. L’Atalanta e il colpo di testa vincente del 3-0 hanno segnato un primo punto di svolta, il Qarabag un’apprezzabile conferma pur senza strafare.
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Noa Lang in azione Napoli-Qarabag, Champions League 2024/2025
Credit Foto Getty Images
5) AAA centravanti cercasi: urge il ritorno di Lukaku
Non ha fatto bene Rasmus Hojlund, l’unica nota stonata della piovosa ma gioiosa serata del Maradona. Il centravanti danese non ha offerto una prestazione sufficiente, mancando di testa l’unica palla gol a disposizione e soprattutto sprecando il rigore del possibile vantaggio. Fortuna sua che McTominay è entrato in scena, decidendo la partita quasi da solo. Hojlund non segna dallo scorso 5 ottobre, in Napoli-Genoa 2-1: nel frattempo si è infortunato e ha perso smalto e condizione, inanellando una serie di prove poco fortunate come quella di Bologna. Sabato è stato preziosissimo, vero: splendido l’assist per l’1-0 di Neres all’Atalanta. Ma a una punta si chiede soprattutto di segnare, e né lui né Lucca lo stanno facendo. E così, attenzione: all’orizzonte si sta stagliando la figura di Romelu Lukaku, che potrebbe essere convocato già per la partita di domenica a Roma. Il belga si riprenderà a breve il posto da titolare?
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