Norwich, il guardalinee dà forfait: tifoso scende dagli spalti e sostituisce il quarto uomo
Aggiornato 28/11/2017 alle 23:33 GMT+1
E' successo in Inghilterra, nel corso del secondo tempo della sfida di Championship tra Canaries e Preston North End, in programma sabato al Carrow Road. A Eurosport Italia parla il grande protagonista, sfegatato sostenitore dei gialloverdi: "Sapendo di qualche mia esperienza come arbitro amatoriale, qualcuno ha fatto il mio nome e io mi sono subito reso disponibile per dare una mano al club".
E' forse l'essenza che alberga nel calcio inglese, quella probabilmente andata perduta da noi e in molte altre parti dell'emisfero pallonaro. Quando accade qualcosa di magico, accade da queste parti. Si torna sempre allo stesso concetto, e cioè "il calcio alla gente". Intese come persone comuni, tifosi. Proprio come David "Spud" Thornhill, colui che si è trovato a salvare dalla sospensione il match dello scorso sabato di Sky Bet Championship (la seconda serie) tra Norwich City e Preston North End. Per farlo, è stato chiamato da scendere dagli spalti e... sostituirsi al quarto uomo.
Ma come? Minuto 88, fase concitate del match che scorre sui binari dell'1-1 (al vantaggio locale del centrocampista James Maddison, aveva risposto, al 70', l'attaccante del Preston Tom Barkhuizen): uno dei guardalinee, Mark Jones accusa un infortunio muscolare nel pomeriggio buio e particolarmente umido del Norfolk. Conciliabolo. C'è il quarto uomo - Andy Davies - che in fretta e furia inizia a scaldarsi per sostituire il collega, ma chi sostituirà lui, invece? Non ci sono riserve a disposizioni. Però c'è lui, Spud, il tifoso di una vita, seduto al suo solito posto in tribuna, non distante dalle panchina. Nello spaesamento della quaterna arbitrale e dei giocatori, ormai fermi da qualche minuto, si sente un urlo a squarciagola...
"Ehi tu... Sì, tu in tribuna: puoi venire a farci da quarto uomo?"
Spud, Spuuuuud. E tutti si sono girati verso di me - racconta Thornhill a Eurosport Italia - A quel punto l'allenatore del Preston Alex Neil, tornato al Carrow Road dopo due stagioni come nostro mister, ha capito tutto e ha riportato la voce all'arbitro Tim Robinson. Mi conosceva perché in un altro paio di occasioni ero tornato utile al club come arbitro di partitelle e iniziative collaterali. Dal campo hanno cominciato a indicarmi, i vicini di seggiolino mi hanno spinto a scendere. Non c'è stato nemmeno il tempo di decidere: in un attimo sono sbucato dal tunnel del terreno di gioco, trovandomi di fronte Robinson, le sue disposizioni da seguire, e una giacchetta ufficiale da quarto uomo.
Spud, un assistente arbitrale in blue jeans
Già, con la giacchetta e... i blue jeans! Se non altro, a Thornhill hanno risparmiato i pantaloni della tuta da quarto uomo. Ruolo che Spud ha portato a termine con fierezza, alzando una lavagna luminosa "da record" ben 10 minuti di recupero.
Un istante sottolineato dall'ovazione di tutto il Carrow Road. Minuti che poi sono diventati 13 perché, come se non bastasse, al 97', il gioco si è nuovamente fermato per apportare le cure mediche al bomber ospite Barkhuizen, infortunatosi. Così, al 113' (!) Spud ha condotto in scioltezza anche l'ultima sostituzione del match, "controllando i tacchetti" del numero 5 del Preston Tom Clarke, subentrato per i secondi finali a Paul Huntington.
Al triplice fischio, tutti a ringraziarlo, sia il suo Norwich che il club avversario. Lui, tipo umile e devoto ai colori gialloverdi, ha dichiarato:
Sì ma, credo di non aver fatto nulla di particolare e tutta questa attenzione mediatica un po' mi imbarazza.
Il super tifoso dei Canaries e quei gatti "battezzati" come gli eroi di Carrow road
Ormai per la gente allo stadio la partita era passata in secondo piano. Gli occhi, le attenzioni, i cori erano tutti rivolti verso Spud, il super tifoso che ha dedicato una stanza della propria casa ai cimeli del suo Norwich, che il giorno prima del match aveva festeggiato i 24 anni dalla sfida in Coppa Uefa contro l'Inter, (1-0 nerazzurro, gol di Dennis Bergkamp) poi vincitrice della manifestazione. In quella squadra (dal 1993 al 1999) stava crescendo Darren Eadie, allora giovane centrocampista poi divenuto simbolo del club. Ebbene, Eadie è il nome di uno dei due gatti di Spud. L'altro si chiama Wes, come Wesley Hoolahan "faro" irlandese in forza al Norwich dal 2008.
David Thornhill, che colleziona i "match programme" dal 1971 sino all'ultima edizione, quella della sfida al Preston in cui è stata pubblicata una sua foto come supporter inimitabile. Quasi un segno premonitore di quello che sarebbe accaduto in quello stesso pomeriggio. Se non è romanticimo questo...
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