Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Chievo, Sergio Pellissier prova a tenere viva la memoria: fondato l'FC Chievo 1929

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 23/08/2021 alle 18:05 GMT+2

CALCIO - In un’intervista rilasciata al quotidiano L’Arena, Sergio Pellissier ha raccontato di avere la sua società: l'FC Chievo 1929. Un passo per tenere viva in qualche modo la memoria del Chievo Verona.

Sergio Pellissier in lacrime sotto la curva del Chievo nel giorno dell'addio al calcio

Credit Foto Getty Images

Dopo il fallimento ufficiale del Chievo Verona, per cui non si è trovato nemmeno un acquirente, in un’intervista rilasciata al quotidiano L’Arena, Sergio Pellissier ha raccontato di aver fondato la sua società: l’FC Chievo 1929. Ufficiale l’affiliazione alla FIGC, che Pellissier definisce come “il primo passo da fare. C’è, resta lì, per essere riempita, per essere messa in piedi”.
Pellissier è stato chiaro: "Non mollo niente. Non è finita qui. Io ci provo, per il Chievo non posso arrendermi davanti alle prime difficoltà. Certo, sarà anche una questione di sostegni, siamo chiari. Di tempo ne avevamo davvero poco per provare ad entrare subito. Ho cercato di lavorare in emergenza: contatti, solidità, sponsor, imprenditori, compagni di viaggio. Non ci sono riuscito oggi. Ma domani è un altro giorno”.
L’ex attaccante continua con i “sondaggi. Va creata una struttura organizzativa e magari la possibilità di partire anche subito dai giovani. Sto sondando il terreno. L’idea è di far prendere vita alla società per poi strutturarmi nel corso di questo anno. Terza, seconda categoria. O dove sarà possibile. Magari trovando anche la possibilità di avvicinarmi ad altre realtà già esistenti. Iniziare dalla serie D sarebbe stato il top. Un passo sotto il professionismo, per provare poi a fare subito un balzo in avanti”.
Pellissier non chiude alla possibilità di diventare presidente, ma fare tutto da solo non è possibile: “Sono venuti a mancare i presupposti per entrare in corsa adesso perché mancava sostanzialmente la base economica. Ma la mancanza di tempo ha avuto un ruolo altrettanto importante”.
Il migliore marcatore della storia del Chievo ha detto di essere spinto, ovviamente: “dall’amore per il Chievo. Penso di averlo detto da subito: non posso arrendermi all’idea che una parte di me finisca chissà dove, cancellata. Poi, certo: non voglio regalare e regalarmi illusioni. Non sono qui per fare brutte figure. Vado in fondo, se davvero si può andare fino in fondo. Ma questo non è certo il momento di dire: beh, è finita e così sia. Se ami qualcosa o qualcuno, dai tutto”.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità