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Il commento della nottata
Missione compiuta: il Cile vola matematicamente ai quarti di finale di Copa America con 90 minuti d'anticipo. Mentre l'Ecuador, a meno di improbabili combinazioni all'ultima giornata, rischia di abbandonare mestamente la competizione. La Roja, bi-campione in carica dopo i successi del 2015 e 2016, dimostra ancora una volta di non aver perso per nulla la fame di vittorie e si impone per 2-1: nel primo tempo va a segno Fuenzalida sugli sviluppi di un calcio d'angolo, mentre nella ripresa raddoppia il solito Alexis Sanchez con un destro sporco al volo da dentro l'area. In mezzo il momentaneo 1-1 di Enner Valencia, su calcio di rigore concesso per intervento falloso su Mendez del portiere Arias, che poi rischia grosso per una (presunta) "strisciata" fuori area su Romario Ibarra, venendo ammonito dopo una consulta VAR dell'arbitro Loustau. Nel finale espulso invece Achilier: gomito sul volto di Vidal in un contrasto aereo e rosso diretto.
Cile già tra le migliori 8 della Copa America, dunque, e con chances reali di arrivare ancora una volta in fondo. Lo seguiranno almeno una tra l'Uruguay - strafavorito - il Giappone e lo stesso Ecuador, che conserva ancora flebili speranze di passare come una delle migliori terze. Servirà un miracolo e qualche combinazione giusta dagli altri gironi, ma si può ancora fare.
Il tabellino della partita
ECUADOR-CILE 1-2
Ecuador (4-3-3): Dominguez; Velasco, Achilier, Arboleda, Ramirez; Mendez (60' A. Valencia), Gruezo, Orejuela; Mena (82' Preciado), E. Valencia, Romario Ibarra (69' Garces). Ct: Gomez
Cile (4-3-3): Arias; Isla, Medel, Maripan, Beausejour; Aranguiz, Pulgar, Vidal (92' Jara); Fuenzalida (70' P. Diaz), Vargas (86' Hernandez), Sanchez. Ct: Rueda
Arbitro: Patricio Loustau (Argentina)
Gol: 8' Fuenzalida (C), 26' rig. E. Valencia (E), 51' Sanchez (C)
Ammoniti: Mendez, Mena, Arias, Beausejour, Arboleda, Gruezo, Isla, Vidal
Note: espulso Achilier all'89'
Il giocatore del giorno
Alexis Sanchez. Allora è proprio vero che la maglia del Cile fa miracoli. Ne sa qualcosa Edu Vargas, ma ne sa qualcosa pure il Nino Maravilla, reduce dalla peggior stagione della carriera eppure capace, con la camiseta rossa addosso, di acquisire poteri da supereroe. Altro gol, questa volta decisivo per stroncare sul nascere i sogni di gloria del coraggioso Ecuador. Il simbolo cileno, sempre più miglior marcatore della storia della nazionale, è sempre lui.
Alexis Sanchez esulta in Ecuador-Cile, Copa America
Credit Foto Getty Images
Il meglio dai social
Triste a Manchester, gioioso col Cile: lontano dal proprio club, Alexis Sanchez è un altro giocatore.
Per la Roja, insomma, il Niño Maravilla c'è sempre.
Quanto al Cile, che errore sottovalutare i campioni in carica...