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Copa Libertadores, Boca Juniors autorizzato a schierare giocatori positivi al Covid

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Pubblicato 15/09/2020 alle 14:27 GMT+2

La federazione sudamericana e il ministero della Salute paraguaiano hanno dato il via libera agli Xeneizes per schierare giocatori ancora contagiati nella sfida contro il Libertad in programma giovedì notte. I rivali annunciano ricorso

BUENOS AIRES, ARGENTINA - MARCH 10: Carlos Tevez of Boca Juniors looks on during a Group H match between Boca Juniors and Deportivo Independiente Medellin as part of Copa CONMEBOL Libertadores 2020 at Estadio Alberto J. Armando on March 10, 2020 in Buenos

Credit Foto Getty Images

Decisione clamorosa in Sudamerica! Il Ministero della Salute del Paraguay e la Conmebol hanno permesso al Boca Juniors di volare alla volta di Asuncion, dove nella notte tra giovedì e venerdì (ora italiana) si giocherà la sfida contro il Libertad, valida per i gironi della Copa Libertadores. Nonostante il focolaio esploso dieci giorni fa nel ritiro degli Xeneizes (ben 18 i giocatori della prima squadra risultati positivi ai test anti-Covid, con conseguente isolamento per 14 giorni. Gli ultimi tamponi realizzati domenica scorsa hanno confermato la positività di oltre 50% dei giocatori precedentemente contagiati) è stato stabilito che tutta la squadra potrà viaggiare e scendere in campo. La motivazione ufficiale? Secondo la commissione sanitaria della Conmebol i giocatori ancora positivi non presenterebbero una carica virale tale da rischiare contagi. Dopo i 14 giorni di isolamento previsti, e nonostante i tamponi ancora positivi, gli atleti infetti sono dunque considerati abili e arruolabili.
Una decisione che, ovviamente, ha mandato su tutte le furie i paraguayani, che con un comunicato ufficiale hanno annunciato di essere pronti ad procedere legalmente: "Il Libertad esprime la sua totale indignazione, ripudio e assoluta preoccupazione per il trattamento differente e di favore nei confronti di queste persone a scapito della salute dell'intera popolazione paraguayana". Queste, invece, le parole del presidente del club paraguaiano, Ruben Di Tore, al quotidiano sportivo Olé.
"Ogni giorno arrivano notizie nuove. Qui è chiaro che dobbiamo applicare il regolamento Conmebol, ed ecco che chi risulterà positivo non potrà giocare. Il ministero deve intervenire, questa è la legge sulla salute, punto. Deve essere coerente. Hanno rinchiuso un paraguaiano che non può aprire la sua attività, ma gli stranieri arrivano con un test positivo e possono giocare. Siamo tutti pazzi”.
Dopo una sospensione delle attività durata cinque mesi, causa lockdown imposto dai Governi sudamericani, la Copa Libertadores riprenderà questa notte dopo 187 giorni. Solo nelle prossime ore sapremo se scenderà in campo, come previsto, anche il Boca che per il campionato argentino dovrà attendere almeno ancora tre settimane.
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