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La presentazione del gruppo D: Marocco sugli scudi

DaAgenti Anonimi

Pubblicato 20/06/2019 alle 20:09 GMT+2

Dal nostro partner Agenti Anonimi

‘Herve Renard is definitely a Lannister’ – fans swoon over Morocco boss

Credit Foto Eurosport

Dimenticatevi la Coppa d’Africa come l’avete conosciuta finora. L’edizione 2019 è quella della nuova era della massima competizione del Continente Nero: da 16 squadre si passa a 24, con un torneo che accoglie nuove formazioni (Namibia, Burundi, Mauritania, Benin e un favoloso Madagascar) e non ha visto qualificarsi qualche protagonista attesa (Zambia, Burkina Faso e Gabon), ma soprattutto cambiano completamente le date. La Coppa d’Africa era la manifestazione più odiata dai club, dato che si giocava tra gennaio e febbraio e ”spezzava” la stagione dei giocatori, che raramente riuscivano a tornare pienamente in forma dopo un torneo così impegnativo dal punto di vista fisico e mentale: per questo e per motivi televisivi si è scelto di spostarla, dopo anni, d’estate. Si inizierà il 21 giugno, finale il 19 luglio all’International Stadium del Cairo. È l’Egitto ad ospitare il torneo, e abbiamo iniziato le nostre presentazioni proprio dal girone dei Faraoni e da quello della Nigeria, per poi proseguire con quello del Senegal: proseguiamo col gruppo D della Coppa d’Africa 2019, che vedrà affrontarsi Marocco, Costa d’Avorio, Sudafrica e Namibia.

Marocco

Il Marocco, che nella sua storia ha centrato solo due finali di Coppa d’Africa (vittoria nel 1976, ko nel 2002), sta vivendo uno dei suoi migliori momenti. La nazionale, che era stata squalificata dalla Coppa d’Africa 2015 dopo la rinuncia a organizzarla in seguito all’epidemia di ebola che aveva colpito gli stati dell’Africa centrale e allarmato il mondo intero, è infatti decisamente tornata ad avere una rosa e un gruppo di alto livello. Il Marocco ha disputato una buona Coppa d’Africa nel 2017, uscendo ai quarti contro l’Egitto di Hector Cuper, e si è poi qualificato con merito al Mondiale: in quella sede ha disputato delle ottime partite, sprecando tante occasioni e uscendo con un solo punto conquistato dal girone con Portogallo, Spagna e Iran. L’esperienza e la forza della rosa marocchina, però, non vanno messe in discussione: se infatti Senegal ed Egitto sono le nostre favorite a livello assoluto, gli Atlas Lions si piazzano giusto un gradino sotto in virtù della loro rosa e di un commissario tecnico di altissimo profilo. Hervé Renard è uno dei tecnici più esperti e vincenti del recente calcio africano: ha allenato Zambia (due volte), Angola e Costa d’Avorio, portando al successo nella Coppa d’Africa lo Zambia (2012) e gli ivoriani (2015), che hanno centrato con lui l’unico successo dell’era-Drogba.
All’esperienza e abilità di Hervé Renard, si somma una rosa di altissimo profilo, piena di giocatori con esperienza internazionale e lunga militanza nel calcio europeo. I portieri Munir e Bounou sono ormai due veterani del calcio spagnolo e si giocheranno la maglia da titolare, col secondo favorito, e la difesa è formidabile: Manuel da Costa, Benatia e Saiss per due posti nella zona centrale, Achraf Hakimi, Mazraoui e Dirar come possibili terzini. A centrocampo ci sono giocatori esperti come El Ahmadi e Boussoufa, conoscenze della Serie A come Bourabia e un giovane interessante come Ait Bennasser, e poi grandi talenti offensivi: Younes Belhanda, Sofiane Boufal e Oussama Idrissi, ma soprattutto quell’Hakim Ziyech reduce da un’annata formidabile con l’Ajax, e voglioso di spingere i grandi club ad acquistarlo con una grande Coppa d’Africa. Difficile la scelta del centravanti: En-Nesyri è il talento coccolato da un paese intero, ma Hamdallah ha segnato 34 reti in 26 match sauditi con l’Al-Nasr e sembra favorito. Questo Marocco può andare molto avanti.
Miglior risultato
1 Coppa d’Africa (1976)
Convocati
PORTIERI: 1 Yassine Bounou (Girona), 12 Munir (Malaga), 22 Ahmed Reda Tagnaouti (Wydad Casablanca).
DIFENSORI: 2 Achraf Hakimi (Borussia Dortmund), 3 Noussair Mazraoui (Ajax), 4 Manuel da Costa (Al-Ittihad), 5 Medhi Benatia (Al-Duhail), 6 Romain Saïss (Wolverhampton), 17 Nabil Dirar (Fenerbahçe), 21 Yunis Abdelhamid (Reims).
CENTROCAMPISTI: 7 Hakim Ziyech (Ajax), 8 Karim El Ahmadi (Al Ittihad), 9 Sofiane Boufal (Celta Vigo), 10 Younes Belhanda (Galatasaray), 11 Fayçal Fajr (Caen), 14 Mbark Boussoufa (Al-Shabab), 15 Youssef Ait-Bennasser (Saint-Etienne), 18 Mehdi Bourabia (Sassuolo), 20 Oussama Idrissi (AZ Alkmaar).
ATTACCANTI: 13 Khalid Boutaib (Zamalek), 19 Youssef En-Nesyri (Leganes), 16 Nordin Amrabat (Al-Nasr), 23 Abderrazak Hamdallah (Al-Nasr).

Costa d'Avorio

La Costa d’Avorio non ha più la rosa formidabile della generazione-Drogba, e dopo anni di successi, culminati con la vittoria della Coppa d’Africa 2015 sotto la guida di Hervé Renard, ha dovuto fronteggiare un periodo di carestia. La Nazionale che è sempre stata una delle grandi del Continente Nero, e aveva conquistato la qualificazione a tre Mondiali consecutivi, è ricaduta nell’oblio: eliminazione nei gironi della Coppa d’Africa 2017 e mancata qualificazione al Mondiale russo. Dopo quel fracaso serviva un nuovo corso, la scelta è ricaduta su un nome ”interno”: Ibrahim Kamara aveva guidato tutte le selezioni giovanili della Costa d’Avorio, venendo poi promosso ct ad interim per il CHAN (African Nations’ Championship, riservato ai soli giocatori militanti nel Continente) nel 2018 e chiudendo con l’ultimo posto nel suo girone. Nonostante tutto, la Federcalcio locale ha scelto di dare fiducia al tecnico 53enne e confermarlo come ct anche per questa Coppa d’Africa, nella quale gli ivoriani dovranno rilanciarsi e ottenere un buon risultato. Sembrano la favorita per il secondo posto in questo girone, e poi si vedrà, perchè la rosa mischia grandi talenti a grandi incognite.
La stella della nuova Costa d’Avorio è senza dubbio Nicolas Pépé, superlativo nel Lille nel 2018-19: la squadra ha chiuso seconda in Ligue 1, e lui ha segnato 22 reti in campionato partendo da ala destra. Gli Elefanti hanno corteggiato anche l’altra stellina dei Dogues, Jonathan Bamba, che però ha deciso di provare ad avere una chance con la Francia e sta giocando l’Europeo U21 da francese: chissà che non si unisca alla squadra in futuro. La Costa d’Avorio è costretta a puntare tutto sull’attacco: oltre a Pépé e all’altra possibile stella Zaha, ci sono ottimi giocatori come Cornet, Assalé (Young Boys) e il sempreverde Wilfried Bony, uno dei pochi veterani rimasti, che potrebbe anche essere titolare in attacco. La difesa, a parte Aurier, non regala certezze (anche perchè Djidji, ottimo col Toro, si è infortunato al ginocchio ad aprile), mentre il centrocampo è composto da soli interditori: Kessié, Seri e Dié non hanno certamente nell’impostazione della manovra la loro forza. Ci aspettiamo una Costa d’Avorio che corre molto e segna parecchio, ma anche molto debole difensivamente e tatticamente. Ad oggi, non sembra far parte delle favorite, ma chissà.
Miglior risultato
2 Coppe d’Africa (1992, 2015)
Convocati
PORTIERI: 1 Tape Ira Eliezer (San Pedro), 16 Sylvain Gbohouo (Mazembe), 23 Badra Ali Sangaré (Free Stars).
DIFENSORI: 2 Wonlo Koulibaly (ASEC Mimosas), 3 Souleyman Doumbia (Rennes), 4 Jean-Philippe Gbamin (Mainz), 5 Wilfried Kanon (ADO Den Haag), 6 Ismael Traoré (Angers), 17 Serge Aurier (Tottenham), 21 Cheikh Comara (Wydad Casablanca), 22 Mamadou Bagayoko (Red Star).
CENTROCAMPISTI: 7 Victorien Angban (Metz), 8 Franck Kessié (Milan), 10 Jean Michael Seri (Fulham), 15 Max Gradel (Tolosa), 18 Ibrahim Sangaré (Tolosa), 20 Serey Dié (Neuchatel Xamax).
ATTACCANTI: 9 Wilfried Zaha (Crystal Palace), 11 Maxwel Cornet (Olympique Lione), 12 Wilfried Bony (Al-Arabi), 13 Roger Assalé (Young Boys), 14 Jonathan Kodjia (Aston Villa), 19 Nicolas Pépé (Lille).

Sudafrica

Il Sudafrica ritorna alla Coppa d’Africa dopo un giro d’assenza, e ha un obiettivo chiaro: provare ad approdare agli ottavi di finale, sfruttando un regolamento che promuove anche le quattro migliori terze. I Bafana Bafana non hanno avuto il beneficio sperato dal Mondiale organizzato nel 2010: negli anni seguenti hanno collezionato due mancate qualificazioni alla Coppa d’Africa (2010 e 2012), i quarti di finale della Coppa d’Africa 2013, un’altra mancata qualificazione al torneo continentale e due mancati accessi ai Mondiali. Il Sudafrica che vinse la Coppa d’Africa nel 1996 e alla seconda partecipazione, visto il lungo bando per l’apartheid, e poi andò due volte sul podio nelle edizioni seguenti, non esiste più. L’attuale Nazionale ha sfruttato un girone poco complicato, che l’ha vista chiudree seconda dietro alla Nigeria mostrando grande organizzazione difensiva (due gol subiti) nel gruppo che comprendeva anche Libia e Seychelles, per tornare a disputare il maggior torneo africano. Il ct del Sudafrica è l’inglese Stuart Baxter, ingaggiato nel 2017: ha allenato in ogni parte del mondo (Europa, Asia, Africa) guidando anche l’Inghilterra U19, ed è tornato sulla panchina dei Bafana Bafana (già allenati nel 2004-05) dopo aver ottenuto buoni risultati col Supersport United.
La rosa sudafricana è molto inferiore a quelle dei periodi d’oro. Il miglior giocatore è Lebo Mothiba, reduce da una buona Ligue 1 con la maglia dello Strasburgo, il capitano invece è il difensore Hlatshwayo, che milita nel Bidvest Wits. Ci si aspetta molto da Percy Tau, giovane talento che milita in Belgio con l’Union Saint-Gilloise, mentre a centrocampo il leader è il sempreverde Thulani Serero, militante nel Vitesse. Curiosa la storia dell’attaccante Lars Veldwijk, militante nello Sparta Rotterdam: Veldwijk, olandese di nascita, ha scoperto di essere convocato solo da Twitter, perchè il ct Baxter non l’aveva ancora chiamato personalmente per comunicargli la chiamata in vista della Coppa d’Africa 2019. Potrebbe ritagliarsi uno spazio importante, in un Sudafrica che sogna l’accesso agli ottavi.
Miglior risultato
1 Coppa d’Africa (1996)
Convocati
PORTIERI: 1 Darren Keet (Bidvest Wits), 16 Bruce Mvuma (Kaizer Chiefs), 23 Ronwen Williams (Supersport United)
DIFENSORI: 2 Buhle Mkhwanazi (Bidvest Wits), 3 Innocent Maela (Orlando Pirates), 4 Daniel Cardoso (Kaizer Chiefs), 5 Thamsanqa Mkhize (Cape Town City), 6 Ramahlwe Mphahlele (Kaizer Chiefs), 14 Thulani Hlatshwayo (Bidvest Wits), 18 Sifiso Hlanti (Bidvest Wits).
CENTROCAMPISTI: 8 Bongani Zungu (Amiens), 10 Thulani Serero (Vitesse), 11 Themba Zwane (Mamelodi Sundowns), 12 Kamohelo Mokotjo (Brentford), 13 Samuel Mabunda (Mamelodi Sundowns), 15 Dean Furman (Supersport United), 17 Sibusiso Vilakazi (Mamelodi Sundowns), 20 Hlompho Kekana (Mamelodi Sundowns).
ATTACCANTI: 7 Lebohang Maboe (Mamelodi Sundowns), 9 Lebo Mothiba (Strasburgo), 19 Percy Tau (Union Saint-Gilloise), 21 Lars Veldwijk (Sparta Rotterdam), 23 Thembinkosi Lorch (Orlando Pirates).

Namibia

La Namibia è una delle nazionali che ha maggiormente beneficiato dell’aumento delle partecipanti alla Coppa d’Africa. In tutta la sua storia, aveva centrato la qualificazione solo in due occasioni: nel 1998 e nel 2008, uscendo sempre nella fase a giorni. Torna a disputare la competizione dopo undici anni, sfruttando l’allargamento e grazie agli scontri diretti: nel girone con Guinea-Bissau, Mozambico e Zambia, ha chiuso seconda a parimerito col Mozambico (8), ma aveva vinto entrambe le sfide contro l’ex colonia portoghese. La Namibia, da sempre molto vicina (geograficamente e non solo) al Sudafrica da cui si è affrancata nel 1990, torna così a disputare un torneo internazionale: il ct è Ricardo Mannetti, colonia della Nazionale che disputò la Coppa d’Africa nel 1998, e ct dal 2013 con una piccola pausa di qualche mese. Nel luglio 2015 aveva consegnato alla Namibia il primo trofeo internazionale, vincendo la COSAFA Cup, poi si era dimesso in polemica con la Federazione: ha sistemato tutto pochi mesi dopo ed è tornato ct, traghettando la nazionale alla sua terza Coppa d’Africa.
Otto dei giocatori componenti la selezione namibiana giocano proprio in Sudafrica, ma tra loro non c’è il capitano Ronald Ketjijere, che fa parte dei nove convocati che giocano in patria. Il centravanti titolare della Namibia è Shilongo, che giocherà ”in casa”: milita in Egitto, nell’Ismaily. Della rosa fanno parte due giocatori che militano in Europa: l’attaccante Starke gioca nel Carl Zeiss Jena (Germania), il difensore Nyambe milita nel Blackburn. Sarà difficile per la Namibia passare il turno, ma i giocatori di Mannetti proveranno a fare una Coppa d’Africa dignitosa.
Miglior risultato
Out nella fase a gironi (1998, 2008)
Convocati
PORTIERI: 1 Maximilian Mbaeva (Golden Arrows), 16 Ratanda Mbazuvara (African Stars), 23 Lloyd Kazapua (Maccabi).
DIFENSORI: 2 Denzil Hoaseb (Highlands Park), 3 Ananias Gebhardt (Baroka), 4 Riann Hanamub (Jomo Cosmos), 5 Charles Hambira (Tura Magic), 20 Ivan Kamberipa (African Stars), 22 Ryan Nyambe (Blackburn).
CENTROCAMPISTI: 6 Larry Horaeb (Tura Magic), 7 Dean Hotto Kavendji (Bidvest Wits), 8 Willy Stephanos (Lusaka Dynamos), 11 Absalon Iimbondi (United Africa Tigers), 12 Ronald Ketjijere (African Stars), 14 Joslin Kamatuka (Cape Umoya United), 15 Marcel Papama (African Stars), 19 Petrus Shitembi (Lusaka Dynamos), 21 Dynamo Fredericks (Black Africa).
ATTACCANTI: 9 Benson Shilongo (Ismaily), 10 Manfred Starke (Carl Zeiss Jena), 13 Peter Shalulile (Highlands Park), 17 Itamunua Kelmuine (Dire Dawa City), 18 Isaskar Gurirab (Life Fighters).
(di Marco Corradi, @corradone91)
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