Coppa d'Africa 2021 - Hakimi miglior terzino al mondo, Senegal "avanti piano": il diario del day 17
Aggiornato 07/02/2022 alle 18:28 GMT+1
COPPA D'AFRICA - Tre motivi di riflessione da appuntarsi sul diario di bordo camerunense dopo il diciassettesimo giorno della 33a Coppa d'Africa. Hakimi è il miglior terzino destro al mondo. Lo twitta Mbappé, lo dice la "corsia destra" arata a velocità siderali e con una qualità di tecnica d'altri tempi: su punizione, altra perla che consegna i quarti al Marocco. Senegal e Mhango altri temi caldi.
1) Hakimi miglior terzino destro al mondo
Achraf Hakimi è il miglior terzino destro al mondo. Lo twitta Mbappé, lo dice la "corsia destra" arata a velocità siderali e con una qualità di tecnica d'altri tempi: su punizione, altra perla che consegna i quarti al Marocco al 70' della sfida al generoso Malawi.
Un gesto tecnico - con palla ad accarezzare il palo per poi togliere le ragnatele dall'incrocio - che ha replicato quello valso il 2-2 contro il Gabon nel terzo impegno della fase a gironi. L'ex interista è come se parlasse un'altra lingua ed è decisamente l'arma in più per il commissario tecnico Vahid Halilhodzic.
Una sorta di jolly, un asso pigliatutto a scopone scientifico. Uno di quegli uomini, per intenderci, in grado di portarti per mano fino in fondo, risolvendo le questioni più ingarbugliate e l'endemica sterilità offensiva della selezione marocchina, che crea tantissimo ma che, davanti allo specchio... come sempre si specchia.
2) Senegal "blindato". Ma là davanti non convince
Porta ancora inviolata per Koulibaly e compagni ma vittoria non certo esaltante contro gli Squali Blu, in 9 per le espulsioni di Patrick Andrade e del portiere Vozinha dopo uno scontro frontale (fortuito) con Mané, autore del 1° gol (e poi sostituito per i postumi della testata) e Bamba Dieng. Ora i Leoni della Teranga attendono l'esito della sfida di domani tra Mali e Guinea Equatoriale. In cui, necessariamente, servirà qualcosa in più delle interminabili e sterili fasi di possesso palla praticate dalla formazione di Aliou Cissé.
3) Mhango, che peccato dargli l'arrivederci...
Un personaggio, un calciatore d'altri tempi. Tutto numeri e istinto. Di quelli che sarebbero stati beni in una provinciale nella Serie A anni '80. Per l'attaccante malawiano degli Orlando Pirates (Sudafrica), un autoassist e tre gol, l'ultimo dei quali corrispondente all'autentico capolavoro con cui porta momentaneamente in vantaggio le Fiamme nel match contro il Marocco: un destro da quasi 35 metri sotto la traversa a pescare impreparato un certo Bono, estremo difensore del Siviglia.
Un personaggio generoso in tutti i sensi Hellings Frank Mhango, detto Gabadinho, 30 anni il prossimo 27 settembre: proprio in prossimità del suo 29esimo compleanno, qualche mese fa, aveva intenzione di pagare da bere a tutti i clienti di un locale di Pretoria per un totale di 26mila dollari sudafricani (circa 1500 euro). Il problema, però, è che al momento di regolare i conti, la sua carta di credito risultasse esaurita. Non ha mai giocato in Europa: chissà se questa sua straordinaria Coppa d'Africa potrà fungere da ultimo volano per lui...
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