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Le 5 verità di Real Madrid-Barcellona 0-3: Ter Stegen e Suarez al top, ai blancos resta la Champions

Marco Castro

Aggiornato 28/02/2019 alle 08:19 GMT+1

I protagonisti del Clasico sono il portiere tedesco e il numero 9 uruguaiano, i migliori interpreti nel loro ruolo. Il Barcellona ha dimostrato di saper vincere anche "senza" Messi, mentre al Real Madrid non resta che puntare tutto sulla Champions. Vinicius gran giocatore, ma pecca di freddezza sottoporta.

La joie des Barcelonais face au Real Madrid

Credit Foto Getty Images

1) Il Barcellona non è Messi-dipendente

I blaugrana sbancano il Bernabeu, rifilando ai rivali di sempre un sonoro 3-0. In un trionfo così non può che esserci la firma indelebile di Leo Messi, direte. Sostanzialmente sbagliato. Perchè l'argentino gioca una partita "normale", a larghi tratti ben controllato dagli avversari e incide solo marginalmente sul risultato finale (vedi il passaggio per Suarez in occasione del rigore). Un'ulteriore dimostrazione di forza per il Barcellona, in grado di vincere partite del genere anche senza il suo faro.
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Lionel Messi

Credit Foto Getty Images

2) Vinicius devastante ma con poco senso del gol

Il brasiliano classe 2000 è semplicemente una forza della natura. La spigliatezza con cui spacca le linee avversarie e crea pericoli è disarmante quanto il suo atletismo e si è visto anche nella supersfida contro il Barcellona, dove da i suoi piedi sono nate almeno quattro palle gol nitide per i blancos. Ma sul più bello ecco i dolori. Perchè Vinicius ha dimostrato di non avere ancora quella freddezza sottoporta, quel killer instinct in grado di ammazzare avversari e partite. Anche perchè, se fosse diversamente, staremmo commentando un altro finale.
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Vinicius (Real Madrid) dopo aver fallito un'occasione

Credit Foto Getty Images

3) Suarez, il numero 9 più devastante che c'è

Che giocatore, il Pistolero. Il tabellino dei marcatori del Clasico è quasi tutta roba sua, con due reti e un autogol provocato a condannare il Real Madrid, sua vittima preferita, a una debacle storica. Per senso del gol e capacità di convertire situazioni di gioco in oro, o gol che dir si voglia, ha pochissimi eguali su questo pianeta. Forse Sergio Aguero in questo momento. E a maggior ragione in una partita in cui, fino all'1-0, era stato assente ingiustificato.

4) Real, all in sulla Champions

L'uscita dalla Coppa del Re fa male ai blancos, che venivano dall'1-1 positivo del Camp Nou e avevano dimostrato di poter mettere le mani sul doppio confronto con un primo tempo positivo. Ma la realtà finale è un'altra. Usciti dalla coppa nazionale e a -9 da questo Barcellona in Liga, pur con la rivincita in programma sabato sera al Bernabeu, per il Real è tempo di far mente locale e concentrare tutte le forze sulla competizione più ambita. Quella Champions League che per il Madrid è il giardino di casa e in questo caso, anche la probabile ultima spiaggia per non finire il 2018/19 a zero tituli.
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Ter Stegen evita il gol di Vinicius in Real Madrid-Barcellona

Credit Foto Getty Images

5) Ter Stegen fa la differenza tra i pali

Agli onori della cronaca balzerà con più vigore Luis Suarez, ma questa vittoria del Barcellona è figlia nella maniera più assoluta della prestazione monstre del portiere tedesco. Provvidenziale in almeno quattro occasioni, l'ex Borussia Moenchengladbach ha dimostrato di poter fare la differenza tra i pali come poche altre volte in passato. Sì, è giusto considerare anche lui tra i migliori portieri del mondo in questo momento.
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