Maurizio Sarri e quel fastidioso precedente in Varese-Empoli: “Il calcio è uno sport per f…”

La litigata fra Roberto Mancini e Maurizio Sarri con le accuse di insulti omofobi al tecnico interista hanno ben presto fatto il giro del mondo. Tutte le testate hanno ripreso le accuse del tecnico interista e la difesa un po’ incerta dell’allenatore del Napoli. Andando a spulciare negli archivi delle dichiarazioni del tecnico toscano si scopre un precedente di dichiarazione discutibile di stampo omofobo che risale alla sua esperienza all’Empoli. Bisogna tornare al 25 marzo 2014, anno in cui l’Empoli di Sarri ottiene la promozione dalla B alla A, Sarri dopo la sconfitta per 1-0 maturata a Varese esplode in conferenza stampa accusando l’arbitro, reo di aver espulso Mario Rui, con parole molto pesanti.

In seguito a quella partita, il tecnico toscano fu multato dal giudice sportivo con una multa di 5.000 euro non per quelle incaute parole nel dopogara bensì perché, come recita il comunicato del giudice sportivo, per avere, al 47’ del secondo tempo, assunto un atteggiamento provocatorio e insultante nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria (rivolgendo loro il dito medio ndr); infrazione rilevata dal collaboratore della Procura federale”.