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Roma, il derby e il futuro di Spalletti tutto da scrivere: quella sottile linea giallorossa

Stefano Dolci

Aggiornato 04/04/2017 alle 15:27 GMT+2

In questa semifinale di ritorno contro la Lazio, la Roma si gioca non tutto ma quasi: in chiave presente e futura. Ma quali sono gli scenari possibili e credibili in caso di impresa o disfatta? Abbiamo provati a immaginarli...

2017, Luciano Spalletti, Kevin Strootman, Roma, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Dopo la partita di Coppa Italia del mio futuro se ne può parlare. Il derby è fondamentale e i miei giocatori lo sanno bene. Per noi è una linea importante nella nostra stagione che può determinare molto, ma visto che i miei calciatori mi vogliono bene sono certo che faranno di tutto per determinare le mie possibilità di permanenza.
Luciano Spalletti e la Roma si giocano tutto in 90 minuti o più. Per l’occasione ci saranno quasi 50.000 spettatori sugli spalti, la curva Sud finalmente piena e pronta a sostenere la squadra come mai (di fatto) è successo in questa stagione: la squadra verso un’impresa che segnerà la stagione. Al triplice fischio di Rizzoli si saprà molto di più riguardo al presente e al futuro della squadra giallorossa. Se il sogno di portare un benedetto trofeo, discriminante spesso tirata in ballo da Spalletti per rimanere seduta sulla panchina giallorossa anche la prossima stagione, rimarrà intatto oppure se dopo Walter Sabatini un’altra figura predominante dello staff romanista sarà sostituita e a giugno si tirerà una riga e ripartirà da zero. Ma quali sono gli scenari possibili e credibili in caso di successo o eliminazione dei giallorossi…

La Roma fa l’impresa e vola in finale

  • SPALLETTI ROMPE GLI INDUGI, ANNUNCIA DI VOLER RESTARE A ROMA E CHIEDE DI CREDERE NELLO SCUDETTO. Nulla come un derby di Roma vinto in maniera epica può cambiare i connotati a una stagione. Eliminare la Lazio, cancellando l’onta del 2-0 d’andata, non eliminerebbe la delusione per la sconfitta patita nella finale di 4 anni fa ma certamente creerebbe euforia e garantirebbe entusiasmo nell’ambiente e nella stessa squadra. Spalletti rinfrancato dai segnali mostrati dai propri giocatori potrebbe sentirsi in dovere di chiudere perentoriamente il balletto sul proprio futuro, annunciando di voler prolungare con la Roma anche senza il trofeo in bacheca… E forte di queste certezze e uno scontro diretto in casa ancora da giocare, lancerebbe la rincorsa allo scudetto alla Juventus, uscita indebolita dalla trasferta di Napoli e distratta dall’impegno complicato di Champions col Barcellona.
  • SPALLETTI RIMANDA IL DISCORSO RINNOVO A FINE STAGIONE. Il tecnico toscano è un fine stratega e potrebbe anche temporeggiare e scegliere di non mettere la parola fine al tormentone rinnovo. Forte di una finale di Coppa Italia e un 2° posto (fondamentale in ottica Champions e campagna acquisti) che potrebbe anche diventare qualcosa in più in caso di crollo fragoroso della Juventus, Spalletti potrebbe temporeggiare e costringere così Pallotta ad uscire ancor più allo scoperto facendo capire al futuro ds Monchi e a tutti i suoi collaboratori che l’allenatore giusto per vincere e pensare in grande, la Roma ce l’ha già in casa.
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2017, Luciano Spalletti, Roma, LaPresse

Credit Foto LaPresse

La Roma esce dalla Coppa Italia

  • DIMISSIONI IMMEDIATE DI SPALLETTI. L’ipotesi più clamorosa e per questo assai remota e fantascientifica. Difficile credere a un divorzio così tempestivo, perché in fondo la rincorsa scudetto è ancora aperta e anche perché da qui alla fine c’è comunque da portare a casa un 2° posto, che eviterebbe i preliminari di Champions e garantirebbe tanti milioni per operare sul mercato e salvare i conti. Spalletti vuole il bene alla Roma e lasciandola in braghe di tela rischierebbe di mandare al macero una stagione che lui stesso ieri, con una metafora culinaria in conferenza, ha definito: “una torta costruita benissimo”.
  • SPALLETTI ANNUNCIA L'ADDIO A FINE ANNO. La possibilità più credibile a detta di tutti gli addetti ai lavori. Spalletti a giugno uscirà di scena con l’amarezza di non essere riuscito a vincere ma con la consapevolezza di aver dato tutto quello che poteva dare per valorizzare i giocatori a propria disposizione. Fatta chiarezza darà il massimo insieme alla squadra per salvare il salvabile e difendere il 2° posto, obiettivo minimo ma anche fondamentale per pianificare un futuro migliore.
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