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Gattuso amaro: "Abbiamo commesso dei peccati di gioventù ma il 4-0 è davvero troppo pesante"

DaLaPresse

Aggiornato 10/05/2018 alle 09:52 GMT+2

Il tecnico del Milan non nasconde la propria amarezza per un risultato rotondo nella finale di Coppa Italia, che complica anche la strada verso la qualificazione diretta all'Europa League: "La cosa che fa più male è portare 35.000-40.000 tifosi all'Olimpico e dar loro una delusione così. Il risultato non rispecchia la prestazione che abbiamo fatto, ma quando si sbaglia gli errori si pagano".

Gennaro Gattuso, Leonardo Bonucci, Juventus-Milan, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Una sconfitta pesante, dalla quale sarà dura rialzarsi ma il Milan dovrà raccogliere i cocci e farlo in tempi brevi per non fallire l’obiettivo sesto posto e provare a qualificarsi ai gironi di Europa League. Una finale da archiviare in fretta per rituffarsi in un finale di campionato da non fallire. Gennaro Gattuso non nasconde l'amarezza ma chiede alla squadra di non mollare e non farsi travolgere dallo sconforto e dalla delusione.

Gennaro Gattuso (Allenatore Milan)

Il calcio è così, il risultato non rispecchia la prestazione che abbiamo fatto, ma quando si sbaglia gli errori si pagano. Per 55-60 minuti abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Nel primo tempo la Juventus non ci ha mai impensierito, anzi le due palle-gol più importanti le abbiamo avute noi. Ora bisogna accettare la sconfitta e guardare avanti. Qualche peccato di gioventù l'abbiamo commesso, ma non possiamo parlare di mancanza di maturità, perché anche io sono un allenatore molto giovane, di 40 anni. Ci assumiamo tutti quanti le reponsabilità, forse c'è stata troppa pressione che non siamo riusciti a gestire bene. Non guardiamo il 4-0, ma guardiamo il modo in cui abbiamo perso, perché non è tutto da buttare via. La cosa che fa più male è portare 35.000-40.000 tifosi all'Olimpico e dar loro una delusione così. Questa è una sconfitta che brucia e ora avremo 180' da giocare contro squadre che stanno meglio di noi mentalmente: dobbiamo essere bravi ad arrivare in Europa League con due prestazioni importanti. Donnarumma? Da parte mia c'è sempre grande protezione per Donnarumnma, poi è chiaro ci sono stati degli errori. Ma la sconfitta è colpa di tutti, per chi gioca a calcio o chi fa sport l'erore è sempre dietro l'angolo. L'arrivo di Reina? Donnarumma ora è il portiere del Milan è giovane e vedrà la società. E' uno dei portieri più importanti al mondo e ce lo teniamo stretto, poi se la società farà altre scelte io allenerò i giocatori che avrò a disposizione. Ora dobbiamo continuare su questa strada e cercare gente abituata a fare questo tipo di partite, campioni. Attacco a secco? Non manca solo questo. Giochiamo bene, ma l'esperienza non si compra al supermercato. Anche batoste e partite così servono. Cutrone è un '98, Calabria è un '96. Dobbiamo continuare così, serve esperienza e gente che sia abituata a partite così, che siano un esempio calcistico e umano.
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