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Il calcio riparte dalle semifinali di Coppa Italia? Ipotesi Juventus-Milan il 27 maggio

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DaEurosport

Aggiornato 15/04/2020 alle 23:30 GMT+2

La FIGC potrebbe decidere di far ripartire il calcio italiano da Juventus-Milan e Napoli-Inter, rispettivamente il 27 e il 28 maggio, dando qualche giorno in più alle altre 16 squadre per prepararsi alla ripresa del campionato che avverrebbe il 31 maggio.

Cristiano Ronaldo - Milan-Juventus - Coppa Italia 2019/2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Siamo nel campo delle ipotesi e delle proposte, ma sono ore cruciali per il calcio italiano che studia tempi e modi per ripartire. Dopo l'apertura con limitazioni territoriali di Gravina e l'idea emersa di dare il via a scaglioni a Serie A, B e C (in questo rigoroso ordine), si fa strada la possibilità di ricominciare dalla Coppa Italia.
Dalla proposta formulata dal Consiglio di Lega che verrà portata in assemblea martedì prossimo, secondo quanto riporta l’Ansa, toccherebbe a Juventus-Milan e Napoli-Inter, due partite da trasmettere in chiaro sulla Rai, riprendere la marcia, consentendo così alle altre 16 squadre di avere più tempo per preparare il ritorno in campo. È difficile parlare ancora di date, ma se le semifinali di Coppa Italia si giocassero il 27 e il 28 maggio, il campionato riprenderebbe il fine settimana del 31 maggio. Tutto dipende ovviamente dal governo che ha l'ultima parola, ma secondo questo schema la Serie A si potrebbe concludere il 2 agosto.
La Lega intende fare una sintesi fra il vademecum della Federazione internazionale di medicina dello sport e la commissione medico scientifica della Federcalcio, con precauzioni ancora più rigide. Per minimizzare il rischio di contagio, si prevede la sanificazione con ozono di palestre e locali dei centri sportivi, mentre i calciatori saranno sottoposti a tampone, ecocardiogramma e spirografia due-tre giorni prima della ripresa dell’attività, oltre al test sierologico che riguarderà chi uscirà dall’area protetta. In caso di positività al Coronavirus, verrebbe isolato il singolo e non l'intera squadra.
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