L'Inter dopo il coronavirus: Eriksen e Sanchez le armi in più di Conte
DaEurosport
Pubblicato 09/06/2020 alle 20:32 GMT+2
Il calcio italiano, dopo la lunga pausa dovuta al Covid-19, riaccende le luci e le formazioni del nostro campionato si preparano a una ripresa frenetica, fatta di partite ogni tre-quattro giorni. L'Inter di Conte ricomincia dal San Paolo e dalla Coppa Italia: da ribaltare, nella semifinale di ritorno, c'è lo 0-1 dell'andata. Cos'è cambiato in casa nerazzurra? Scopriamo novità e uomini chiave.
Finalmente si riparte! Il calcio italiano, dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia di Covid-19, riaccende le luci e le formazioni del nostro campionato si preparano a una ripresa frenetica, fatta di partite ogni tre-quattro giorni. L'Inter di Conte ricomincia dal San Paolo e dalla Coppa Italia: da ribaltare, nella semifinale di ritorno, c'è lo 0-1 dell'andata.
La formazione prima della sosta
Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni; Candreva (74' Gagliardini), Vecino, Brozovic, Barella (59' Eriksen), Young; Lukaku (77' Sanchez), Lautaro Martinez. Con questa formazione i nerazzurri persero 2-0 allo Stadium a porte chiuse contro la Juventus, nell'ultima uscita prima dello stop forzato, lo scorso 8 marzo.
Padelli; Skriniar (46' D'Ambrosio), de Vrij, Bastoni; Moses (74' Sanchez), Barella, Brozovic, Sensi (66' Eriksen), Biraghi; Lukaku, Lautaro Martinez. Questo è stato lo schieramento visto, invece, all'andata contro i partenopei. Dopo le fatiche psicofisiche della rimonta nel derby, Conte si affidò al turnover pagando dazio in Coppa Italia.
Infortuni/squalifiche/rientri
Conte dovrebbe avere quasi tutti a disposizione per la trasferta del San Paolo. Non ci sono squalificati (Padelli lo sarà contro la Samp nel recupero di Serie A), mentre Bastoni e de Vrij sono tornati a lavorare parzialmente in gruppo e in settimana dovrebbero essere totalmente recuperati. Qualche giorno in più, invece, servirà a Godin. Resta poi da monitorare la situazione di Vecino che convive con un ginocchio infiammato. Insomma, le uniche notizie negative arrivano dagli uruguaiani.
L'uomo più atteso
Senza dubbio Eriksen. Dopo un inizio un po' deludente, soprattutto per una difficile collocazione tattica nel 3-5-2 di Conte, il danese sarà l'uomo in più per i nerazzurri. Arrivato a gennaio Eriksen, recordman di assist in Premier con il Tottenham, potrebbe rendere meno scontato il gioco dell'Inter. Magari entrando a gara in corso e piazzandosi dietro le punte ma vederlo titolare al San Paolo non sarebbe una sorpresa. Il 3-5-2 nerazzurro, che in avvio di campionato ha sbalordito la Serie A, è diventato prevedibile. Sabato sera Brozovic avrà bisogno di più aiuti (magari da Barella), la palla dovrà girare più velocemente e i lanci lunghi dovranno essere limitati al massimo nella gabbia che costruirà Gattuso. A Eriksen il compito di accendere la scintilla.
Novità tattiche
Il 3-5-2 è un credo da cui non si può prescindere per Conte. Attenzione, però, alla variabile dei cinque cambi: Eriksen, Godin, Sanchez, Vecino e Moses potrebbero essere le mosse a gara in corso, anche se ci saranno al massimo tre finestre nelle quali poter effettuare le sostituzioni in modo da evitare perdite di tempo.
L'unica variabile è il 3-4-1-2, un'evoluzione del 3-5-2 studiata dal tecnico salentino proprio per favorire le caratteristiche dell'acquisto di gennaio.
Casi di mercato
Il mercato ruota attorno a Lautaro, ormai tutti i giorni protagonista di un'operazione in uscita che sembra solo questione di tempo. Il patto è chiaro a tutti. Il Toro ha detto sì al Barcellona, ma intanto ha promesso ad Antonio Conte di dare tutto per l'Inter fino a quando non lascerà Milano. E in questo senso, proprio Lautaro sarà come sempre protagonista, in tandem con Lukaku: insieme hanno composto una coppia devastante e Conte si aspetta risposte fin da subito in linea con il loro valore. Per pensare a Messi c'è tempo...
Fuori forma
Finora in nerazzurro si contano 15 presenze complessive in tutte le competizioni per Alexis Sanchez, con il bottino di un gol e tre assist (di cui uno in Champions League) in 596' totali: numeri non da lui, che però in questa fase di inusuale 'seconda preparazione' sta stupendo Antonio Conte e i compagni per la grande voglia di spaccare il mondo e la brillante forma fisica. Il suo miglior momento è stato interrotto definitivamente dallo scontro con lo juventino Cuadrado nell’amichevole con la Colombia e dal successivo crack rimediato ad Alicante:
"È stato infortunato per tanto tempo, ma prima aveva fatto bene: penso a Barcellona e alla gara con la Samp, lì avevo rivisto il Sanchez delle migliori stagioni a Udine e Londra - ha sottolineato Ausilio nella recente intervista rilasciata a Sky Sport -. Ha avuto poco tempo, ora ha la possibilità di dimostrare il suo valore e poi prenderemo una decisione con lui".
Come ha fatto vedere più volte in carriera, il Niño va a caccia del riscatto, in tutti i sensi: a livello personale e sul piano del cartellino, opzione che l’Inter potrebbe prendere in seria considerazione in caso di nuova esplosione.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Scaricala
Scannerizzala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo