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Le 5 verità che ci ha lasciato Juventus-Milan: Ronaldo fuori forma, rossoneri senza acuti

Enrico Turcato

Aggiornato 13/06/2020 alle 10:27 GMT+2

Nella semifinale di ritorno, dopo il lungo lockdown, il portoghese non ha brillato. Bene Bentancur, male Rabiot. Al Milan serve Ibra: senza di lui mancano qualitá e personalitá

Cristiano Ronaldo disperato dopo il rigore mancato contro il Milan - Coppa Italia 2020

Credit Foto Getty Images

1) Caro calcio, ci eri mancato

Fallo di mano, arbitro non vede, VAR, rigore, sbagliato, fallo scomposto, cartellino rosso. In 120 secondi. Discussioni, polemiche, dibattiti. Il calcio italiano in questo lungo periodo di lockdown era mancato a tutti. Le porte chiuse, la lunga pausa, il caldo renderanno sicuramente meno spettacolare e diverso lo sport più amato d'Italia, ma in quei 90 minuti succederá sempre qualcosa in grado di scatenare emozioni. Anche il modesto 0-0 dello Stadium ha confermato l'astinenza generale. Social impazziti, ascolti record in tv. Bentornato pallone, ci sará un'estate intera per ricostruire il feeling.

2) CR7 un po' in ritardo e molto appannato

Non solo per il secondo rigore sbagliato in bianconero (il primo risaliva a gennaio 2019 contro il Chievo). Per la prestazione, per alcuni allunghi lenti e non brillanti, per troppi controlli difettosi. Ronaldo non é sembrato essere il vero Ronaldo, quello abituato a dominare ovunque. Contro il Milan ha agito principalmente da punta centrale ed é stato controllato dalla coppia Kjaer-Romagnoli. Impreciso, quasi svogliato, poco lucido. Serve tempo per ritrovare la condizione.
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Cristiano Ronaldo

Credit Foto Getty Images

3) Milan incerottato, generoso, ma nel complesso inferiore

La squadra di Pioli si é quasi accontentata. L'1-1 di San Siro doveva essere ribaltato con una prova coraggiosa e invece il Milan, anche in 11 contro 11, é rimasto ad aspettare e ha provato a "non prenderle". L'espulsione di Rebic ha messo la parola fine sulle speranze di una squadra priva di troppi giocatori e senza veri leader in mezzo al campo e davanti. Generoso sí, ma poco gagliardo. Ora dovrá focalizzarsi sul campionato per raggiungere l'Europa.

4) Bentancur cresce, Rabiot sta fermo

Rodrigo Bentancur ha confermato i progressi della prima parte di stagione. Sicuro, anche da mezz'ala, in anticipo sulle traiettorie del pallone, bravo ad appoggiare l'azione e a recuperare. Rappresenta presente e futuro del centrocampo della Juventus. Adrien Rabiot é entrato a mezz'ora dalla fine, ha passeggiato, si é fatto rubare un paio di volte la palla e ha messo in evidenza i limiti fisici e tecnici emersi fino a marzo. Due centrocampisti, diverso spessore, facile pronostico. Uno rimarrà a Torino, l'altro no.
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Ante Rebic

Credit Foto Getty Images

5) Senza Ibra é dura

Zlatan Ibrahimovic, oltre ad essere infortunato, é ai ferri corti con Gazidis e il resto della dirigenza rossonera. Il problema é che lo svedese aveva rianimato il Milan, aveva trascinato diversi compagni, si era posto come punto di riferimento offensivo. Senza di lui la musica cambia e Pioli ne é del tutto consapevole. Se i rossoneri vogliono coltivare qualche minima ambizione europea, le speranze vanno riposte tutte lí. E allo Stadium si é compreso una volta di più.
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