Napoli-Juventus: Bentancur pronto a prendersi il centrocampo, così Pjanic può salutare
Aggiornato 16/06/2020 alle 23:22 GMT+2
Nella sfida di Coppa Italia contro il Milan l'uruguaiano è stato uno dei migliori in campo, giocando da mezzala. Con Pjanic ancora sottotono e in odore di partenza, l'ex Boca Juniors può diventare il nuovo simbolo del centrocampo bianconero.
Juventus-Milan è stata una partita strana e non poteva essere altrimenti. Ritmo da ritrovare, forma fisica discutibile e meccanismi arrugginiti non sono stati una sorpresa dopo tre mesi lontani dalle competizioni. Ma se c’è un giocatore che si è elevato dalla mediocrità del match, dimostrando di non aver pagato dazio alla sosta forzata, quello è stato Rodrigo Bentancur. Anima del centrocampo bianconero del presente e leader del reparto nel futuro prossimo.
I bianconeri hanno giocato 15 minuti arrembanti, prima che il rigore sbagliato da Ronaldo e il rosso a Rebic facessero da spartiacque alla gara. Da lì, la squadra di Sarri ha fatto più fatica, incartandosi nella manovra e nella creatività come successo altre volte in stagione. Non tutti però, non Bentancur. Che ha continuato a suonare il suo spartito: uomo ovunque in mezzo al campo, infaticabile recupera palloni e autore di un pressing da incubo per gli avversari rossoneri. Ma anche bravo a tessere gioco e a inserirsi se necessario. Primo di un inevitabile calo finale, ma sarebbe stato davvero troppo chiedere di più.
I numeri di Bentancur con il Milan (dati Opta)
Duelli | Contrasti | Recuperi | Passaggi riusciti | Occasioni create |
15 | 5 | 7 | 94% | 3 |
Il bello di Bentancur sta proprio nella sua universalità. In stagione ha giocato 30 partite, la maggior parte da mezzala, sia destra che sinistra. Ma non solo. Trequartista in Champions contro la Lokomotiv, mediano al posto di Pjanic sia a inizio stagione che nell’ultimo scampolo di campionato prima dello stop. E se nel ruolo in cui ha servito di più ha dispensato ben 7 assist, anche davanti alla difesa ha dimostrato di potersela cavare, tanto che Sarri starebbe pensando di occuparlo in quello spot per la finale con il Napoli, con Pjanic mezzala o addirittura panchinato per far posto a Khedira. E proprio al bosniaco è legato il futuro prossimo dell’uruguaiano.
Il “debutto” dell’ex Roma non è stato entusiasmante. Lento, imballato, poco ispirato. E non è certo la prima volta quest’anno. Con l’arrivo di Sarri era lecito aspettarsi un Pjanic diverso, libero di disegnare al meglio negli schemi dell’allenatore toscano. Così non è (quasi mai) stato. Le chiacchiere su un suo futuro lontano da Torino si sprecano da tempo, facendosi sempre più concrete. E al suo posto, la Juventus intende piazzare proprio Bentancur che a 23 anni è pronto a diventarne l’erede nel cuore del centrocampo bianconero. Forse è anche per questo, con la consapevolezza di aver un giocatore così, che la Juve si sta preparando a un futuro senza Pjanic. In bianconero dal 2016 e forse mai in grado di fare il salto di qualità definitivo per issarsi ai top del ruolo in Europa.
Quello che spera di diventare, con credenziali, Rodrigo Bentancur. Arrivato a Torino dal Boca Juniors nell’affare Tevez, un anno dopo Pjanic, alcuni tifosi rumoreggiarono all’epoca. Si è detto tanto della personalità di uno che si destreggiava all’ombra della Bombonera da appena maggiorenne, ma nel frattempo lui ha dimostrato di essere molto di più. Con una crescita graduale ma esponenziale, fino a diventare un giocatore inamovibile da questa stagione. Per il presente e futuro bianconero.
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